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Varazze, agg. il 4.05.2018. Home page
Varazze ha intitolato la Sala Consiliare a Lelio Basso
Martedì 24 aprile 2018, nel 70mo anniversario della Costituzione della Repubblica Italiana, entrata in vigore il 1° gennaio 1948, Varazze ha intitolato la Sala Consiliare a Lelio Basso, la città dove è nato il 25 dicembre 1903, da Ugo e da Marianna Raimondi. Morì a Roma il 16 dicembre 1978.
La cerimonia è iniziata alle ore 16:00 in una Sala gremita dai rappresentanti del locale associazionismo, Carabinieri, Polizia Municipale e comuni cittadini intervenuti per assistere all’importante evento.
Dopo l’inno nazionale, eseguito da una rappresentanza di studenti della Scuola Primaria di Varazze, guidati dal maestro Stefano Pastorino, il Sindaco Avv. Alessandro Bozzano, con a fianco Piero Basso, figlio di Lelio, l’Assessore alla Cultura Mariangela Calcagno, Tina Berio, che presiede la Consulta della Cultura e coordinatrice degli interventi dei relatori, i presidenti delle storiche associazioni culturali varazzine: Renato Arri, San Donato; Giovanni Ghione, U Campanin Russu, Elsa Roncallo, Centro Studi Jacopo da Varagine, presenti Assessori e Consiglieri di maggioranza e di opposizione, assente il capo gruppo di “Amo Varazze”, ha ricordato la figura e l’opera dell’illustre concittadino.
A conclusione dell’intervento il Sindaco, insieme a Piero, il figlio di Basso e all’Assessore alla cultura Mariangela Calcagno, ha scoperto la targa di intitolazione, posta sulla parete subito dopo l’ingresso.
A ricordare l’impegno politico e istituzionale del “Padre Costituente” Lelio Basso, oltre ai relatori prima citati, si sono succeduti anche i Capigruppo di maggioranza e opposizione presente i in sala: Giovanna Olivieri, Armida Fazio e Paola Busso. A rendere omaggio a Lelio Basso sono stati invitati in parroco di don Claudio Doglio e lo scittore, poeta e storico giornalista varazzino Mario Traversi.
«L’Amministrazione comunale della città di Varazze, che ha dato i natali al padre costituente Lelio Basso, con l’intitolazione della sala più importante di questo palazzo – ha dichiarato il Sindaco Avv. Alessandro Bozzano – quest’oggi gli rende omaggio.»
«… Padre costituente dell’Italia repubblicana, Basso contribuisce alla formulazione della Carta costituzionale con le sue doti politiche e di esperto giurista. Qualità che si rivelano nell’Assemblea costituente dove acquisisce da subito un ruolo di primo piano. Membro della Commissione dei 75 e della prima sottocommissione sui “diritti e doveri dei cittadini”, propone una concezione delle istituzioni e della democrazia fondate sulla partecipazione attiva dei cittadini. E’ noto il suo intervento nella redazione dell’art.3 sulla necessità di rimuovere gli ostacoli alla libertà e l’eguaglianza dei cittadini e dell’art.49 sul ruolo dei partiti; così come la battaglia contro l’art. 7 sul Concordato tra Stato e Chiesa cattolica.»
Di seguito il commento inviatoci dalla Prof.ssa Elsa Roncallo, relatrice dell’evento:
«Le celebrazioni del 25 aprile 2018 sono state arricchite dall’iniziativa dell’Amministrazione Comunale di intitolare la Sala Consiliare a Lelio Basso con la cerimonia che si è tenuta nel pomeriggio del 24, giorno in cui Varazze, come Genova, si è “liberata”.
Da quelle date ha preso l’avvio la costruzione della democrazia nel nostro paese e le difficoltà politiche e sociali odierne rendono ancora più attuale e necessario ricordare i principi sui quali i padri costituenti hanno fondato gli articoli della Carta.
Lelio Basso era tra i 75 che la redassero con particolare contributo agli artt.3, 2° comma, e 49. e la sua immagine, insieme al testo degli articoli sono l’oggetto della targa collocata in sala consiliare e “scoperta” dal Sindaco Alessandro Bozzano con Piero Basso, figlio di Lelio.
Piero ha brevemente ricordato alcuni tratti della personalità del padre, dall’attaccamento alla terra ligure che derivava dalle origini dei genitori più che dalla sua nascita varazzina, alla vastità dei suoi interessi che gli hanno fatto vivere un’ infanzia e un’ adolescenza in cui cultura locale e approfondimenti sulla realtà socioeconomica si mescolavano con pari interesse e passione.
Dalle sue parole Lelio è apparso un cittadino attivo e impegnato che ha cercato sempre di mantenere la propria indipendenza di pensiero nel ventennio del regime e quindi un fulgido esempio di coerenza scontata col confino e con la fatica di “resistere”.
Una difficile eredità, per Piero e i fratelli Carlo e Anna, essere figli di un padre “personaggio” e di una madre intellettuale che ne condivideva a pieno le idee mantenendo però un percorso autonomo di impegno più sociale e culturale che politico.
Piero è forse, tra i fratelli, quello che ha veramente vissuto in continuità con l’insegnamento e l’esempio dei genitori; Infaticabile tessitore di passioni civili e di relazioni umane, ha speso gran parte del suo impegno politico e sociale per la sua città, Milano, ma anche nell’ambito della solidarietà internazionale. Nel 1990, con alcuni amici, ha costituito la cooperativa Dar Casa.
Nel 2012, per l’editrice “Punto Rosso” ha pubblicato il suo secondo libro che raccoglie i contributi di coloro che avendo lavorato o avendo semplicemente conosciuto Lelio Basso, in diversi periodi e circostanze, avevano voluto testimoniare il ricordo di un incontro, un episodio, un’impressione, un’esperienza vissuta insieme sino al racconto di un rapporto durato nel tempo e al piccolo saggio su questo o quel tema di comune interesse.
All’intervento di Piero Basso hanno fatto seguito quelli dei capigruppo consiliari e delle associazioni culturali, di un rappresentante dell’A.N.P.I. e del parroco di S. Ambrogio insieme alla testimonianza di uno storico locale: tutti hanno ribadito da diverse angolazioni, senza perciò ripetersi, il debito di gratitudine che la società italiana e quindi anche la comunità di Varazze ha nei confronti di un uomo che fino agli ultimi giorni della sua vita ha continuato a credere e a lavorare per la sua “utopia”…. che tutti gli uomini …avranno un giorno su questa terra pari e piena dignità sociale, saranno da tutti considerati fini e non strumenti del potere altrui”
Il suo appello alla ricerca di rendere reale una società tra eguali è stato totalmente raccolto e costantemente portato avanti dalla Fondazione Lelio e Lisli Basso-Issoco. Il lavoro della Fondazione è stato sempre contraddistinto da un solido intreccio tra forte richiamo ideale, vocazione alla comparazione e rilievo della dimensione storica, con una costante attenzione per i dati emergenti dal contesto sociale; inizialmente infatti si chiamava unicamente Istituto per lo studio della società contemporanea (Issoco).
Nella sua storia la ricerca critica e il rifiuto di ogni suggestione dogmatica sono da sempre la cifra costante sulle orme di Lelio Basso uomo di forti convinzioni e passioni; ma irriducibilmente libero. Intorno alla Fondazione si sono quindi riunite individualità diverse, si sono svolti confronti liberi e aperti, si sono portate a compimento ricerche non condizionate da alcun pregiudizio. La Fondazione è stata sempre una “istituzione di frontiera”, nel senso che mai il suo lavoro è stato quello di chi si ritiene appagato dalle proprie certezze.
Bene anche questa “lezione” di Basso è quanto mai attuale: è stata una costante della sua partecipazione attiva unirla ad un’autonomia e capacità critica che dopo ogni periodo di isolamento gli sono state riconosciute come vere qualità politiche.
Nell’ “individualismo allineato” di oggi una voce come la sua, fuori dal coro, è un esempio che insegna ad avere il coraggio di esprimere dissenso se vi fa seguito un agire coerente.»
Video di “Redazione Il Nazionale” Pubblicato il 24 aprile 2018 da parte di Mara Cacace, pubblicati da www.savonanews:
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Per approfondire
24-IV-2018, Varazze: intitolazione a Lelio Basso della sala consigliare della Città di Varazze … >>
«Lelio Basso si è trasferito a Milano nel 1916, dove si iscrisse al ginnasio-liceo “Berchet”, entrò in contatto con un ambiente più aperto di quello della provincia ligure: tra i compagni ebbe Mario Damiani e Vittorio Albasini, poi antifascisti processati dal Tribunale speciale, e Antonello Gerbi, nipote di Claudio Treves (più tardi con Ugo La Malfa all’ufficio studi della Banca commerciale italiana) e Luigi Gedda; fu suo insegnante di storia e filosofia Ugo Guido Mondolfo, la sua prima guida nel lungo viaggio attraverso il marxismo.»
Per maggiori i più dettagliate informazioni su Varazze per Lelio Basso, leggere anche: … “Lelio Basso nel novecento”, conferenza di Giancarlo Monina a Varazze … >>