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21 Dicembre 2016

Varazze. Proficua discussione sulla condizione femminile dopo 70 anni di voto alle donne

PonentevazzinoNews
Varazze, 21.12.2016.                     Home page

Proficua discussione sulla condizione femminile dopo 70 anni di voto alle donne

Organizzato dall’Assessorato alla Cultura della città di Varazze, nell’anno del settantesimo anniversario del voto alle donne, ieri pomeriggio, martedì 20 dicembre 2016, nel salone al secondo piano dello storico Palazzo Beato Jacopo di Corso Giacomo Matteotti, si è tenuto l’atteso incontro per discutere della condizione femminile nel nostro Paese, a 70 anni dall’introduzione del voto alle donne (1946/2016).

Ad accogliere le varazzine interessate a partecipare all’incontro, oltre a Mariangela Calcagno, Assessore alla Cultura, una delegazione del Centro di Formazione Turistico Alberghiero “Isforcoop” di Varazze, con sede operativa in via Bonfante, composta dagli allievi Elia Donaggio, Rozela Cola e Aurora Ferro, accompagnati dai docenti Andrea Garelli e Roberto Marcoli, la quale, a conclusione della relazione e dibattito che ne è seguito, hanno servito un ottimo rinfresco preparato dai loro colleghi dei corsi di cuoco e sommelier, gentilmente offerto dalla scuola.

L’Assessore, nell’introdurre la giovane relatrice, Silvia Simoncelli, giornalista del Secolo XIX, ha fatto una breve ricostruzione dello storico percorso, non indolore, del movimento a favore dei diritti delle donne (emancipazione, questione sociale, ecc…), iniziato nell’Otto/Novecento con l’impegno di figure come Anna Maria Mozzoni (Milano 1837 – Roma 1920), Jessie White Mario, Gualberta Alaide Beccari, Malvina Frank, Luisa Tosco e Luisa Napolon Margarita, che ha poi portato all’emanazione del decreto legislativo luogotenenziale del 24 giugno 1944: “Le forme istituzionali saranno scelte dal popolo italiano che a tal fine eleggerà a suffragio universale diretto e segreto una Assemblea costituente”. Un primo è significativo passo, seguito poi con un altro decreto, quello del 31 gennaio 1945, che conteneva specificatamente la concessione del voto alle donne, ma che ancora non prevedeva l’eleggibilità delle donne.

Silvia Simoncelli si è invece soffermata sull’analisi dell’attuale situazione della problematica, ed ha posto in risalto la differente attenzione riservata alla condizione femminile in altri paesi.

Nel dibattito che ne è seguito con il pubblico presente in sala, tra questi la D.ssa Elsa Roncallo, che in precedenti Giunte Comunali della città ha ricoperto più incarichi istituzionali, compreso quello della cultura, si è posta l’attenzione al ruolo avuto dalle donne nella guerra di liberazione, all’interno delle Brigate Partigiane e non solo, alle difficoltà ancora persistenti nel mondo del lavoro e dell’impegno politico, come pure in quello domestico dove, tra l’altro, oltre all’arretratezza culturale ancora presente, si verificano il maggior numero di soprusi e atti criminali a danno delle donne.

A tale proposito, condividiamo appieno le parole pronunciate dal Presidente Mattarella in occasione della festa donna: “Senza di voi un’Italia più povera e ingiusta. A voi una società non bene organizzata affida il compito delicato e fondamentale, di provvedere in maniera prevalente all’educazione dei figli e alla cura degli anziani e ai portatori di invalidità. Lo fate silenziosamente, a volte faticosamente“, ed ancora, “Senza le donne, senza di voi, l’Italia sarebbe più povera e più ingiusta. Siete il volto prevalente della solidarietà. Il volto della coesione sociale. Dovremmo ricordarlo costantemente e non dovremmo smettere mai di ringraziarvi.

Dal dibattito è emerso che, nonostante le varie conquiste da parte del mondo femminile e le tante normative emanate, la parità tra uomini e donne in Italia, come pure in altri paesi, dove più e dove meno, è una questione ancora irrisolta. Sono troppe e pregiudizievoli le discriminazioni a loro danno, ed esiste una marcata disuguaglianza tra le poche che hanno raggiunto posizioni di vertice e la maggior parte che invece vive ancora in condizioni di difficoltà. Un vero peccato, perché il mancato utilizzo delle potenzialità rappresentato dalle donne, oggi con un livello di istruzione pari se non superiore a quello degli uomini, costituisce uno spreco di risorse per tutti.

Infine, nel proseguo del coinvolgente dibattito è emersa un interessante domanda, rivolta principalmente alla giovane relatrice, ma non solo, riguardante quello che oggi sembra sempre più come un calo di interesse al problema della condizione femminile, soprattutto nelle giovani generazioni.

Una domanda certamente attuale, ma dai risvolti complessi e di difficile trattazione in un momento così complesso e a volte drammatico, quello che non solo l’Italia, ma il mondo intero sta vivendo.

Ad ogni modo, l’incontro che si è tenuto a Varazze, nello storico palazzo Beato Jacopo, si è concluso con la conferma di una socrasanta certezza: le conquiste del movimento femminile, come la democrazia del Paese, devono essere sempre coltivate e quotidianamente difese. Si tratta di cose che non possiamo mai dare per definitivamente acquisite.

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