PonentevazzinoNews
Varazze, 15.08.2015. Home page
Cinema in Fortezza a Savona: “Giulio Andreotti, il cinema visto da vicino“
Domenica 23 agosto alle ore 21,30 in assoluta anteprima nazionale “Giulio Andreotti, il cinema visto da vicino”, il film del savonese Tatti Sanguineti che sarà presente in sala. Introduzione a cura dell’amico Carlo Freccero.
“Ringraziamo gli storici amici del Film Studio per questo appuntamento da non perdere”.
Ospite della serata il regista Tatti Sanguineti presentato da Carlo Freccero.
Tra il 2003 e il 2005 Giulio Andreotti rilascia ben 21 interviste a Tatti Sanguineti, ripercorrendo con la memoria, e l’ausilio di una serie di documenti cartacei e audiovisivi, gli anni fra il 1947 e il 1953, in cui il senatore a vita fu Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, con ampie deleghe allo spettacolo. L’attenzione di Sanguineti si concentra sull’interazione fra il “divo Giulio” e il mondo del cinema: dal salvataggio dell’Istituto Luce e del suo archivio, alla ripresa delle attività di Cinecittà, dalla legge di sostegno al comparto cinematografico, agli interventi censori su molte pellicole.
“Giulio Andreotti – Il cinema visto da vicino” è un’opera affascinante, dal valore innegabile, sia per la testimonianza plurima di Andreotti sulla sua attività e su un periodo storico assai rilevante, che per il minuzioso lavoro di ricerca che Tatti Sanguineti ha eseguito collezionando testi, filmati, frammenti di Cinegiornale, discorsi pubblici e conversazioni quasi private, tessendo un arazzo di portata epocale. Un lavoro importante e un solido punto di partenza per approfondimenti successivi, che ricostruisce un’epoca nelle sue contraddizioni e aggiunge l’ennesimo tassello all’indagine su una delle figure pubbliche più controverse e misteriose d’Italia. E per quanto si possa dissentire a proposito dell’operato dell’Andreotti politico, l’uomo, anche in questo documentario, emerge nella sua lucidità e ironia, quell’ironia che, in uno scambio audio che è una delle molte chicche scovate da Sanguineti, Dino Risi gli riconosceva come tratto di innegabile simpatia.
Fonte: www.officinesolimano.it