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Varazze, 5.06.2016. Home page
Dedicate a Ingrid Mijich le “Vetrine d’Artista” di giugno a Savona
Le “Vetrine d’Artista” del mese di giugno 2016, curate dall’Associazione Culturale “R. Aiolfi” e allestite in corso Italia, presso la sede della Cassa di Risparmio di Savona, Gruppo Carige, sono un omaggio alla creatività di Ingrid Mijich.
La mostra, inaugurata l’1 giugno, resterà visitabile fino all’1 luglio 2016.
Fruizione libera.
Continua così la fortunata esperienza delle “Vetrine d’Artista”, collocate nel pieno centro di Savona, grazie alla formula di alternare presenze di voci nuove o relativamente nuove nel panorama attuale dell’arte contemporanea, con una serie di “omaggi” ad Artisti scomparsi che hanno avuto, comunque, un legame con questo Territorio. Curatrice dell’esposizione la Dr.ssa Silvia Bottaro, critico d’arte e presidente Associazione culturale “R. Aiolfi”, che mese dopo mese ne cura la realizzazione.
Motivazione
La Valle Bormida, così vicina al mare ligure e al basso Piemonte da sempre è stata culla di artisti, basti pensare al movimento della Scuola dei Grigi di Carcare (fine sec.XIX), all’arte di Carlo Leone Gallo e di Eso Peluzzi nel Novecento. Ingrid Mijich è oggi una esponente importante dell’arte contemporanea che trova lievito ancora in tale Territorio, per spaziare in Italia e non solo. Raffinata acquerellista, ricercatrice con la materia povera e antica della ceramica, si distende dalle forme geometriche fino alla pura astrazione, dando modo di osservare la sua vasta cultura, la sua competenza e maestria tecnica e, soprattutto, il suo talento creativo. Segni netti, visioni mettono in luce la sua anima a volte tormentata, altre più lirica. Potenza del colore e della materia è in gioco perenne, così nella sua immagine di “natura”, mai matrigna, nella ricerca, forse, di una terza via per l’uomo contemporaneo che ha sete di valori ritrovati, di strade maestre da perlustrare e attraversare: la difesa della natura passa, anche, attraverso la sensibilità degli artisti come la Nostra. Spesso il cerchio e il quadrato sono i compagni di strada del suo racconto, sempre molto personale e originale. E’ un’artista, in qualche modo, in perenne dialogo con le ricerche anche astratte americane ed europee con un’arte, in un certo senso, minimalista ma con tocchi immaginosi, sorprendenti, emozionanti che sembrano voler tendere all’immensità dell’universo. Una ricerca della serenità così difficile nel mondo odierno, attraverso la “parola” trasparente, resa dall’acqua della tecnica usata, oppure dal dipingere con le forme semplici geometriche in una sorta di appressamento, in un certo senso, alle auree geometrie pierfrancescane e con colori pieni di luce e di armonie, financo musicali.