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Varazze, 31.10.2015. Home page
Dedicate a Mario Bonilauri le “Vetrine d’Artista” di novembre a Savona
Le “Vetrine d’Artista” del mese di novembre 2015, allestite dall’Associazione Culturale “R. Aiolfi” in corso Italia presso la sede della Cassa di Risparmio di Savona, sono un omaggio a Mario Bonilauri, pittore e raffinato cartellonista.
La mostra sarà inaugurata alle ore 10 di martedì 3 novembre 2015 e potrà essere visitata fino al prossimo 3 dicembre. Fruizione libera.
Continua così la fortunata esperienza delle “Vetrine d’Artista”, collocate nel pieno centro di Savona, grazie alla formula di alternare presenze di voci nuove o relativamente nuove nel panorama attuale dell’arte contemporanea, con una serie di “omaggi” ad Artisti scomparsi che hanno avuto, comunque, un legame con questo Territorio. Ideatrice dell’iniziativa è la Dr.ssa Silvia Bottaro, che mese dopo mese ne cura la realizzazione.
Motivazione:
Mario Bonilauri, (Milano, 1911 – Savona, 1988), noto come pittore ma raffinato cartellonista, tanto da vincere il premio internazionale per i Giochi Olimpici della Neve a Cortina nel 1956 e la significativa segnalazione al concorso internazionale di Vienna con il manifesto per “La Giornata mondiale del Risparmio” (1963). Il manifesto è l’immagine “da muro” e Bonilauri aveva compreso l’arte del manifesto, la sua bidimensionalità nel raccontare una realtà profonda ed oggi sono una traccia preziosa per ripercorrere la storia dell’arte del Novecento e, per quanto lo riguarda, ancora da approfondire. In tale settore ha ottenuto palesi riconoscimenti quali il primo premio al concorso genovese per il cartellone della X Sindacale Internazionale d’Arte (giugno 1939), il primo premio alla VI Mostra Nazionale 5 Bettole di Bordighera, il primo premio ex-equo al Concorso per un Bozzetto a colori a Rieti (1963). Si tratta di piccoli disegni a tempera, a pastello così personali e nuovi: intrisi di semplice poesia resa con una stilizzazione mai povera di contenuti ma facile di lettura grazie, anche, alla tavolozza dei colori usata con accostamenti cromatici che hanno radici nella cartellonistica futurista, il tutto in aggiunta alla “(…) bella scioltezza sostenuta dalla freschezza della trovata nei bozzetti pubblicitari di Mario Bonilauri” (G. Riva). Si passa dai fosfati Thomas, alle calzature Zeus, dall’acquario di Montecarlo, alla battaglia dei fiori di Ventimiglia, al carnevale di Savona, al Corriere Mercantile di Genova, per citarne alcuni: oggi vere pagine di storia. Una attività, quindi, quella di cartellonista di Bonilauri ancora da studiare a fondo, anche criticamente. (Silvia Bottaro)