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Varazze, 12.03.2017. Home page
“Lutero, la riforma e le arti“: conferenze del Centro Studi Jacopo da Varagine a Varazze
Un grande successo di pubblico ha premiato sabato 4 marzo la prima delle due conferenze organizzate dal Centro Studi “Jacopo da Varagine” per ricordare i 500 anni dall’inizio della Riforma protestante.
Relatore è stato il professor Massimo Firpo, accademico dei Lincei, già professore ordinario all’Università di Torino e alla Scuola Normale Superiore di Pisa, che ha illustrato il tema Pittura ed eresia nel Cinquecento: i casi di Jacopo Pontormo e Lorenzo Lotto.
Giunto a Varazze in non ottimali condizioni di salute, il professore ha preso in esame gli affreschi realizzati da Jacopo Pontormo nel coro della chiesa di S. Lorenzo a Firenze, la chiesa “dinastica” della famiglia Medici, di cui non rimane nulla se non i disegni preparatori presso il Gabinetto Disegni e Stampe della Galleria degli Uffizi a Firenze, dal momento che i muri con i loro affreschi ormai illeggibili per il degrado causato dall’umidità e dal fumo delle candele, furono abbattuti per problemi di stabilità. Alcune immagini del coro riprodotte in dipinti realizzati prima della sua distruzione e i disegni preparatori del Pontormo hanno permesso al professor Firpo di ricostruire la decorazione pittorica di quasi tutti gli spazi presenti sui tre muri che formavano il coro, che il pubblico ha potuto visivamente raffigurarsi grazie ad un piccolo plastico.
La conoscenza della letteratura eterodossa del primo Cinquecento e della situazione politica e culturale della Firenze di Cosimo de’ Medici ha permesso al relatore una originale lettura del programma decorativo del coro di S. Lorenzo in chiave valdesiana, riferendo cioè le varie scene dipinte da Pontormo ad un catechismo eterodosso redatto dallo spagnolo Juan de Valdés, dal titolo Qual maniera si devrebbe tenere a informare insino della fanciullezza i figliuoli de Christiani delle cose della religione (Roma, 1545): facendo scorrere le immagini dei disegni di Pontormo, il relatore ha dimostrato il forte legame che esse hanno con gli articoli di questo catechismo.
Alle simpatie valdesiane di Pontormo ed al tentativo di “scagionare” Cosimo dall’accusa di aver sostenuto i simpatizzanti per le idee di Valdés in chiave antifarnesiana in un momento in cui Firenze si sta riavvicinando al papato è da imputare, secondo Firpo, il fatto che Vasari nelle sue Vite screditi Pontormo sia come artista “involuto”, sia come uomo ottenebrato dalla follia.
Il relatore ha presentato un secondo esempio fiorentino di possibile connubio tra arte ed eterodossia, l’intervento di Baccio Bandinelli nel coro di S. Maria del Fiore, che si trovava sotto la cupola di Brunelleschi riprendendone la forma ottagonale, con ogni probabilità distrutto a fine Cinquecento. Di esso rimangono le statue di Adamo ed Eva, quella di Dio Padre ed il gruppo del Cristo morto sorretto dalla Vergine, subito criticato perché “invadeva” troppo lo spazio destinato alla mensa dell’altare. Che questo gruppo scultoreo fosse denso di significati eterodossi è evidenziato dal fatto che l’artista lo riprodusse per la propria tomba nella chiesa fiorentina dell’Annunziata, dove sostituì alla figura della Vergine quella di Nicodemo, alla quale significativamente diede le proprie sembianze: a meritargli la salvezza non sarebbero state le opere, ma soltanto la fede in Cristo e nel suo sacrificio redentore. Una prospettiva, come si vede, non esattamente in linea con l’insegnamento di Roma.
Al momento di passare alla seconda parte della conferenza, dedicata a Lorenzo Lotto, il professore ha constatato che il tempo a disposizione era ormai terminato (un’ora e venti minuti!) ed ha quindi concluso dicendo che il tema sarebbe stato trattato in altra occasione.
Sono seguite domande di approfondimento e infine la consegna al professor Firpo, da parte del Sindaco, dell’assessore alla Cultura e della presidente del Centro Studi di un’opera grafica realizzata appositamente per il relatore dalla pittrice ceramista Renata Minuto, presente alla conferenza.
Il prossimo appuntamento è previsto ancora a Palazzo Beato Jacopo, alle ore 16 del 18 marzo prossimo: Antonio Delfino, docente presso il Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università di Pavia (sede di Cremona), tratterà il tema della Riforma protestante dal punto di vista musicale con una conferenza dal titolo Lutero e l’identità tedesca: un excursus nella storia della musica.
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Fonte: Centro Studi “Jacopo da Varagine”