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2 Giugno 2020

Costa equipaggi – Analisi e riflessioni del C.L.C. Stefano Giacobbe per il DL News

PonentevazzinoNews
Varazze, 2.06.2020.                            Home page

Costa equipaggi – Analisi e riflessioni del C.L.C. Stefano Giacobbe per il DL News

Sul DL News del 29 maggio 2020, il foglio telematico di cultura di terra e di mare, numero speciale dedicato alle problematiche sociali, finanziarie e professionali della pandemia, curato da Decio Lucano, che regolarmente ci viene inviato, nella rubrica “le nostre lettere” abbiamo trovato e letto con attenzione l’articolo “Costa equipaggi”, analisi e riflessioni del Comandante di Lungo Corso Stefano Giacobbe di Varazze.

Analisi e riflessioni del Comandante Giacobbe che abbiamo deciso di pubblicare qui di seguito, per dare la possibilità a chi ci segue di poterlo apprezzare e condividere:

«Caro Decio buon giorno, mi scalda il cuore seguirti sul tuo DL News, vuol dire che ti stai riprendendo bene, ne sono veramente contento, contento, contento alla grande. Ho letto con il solito interesse la news del 12 Maggio, tutti argomenti di spessore come al solito, ma in particolare mi ha coinvolto l’articolo dell’ing. F. Pittaluga sulla storia dei Costa Armatori. Tanto di cappello per tutte le informazioni accurate ed esplicite in esso contenute. Onore alla Lanterna ed a Genova che tali armatori hanno rappresentato per il mondo.

Nel racconto si sente, si percepisce, si odora un rappresentante della “A Compagna” che trasuda Amore per Genova (a proposito se lo senti ti prego di mandare i miei saluti anche al prof. F. Banpi che ho avuto il piacere di incontrare diverse volte qui in Varazze durante un paio di conferenze, grazie).

Veniamo al dunque; mi sento coinvolto e chiamato in causa poiché ho fatto parte per più di 11 anni degli equipaggi della Costa e, per la stessa compagnia, più di 10 del personale di terra.

Voglio scrivere queste poche righe a compendio dell’ottimo articolo di Pittaluga e cercare di descrivere l’anima, lo spirito, l’ambiente in cui si viveva in quella Compagnia.

Conseguito il diploma di C. L. C. al mitico Nautico San Giorgio di Genova, dopo 24 mesi di navigazione tra quella militare ed estera, sono entrato negli equipaggi della Costa nel 1963 ed uscito dai ranghi della stessa nel 1990, per entrare nel campo dei containers della Contship (Terminal container e trasporti intermodali) sino alla pensione.

Con le navi da carico secco della compagnia: (Maria Costa, Pia Costa, Paola Costa), si scalava di linea: New York, Filadelfia, Baltimora, Norfolk, Genova.

Con navi da carico secco: (Bice Costa, Luisa Costa, Giovanna, Paola Costa, Villarperosa), si scalava di linea: Bahia, Santos, Montevideo, Buenos Aires,Villa Costitucion, Rosario, Santa Fè, Barcellona, Genova.

Con le navi passeggeri: (Franca C., Federico C., Eugenio C.), si scalava Rio De Janeiro, Buenos Aires, Crociere nel Caribe – (Bianca C.) Oceano Pacifico.
Penultimo, nel mio periodo di bordo, sul Franca Costa, che aveva aperto le fortunate crociere nei fiordi norvegesi. Il mio imbarco è stato vissuto su tutte le navi sopracitate (tranne il Bianca C.) in tempi e con gradi diversi.

Gli accosti preferenziali: Rivalta Scrivia

Da ricordare, a completamento di una lungimirante organizzazione, la Costa aveva a ponte Somalia, nel porto di Genova, un accosto preferenziale per le navi da carico con capace magazzino per stoccaggio merci di sbarco/imbarco. Inoltre, grazie alle lungimiranti vedute del mitico Giacomino Costa, si era messo in opera oltre Appennino per sfogo di merci portuali quello che sarebbe divenuto, in tempi recenti, l’interporto di Rivalta Scrivia. Imperante e protettrice nel centro di questa città si erge la statua (laminata in oro) della Madonna della Guardia di Genova.

A bordo delle sopracitate navi l’equipaggio era composto, per la maggior parte: stato maggiore di coperta e di macchina gente dell’arco ligure ed in minima parte di Lussimpiccolo (che il mare ce l’hanno nel sangue) e del napoletano (antica stirpe nautica); sottoufficiali gente di Liguria e del napoletano; a completamento: gente dell’arcipelago toscano, di Sicilia, Calabria e Puglia.

La gente di mare era organizzata e puntualmente seguita nel suo iter lavorativo dal capace, esperienzato, onesto e di profonda umanità: il C.L.C. Comandante Marrè Brunenghi.

Ciò che ho potuto constatare in prima persona e, quindi con cognizione di causa, che a bordo della flotta si viveva in un clima di serenità, spontanea disciplina, piena, conscia proprietà professionale a tutti i livelli di ordine e grado, e ultimo ma non meno importante, si percepiva una vera appartenenza al gruppo.

Ottima era la collaborazione in tutti gli scali di linea tra Agenzie, Organizzazioni di terra e bordo; ci sentivamo privilegiati ed orgogliosi di rappresentare in giro per il mondo l’appartenenza a tale Compagnia di navigazione, privata, del Compartimento Marittimo Genova, simbolo della Lanterna e della operosità Italiana. Sentivamo spontaneo di operare nell’interesse dell’armatore, del carico (sia merce varia che passeggeri), della spedizione e, per ultimo, quello nostro personale.

Non sapevamo, inconsciamente, di avere insito in noi il concetto Confuciano: “Non chiedere cosa possa fare il Gruppo per te ma quello che tu puoi fare per Lui“.

Grazie per tutto quello che stai facendo, dentro e fuori del Tuo DL News con capacità e simpatia; qui in Varazze ti siamo vicino con stima ed affetto.»

(Comandante Stefano Giacobbe)

Fonte: DL News del 29 maggio 2020

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