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8 Febbraio 2017

Varazze promuove un incontro nel “Giorno del Ricordo”, dedicato alle vittime delle foibe

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Varazze, 8.02.2017.                           Home page

Varazze promuove un incontro nel “Giorno del Ricordo“, dedicato alle vittime delle foibe

In occasione della celebrazione del 10 febbraio, “Giorno del Ricordo” di tutte le vittime delle foibe, istituito con la legge nazionale 30 marzo 2004 n. 92 e del 70° anniversario del Trattato di Parigi del 1947, la città di Varazze promuove ed evoca la ricorrenza con un incontro che si terrà alle ore 10.00 di venerdì 10 febbraio nella sala congressi del palazzetto dello sport.

E’ prevista la partecipazione degli studenti di alcune classi della locale Scuola Secondaria di Primo Grado, i quali, accolti dal Sindaco e suoi collaboratori, si alterneranno nella lettura e commento di alcuni testi che raccontano della triste vicenda.

«Il “Giorno del Ricordo” promosso dalla città di Varazze vuole essere un momento di riflessione – ha dichiarato l’Assessore alla cultura Mariangela Calcagno – l’occasione per conservare e rinnovare la memoria della tragedia di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati, nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda della definizione di un nuovo confine orientale del nostro Paese. Una tragedia fino a pochi anni fa sconosciuta ai più, oggi diventata materia di approfondimento scolastico, perché è un dovere della scuola informare e delle istituzioni fare chiarezza su una pagina dolorosa e vergognosa della nostra storia.»

L’epurazione forzata di tutti gli individui di etnia italiana residenti in Istria e Dalmazia, territori della Venezia Giulia passati alla Jugoslavia del maresciallo Tito alla fine della II Guerra Mondiale, in seguito al trattato di Parigi del 10 febbraio 1947, coinvolse circa trecentomila persone e lo sterminio di oltre undicimila sventurati, in parte sepolti nelle grotte e altri deportati in campi di concentramento dove subirono atroci torture come vendetta contro il tramontato regime fascista e per eliminare ogni possibile forma di resistenza.

Per approfondire proponiamo le parole pronunciate lo scorso anno dal Presidente Mattarella.

«Ricordare non deve favorire il rancore, ma liberare sempre più la speranza di un mondo migliore.
Oggi l’Europa è vista come il continente della democrazia, della fratellanza, della libertà, della pace tra i popoli. Per continuare ad esserlo deve superare gli egoismi che frenano il suo progetto e l’illusione che un ritorno ai nazionalismi possa proteggerci dai rischi della globalizzazione. Anche in questo caso la storia e la memoria comune possono fornire un grande aiuto per guardare al futuro e per scacciare dal destino dei nostri figli ogni pulizia etnica e ogni odio razziale.
La nostra identità di Paese democratico ed europeo non poteva accettare che pagine importanti delle sua storia fossero strappate, lasciando i nostri concittadini del “confine orientale” in una sorta di abbandono morale. Ristabilire la verità storica e coltivare la memoria sono frutto di un’opera tenace e preziosa, che le associazioni degli esuli e le comunità giuliano-dalmate e istriane hanno contribuito a realizzare.
La Giornata del Ricordo, nel rinnovare la memoria delle tragedie e delle sofferenze patite dagli italiani nella provincia di Trieste, in Istria, a Fiume e nelle coste dalmate, è occasione per dare vita a una storia condivisa, per rafforzare la coscienza del nostro popolo, per contribuire alla costruzione di una identità europea consapevole delle tragedie del passato L’abisso della guerra mondiale e le aberrazioni dei sistemi totalitari sono ora alle nostre spalle, anche se quei segni non possono essere cancellati e deve sempre guidarci la consapevolezza che le conquiste di civiltà vanno continuamente attualizzate.»

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