Un libro in evidenza: “Sintomi morbosi” di Donald Sassoon

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Varazze, 1.12.2020.                                 Home page

Un libro in evidenza:
Sintomi morbosi” di Donald Sassoon

«La principale caratteristica dell’interregno tra vecchio e nuovo è l’incertezza. È come guadare un largo fiume. La vecchia sponda è alle spalle, ma la nuova non si distingue ancora.»

In questo suo ultimo libro “Sintomi morbosi” (Garzanti 2019), Donald Sassoon, un grande storico, si interroga sui tempi che stiamo attraversando ed esamina i segnali della crisi dell’Europa: nazionalismo, immigrazione, populismo.

«La situazione è confusa ma i fatti sono abbastanza chiari – scriveva in un altro volume pubblicato lo scorso anno (“L’alba della contemporaneità“, Padova University Press 2019) -: siamo entrati in un’epoca nuova, diversa dalle precedenti.»

Donald Sassoon (Il Cairo, 1946) è professore emerito di Storia europea comparata presso la Queen Mary University of London. Allievo di Eric J. Hobsbawn, ed è considerato uno dei maggiori storici contemporanei, profondo conoscitore della realtà politica, culturale ed economica europea. È stato curatore del festival «La Storia in Piazza» di Genova e visiting professor alle Università di Trento e Padova.

Sinossi

«La crisi consiste appunto nel fatto che il vecchio muore e il nuovo non può nascere: in questo interregno si verificano i fenomeni morbosi più svariati.» Così scriveva Antonio Gramsci oltre ottant’anni fa nella prigione fascista di Turi. Muovendo da questa intuizione, lo storico Donald Sassoon, profondo conoscitore del nostro paese, si chiede quali sono oggi i segnali della crisi che sembra stia condannando al declino la civiltà occidentale.
Dalla proliferazione di movimenti nazionalisti e sovranisti alle sempre più frequenti manifestazioni razziste e xenofobe, dalla sfiducia nei partiti tradizionali all’aumento delle diseguaglianze, l’impressione è di trovarsi in un cruciale momento di passaggio, in quell’interregno fra il tramonto del vecchio e l’affermazione del nuovo in cui si corrono i rischi maggiori di rapide regressioni.
Al centro della sua analisi, la crisi che sta attraversando il Vecchio Continente: le probabilità di una sua implosione, ma anche le motivazioni e le ragioni della sempre più evidente disaffezione nei confronti di un’Europa unita che subisce attacchi da ogni fronte e viene troppo debolmente difesa da chi dovrebbe rappresentarla.
Da «ebreo nato in Egitto con passaporto britannico, con studi in Francia, Italia, Gran Bretagna e Stati Uniti», Donald Sassoon è in una posizione privilegiata per interpretare senza pregiudizi la moltitudine di umori, sensibilità, scelte di vari paesi, e ci offre la lezione di un grande storico capace di decifrare la complessità dell’oggi sciogliendo con maestria gli intricati fili provenienti dal nostro passato.

Donald Sassoon – Nato al Cairo, ha frequentato le scuole a Parigi, Milano, Inghilterra e le università a Londra e negli Stati Uniti. Allievo di Eric Hobsbawn, è autore, tra gli altri, di Cent’anni di socialismo, La Gioconda, La Cultura degli europei, Come nasce un dittatore. Le cause del trionfo di Mussolini, e il recente Sintomi Morbosi. Le sue opere sono state tradotte in dodici lingue diverse tra le quali l’italiano, il cinese, il koreano e l’estone.
Ha tenuto conferenze in oltre trenta paesi ed è stato ricercatore e visiting professor in diverse università e istituzioni, tra le quali Innsbruck, New York University, Boston College, Paris XIII, Queensland (Australia), Trento e Padova. Ha vinto il Deutscher Memorial Prize (1997), il Premio Alassio Internazionale (2009), il Grand Prize (Korean publishers 2013), il Premio Napoli Internazionale (2017), e il premio Acqui Storia (verrà conferito in ottobre 2019).
É chiamato a parlare di storia, politica e cultura dalle tv di tutto il mondo tra i quali i World Service della BBC, CNN, RAI, ZDF, e ancora è stato ospite nella trasmissione “Otto e mezzo” di La 7, alla Radio Svizzera Italiana e in varie radio e TV americane, australiane, brasiliane, canadesi e coreane e intervistato dai maggiori giornali in Italia, Grecia, Giappone, Estonia, Spagna, Francia.
Per anni ha curato il festival «La Storia in Piazza» di Genova. Il suo ultimo libro sulla globalizzazione del capitalismo, The Anxious Triumph. A Global History of Capitalism, 1860-1914, edito da Penguin (2019) è in uscita nel 2020 in Italia (Garzanti) e in Spagna (Planeta/Cultura).

Questo articolo è stato pubblicato il 01 Dic 2020 alle 19:57 ed è archiviato nelle categorie Attualità, EVENTI E MOSTRE, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

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