PonentevazzinoNews
Varazze, 24.12.2022. Home page
Nel Presepe la tradizione Varazzina
Due presepi, due Oratori: san Bartolomeo e N.S. Assunta.
Il vocabolo presepio o presepe deriva dal latino praesepium o praesepe «greppia, mangiatoia», comp. Di prae- «pre-» e saepire «cingere, chiudere con una siepe (lat. saeps, saepis)». Nell’uso comune è la rappresentazione plastica della nascita di Gesù che si fa nelle chiese e nelle case, nelle festività natalizie e dell’Epifania, riproducendo scenicamente, con figure formate di materiali vari e in un ambiente ricostruito più o meno realisticamente (talora anche anacronistico), le scene della Natività e dell’Adorazione dei Magi.
La storia del presepe nasce nel 1223 quando San Francesco d’Assisi, di ritorno dalla Terra Santa, volle mettere in scena la natività presso il paese di Greccio, in Umbria, che tanto gli ricordava Betlemme. Da quel momento l’usanza si diffuse in tutto il mondo cristiano.
L’ambientazione del presepe può essere la più varia possibile, anche se, nella tradizione occidentale, preferiamo una scenografia campestre-montana, sicuramente ispirata dalle rappresentazioni pittoriche che ne fecero i maggiori artisti dal Medioevo in poi. In realtà tale ambientazione è frutto della nostra fantasia e male si adatta alla realtà della Palestina dove, secondo i Vangeli, nacque Gesù.
Peraltro, anche la datazione della nascita di Cristo è sempre stata oggetto di dispute, non essendoci – ovviamente- documenti del tempo a cui fare riferimento sicuro. La data di nascita di Gesù (anno e giorno) non è esplicitamente riportata dai Vangeli né da altre fonti del tempo. Poiché il Vangelo di Matteo la colloca negli ultimi anni del re Erode il Grande, gli studiosi generalmente datano la nascita di Gesù tra il 7 e il 4 a.C. Secondo la maggior parte degli storici, infatti, Erode sarebbe morto nel 4 a.C., anche se vi sono state in passato e vi sono anche oggi ripetute proposte di altre date. La datazione tradizionale all’anno 1 a.C., il cui anno successivo è il primo del calendario giuliano-gregoriano (il numero zero non viene infatti utilizzato per indicare un anno in quasi tutti i sistemi cronologici) risale al monaco Dionigi il Piccolo nel VI secolo. Questa datazione si discosta comunque solo di uno o due anni dalla datazione fornita dai Padri della Chiesa sin dal II-III secolo.
L’istituzione della festa liturgica del Natale, come ricorrenza annuale del giorno di nascita di Gesù, e la sua collocazione al 25 dicembre del calendario solare romano (giuliano, poi gregoriano) è documentata a partire dal 336 d.C.
Da noi, in famiglia, è prevalsa per molto tempo l’ambientazione con la grotta fatta di cartapesta, le montagne in carta accartocciata, con l’erba cocca (muschio) messa a profusione e, talvolta, un laghetto fatto con uno specchio ben nascosto. Quanti ricordi…
Ma oggi parliamo di due presepi realizzati l’uno dalla confraternita dell’Oratorio di san Bartolomeo e l’altro dalla confraternita dell’Oratorio di N.S. Assunta, entrambi in Varazze.
La dedizione di chi si è impegnato nelle settimane di dicembre alla loro realizzazione è più che lodevole, testimonia tanta passione dimostra eccezionale creatività.
Le due confraternite quest’anno hanno scelto entrambe un’ambientazione varazzina e questo è molto bello e lodevole. In questo modo alla devozione di chi li ammira si unisce la curiosità e la conoscenza del nostro patrimonio storico.
Nell’Oratorio di san Bartolomeo il percorso è obbligato, iniziando dalla porta d’ingresso principale, e si sviluppa circolarmente. E’ possibile ammirare così una ricostruzione molto avvincente della spiaggia e dell’abitato della nostra città, con alcuni particolari significativamente liguri, come l’osteria o il forno per la farinata.
Più avanti la scenografia si apre e si intravvedono in primo piano i gozzi con le reti, i pescatori e le donne con il loro carico. In secondo piano lo scafo in preparazione di un “barco” di fronte a un cantiere navale e la bottega di un falegname. Prima di concludere il giro, ancora altre case liguri con i panni stesi, mentre il gioco delle luci alterna il giorno alla notte e il cielo si accende di stelle.
Dalla PF Città di Varazze – Il presepe nella Confraternita di San Bartolomeo, rimarrà aperto fino a domenica 8 gennaio 2023, visitabile: dalle ore 9:00 alle 12:00 e dalle 15:30 alle 18:30.
. … Album fotografico …>> …-… Video …>>
Nell’Oratorio di N.S. Assunta il presepio è stato allestito dietro l’altare maggiore, con un percorso semicircolare molto coinvolgente, in un’atmosfera di grande suggestione. Lo precede un albero di natale “aperto”, in legno, opera di Gianni Vanali, impreziosito dalle bellissime bolle in vetro che racchiudono ognuna un presepe differente, frutto della maestria e dell’impegno di Giusi Cerruti.
Nel presepe vero e proprio non mancano i particolari della Varazze di un tempo e di oggi. Ci sono le chiese delle frazioni, quella dell’Assunta a ridosso delle vecchie mura che seguono la salita dell’odierna via s. Francesco, allora circondata da orti. Più avanti la chiesa di s. Ambrogio, con il bellissimo risseu del sagrato, il Campanin russu e l’oratorio di san Giuseppe. Sullo sfondo la riproduzione a tempera dell’arco della baia di Varazze. Poi il Palazzo Beato Jacopo e, per finire la vasca ovale dei giardini pubblici, i “mosconi” tirati a riva e il mare che li aspetta.
Dalla PF Città di Varazze – Inaugurato il presepe nella Confraternita di Nostra Signora Assunta. Il presepe e la tradizionale mostra a tema rimarranno aperti fino all’ 8 Gennaio 2023, visitabili con i seguenti orari: giorni feriali dalle 15:00 alle 19:00, festivi dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 19:00. . … Album fotografico …>> …-… Video …>>– …-… Da PV: Mostra Presepi Artistici …>>
La tradizione cristiana, quindi, in una perfetta fusione con la tradizione locale.
Complimenti sinceri a tutti i realizzatori.
Tiziano Franzi