Savona: dedicate a Giacomo Maganzini le “Vetrine d’Artista” di ottobre

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Varazze, 1.10.2015.                     Home page

Giacomo-Maganzini_Castello-di-Roccavignale-acquerello.1972Savona: dedicate a Giacomo Maganzini le “Vetrine d’Artista” di ottobre

Le “Vetrine d’Artista” del mese di ottobre 2015, allestite dall’Associazione Culturale “R. Aiolfi” in corso Italia presso la sede della Cassa di Risparmio di Savona, sono un omaggio a Giacomo Maganzini, il poeta dell’acquerello. La mostra, inaugurata alle ore 10 di venerdì 2, potrà essere visitata fino al prossimo 3 novembre. Fruizione libera.

Continua così la fortunata esperienza delle “Vetrine d’Artista”, collocate nel pieno centro di Savona, grazie alla formula di alternare presenze di voci nuove o relativamente nuove nel panorama attuale dell’arte contemporanea, con una serie di “omaggi” ad Artisti scomparsi che hanno avuto, comunque, un legame con questo Territorio. Ideatrice dell’iniziativa è la Dr.ssa Silvia Bottaro, che mese dopo mese ne cura la realizzazione.

Motivazione:
Giacomo Maganzini (Mantova,1901-Milano, 1974). Laureato in ingegneria chimica a Milano e, poi, industriale in Valle Bormida, ha sempre avuto una vera passione per l’arte seguendo regolari corsi di disegno e di pittura, anche, con il maestro cairese Carlo Leone Gallo. E’ stato un poeta dell’acquerello, tecnica raffinata e difficile di cui è stato uno studioso, anche sul piano storico, riallacciandosi ai maestri del Settecento e del primo Ottocento, soprattutto inglesi. I suoi acquerelli, seppur molto lievi, silenti, a volte spirituali, hanno una natura complessa, molto pensata. L’artista  dal vivo osservava i borghi antichi, gli alberi, ecc. anche per cogliere le variazioni della luce durante le stagioni: la natura è stato il suo interesse primario. Una natura limpida, vivida, ricca di suggestioni dal mare Ligure, alle colline, agli ulivi toscani, al Naviglio milanese, alla Valle di Vado, alle case rurali di Langa e così via. Alle sue creazioni hanno  fatto da trama, sempre, le sue solide basi del disegno, di grafica dove compare anche l’uomo, rapidamente tratteggiato nelle sue incisioni, quali annotazioni costantemente veloci, ma felici per dare valore profondo alla sua partecipazione alla, in qualche modo, difesa e migliore conoscenza della natura con “…la realizzazione di una visione del mondo di straordinaria e fresca delicatezza in cui segno e colore, ricerca di luce, di taglio, d’atmosfera, di campiture, incidono sul supporto della più chiara “realtà” paesistica per una trasfigurazione lirica di suggestiva pregnanza”, così ha scritto il critico-poeta e gallerista Luigi Pennone. (Silvia Bottaro)

Fonte: Associazione “R. Aiolfi” no profit, Savona

Questo articolo è stato pubblicato il 01 Ott 2015 alle 09:45 ed è archiviato nelle categorie Attualità, EVENTI E MOSTRE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

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