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Varazze, Agg. il 10.08.2015. Home page
Il “Puntinismo” di Lorenzo Pansolin: Mostra a Palazzo Beato Jacopo
Inaugurata sabato 1 agosto 2015 nella sala esposizioni di Palazzo Beato Jacopo, alla presenza di Maria Angela Calcagno, assessore alla cultura, di Giovanni Ghione, Presidente dell’associazione culturale “U Campanin Russu” e di un folto gruppo di amici ed appassionati, la mostra personale di Lorenzo Pansolin, mago del puntinismo e non solo, si è conclusa lunedì 10 agosto, con grande soddisfazione dell’artista che ha riscosso un meritato successo.
“Questa qualificata mostra, nata sotto l’egida dell’associazione culturale “U Campanin Russu”, di cui Lorenzo Pansolin è socio attivo, e con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Varazze, si inserisce a tutto tondo nel panorama di una estate ricca di appuntamenti di vario genere, imponendosi ancora una volta come forte richiamo verso quel “Puntinismo” che Pansolin, il cui palmares non ha bisogno di commenti, presenta con le sue accattivanti atmosfere di opere riprese con animo di vero artista.
Lorenzo Pansolin dal 1968 usa prevalentemente la tecnica del “Puntinismo“, studiata ed interiorizzata presso la scuola dei “Pointillistes” francesi. Si nota subito la padronanza del chiaroscuro, efficace strumento per creare atmosfere romantiche ma anche ritratti dall’espressione intensa, dove i personaggi catturano l’interesse di chi li guarda, quasi prendono vita. Belli gli scorci caratteristici della nostra Liguria, perfettamente riconoscibili anche senza didascalie. Da ogni quadro incorniciato con gusto, traspare la padronanza della tecnica, che unita alla sensibilità dell’artista, rende la mostra piacevole e raffinata. Numerosi i premi e riconoscimenti ricevuti; sarebbe un lungo elenco citarli tutti. Essendo cartografo di professione, cura varie pubblicazioni, ha illustrato “l’agenda nautica” e “Basi misurate“, edite entrambe dall’Istituto Idrografico della Marina (1984-2001).
Pansolin non si limita alla sola difficile tecnica del “Puntinismo”, dipinge anche la natura in tutte le sue forme. I frutti o i fiori da lui raffigurati colpiscono per il loro verismo quasi che un’istantanea abbia fissato l’attimo sulla tela. Una mostra da visitare senza fretta: le cose belle bisogna gustarle con calma; un’emozione da provare, da non lasciarsela sfuggire.