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3 Giugno 2017

“A se stesso. Opere di Giuseppe Gambaretto” in mostra nel biellese

PonentevazzinoNews
Varazze, 3.06.2017.                                 Home page

“A se stesso. Opere di Giuseppe Gambaretto” in mostra nel biellese

Nel Padiglione Gastaldi del Santuario di Graglia nel biellese il 3 giugno alle ore 16.30 si terrà il vernissage della mostra “A se stesso. Opere di Giuseppe Gambaretto”, a cura della Dottoressa Claudia Ghiraldello. Importante connubio tra Liguria e Piemonte.

La mostra sarà visitabile fino al 25 giugno con apertura al venerdì dalle 15 alle 18.30, sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.30, oppure su appuntamento telefonando al 3285827556.

Tra autoritratti e nature morte, tra pittura e scultura, lo stile di Giuseppe Gambaretto, a cavallo tra impressionismo ed espressionismo, emerge a Graglia in tutta la sua forza.

La curatrice, immaginando l’artista in dialogo con se stesso, ha creato un percorso che racconta l’arte di Giuseppe facendone emergere le peculiarità di stile e contenuto. L’artista amò creare di getto, lavorando la materia con entusiasmo. Passato attraverso due guerre e tre regioni d’Italia, seppe mantenere un equilibrio interno che gli consentì di operare in modo libero, estremamente irruente, sempre accattivante.

La Ghiraldello ha curato anche l’edizione di un catalogo che racconta l’artista e l’uomo nel percorso antologico della mostra.

Saranno presenti oltre alla curatrice il figlio dell’artista Ettore e i Dottori Maria Scarfì Cirone e Marco Pennone che conobbero l’artista.

Giuseppe Gambaretto nacque l’8 maggio 1909 a Monteforte d’Alpone in provincia di Verona. Figlio di Pietro e Santa Leccetti, frequentò a Verona il Liceo Artistico Cignaroli e a seguire fu allievo dell’Accademia di Belle Arti della stessa città. Qui venne in contatto con Tomea, Manzù e Fantuzzi. Prima sua mostra fu la permanente da lui promossa al Palazzo Bevilacqua di Verona. In questa stessa città egli ebbe il suo studio in via Sant’Anastasia. Nel 1936 si trasferì a Milano ove tenne personali e collettive. Il 15 agosto 1943 un bombardamento gli distrusse l’appartamento in via Ariberto 7. Giuseppe si sistemò quindi in via Pinturicchio. La sua famiglia si trasferì in Liguria per motivi di lavoro e Giuseppe la raggiunse nel 1964. Ebbe lo studio in corso Ferrari, nel quartiere di Capo, ad Albisola. Intanto si era sposato  il 28 luglio 1945 con Francesca Lauro che gli avrebbe dato due figli, Ettore e Maria Rita. Giuseppe fu pittore, scultore e ceramista. Morì il 6 marzo 2001.

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