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Varazze, 26.07.2022. Home page
La caldissima e strana l’estate 2022 ricorda un pò quella del 1940
Caldissima e strana l’estate 2022. Ricorda un pò quella del 1940, meno calda senz’altro, meteorologicamente, ma altrettanto di parole e di slogan, di attesa per decisioni irrevocabili che sarebbero state scandite il 10 giugno, per i destini di gloria che attendevano l’Italia.
Ma intanto la spiaggia era già abbastanza ornata di ombrelloni e di cabine, i bagnanti numerosi, e il Grand Hotel si preparava alla grande stagione del ballo per ospitare la sua qualificata clientela, con orchestre di grido, toilette vaporose e frac, champagne della Francia e il sorriso dei vetturini che contavano sugli affezionati clienti del passeggio serale, con il fanale bene in mostra sulle carrozze.
Tutto filava bene, si lavorava nei vari cantieri di Varazze e al Cotonificio Ligure, negli scali minori dei maestri d’ascia, e non mancavano i divertimenti popolari, balli campestri, gite del Dopolavoro, sport sano e virile al Pino Ferro, con squilli di tromba e sventolio di gagliardetti.
D’accordo, c’era la guerra, ma noi ne eravamo spettatori, la Germania faceva tutto lei e questo ci bastava, anche se una parte del suo bottino poteva interessarci, almeno così la pensava Lui. Se ne parlò quel fatidico 10 giugno 1940, ma la storia la conosciamo tutti ormai.
Ritorniamo ai bagni e ai balli che per tutto il mese di maggio rallegravano i giovani di allora. Fra qualche mese si sarebbero trovati con un fucile in spalla a sparare contro altri giovani che non conoscevano, come ha cantato De Andrè.
Strana questa estate del 2022, che porta a riflessioni che ci rimandano indietro nel tempo, quando la guerra era troppo lontana per impensierire più di tanto.
Intanto il mare di consola, le feste non mancano, la musica ci rallegra o ci infastidisce. Vedrete che le cose si aggiusteranno. Pensiamo piuttosto al prossimo Campionato di Calcio e ai vari Giri e al Tour: “Del doman … non v’è certezza“.
Mario Traversi