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Varazze, 6.04.2015. Home page
Presentazioni letterarie di Varaggio Art a Palazzo Beato Jacopo
In occasione dell’inaugurazione di “Carosello di Colori”, la tradizionale Mostra di Pasqua organizzata dall’Associazione Culturale Varaggio Art nel salone esposizioni di Palazzo Beato Jacopo, che si è tenuta nel pomeriggio di sabato 4 aprile (Mostra aperta fino a sabato 11 aprile 2015 e visitabile dalle ore 10 alle 12 e dalle 14 alle 19), il curatore e coordinatore Luigi Cerruti, coadiuvato da Silvio Craviotto, ha presentato alcune pubblicazioni letterarie e uno degli autori, lo scrittore e filosofo fiorentino Simone Ceccarelli, presente in sala.
Di seguito una breve descrizione delle pubblicazioni presentate e alcune notizie sullo scrittore Ceccarelli, che insieme alla sua compagna ha voluto venire fino a Varazze per partecipare alla cerimonia inaugurale della mostra, nonostante la fosse la vigilia di Pasqua.
. “Le parole e il gesto inaspettato”, un saggio filosofico di Simone Ceccarelli. Pagine 136, anno 2014, casa editrice Kimerik. Simone Ceccarelli è nato nella cittadina di Bagno a Ripoli, alle porte di Firenze, il 21 settembre 1983. Nel 2003 viene sedotto e coinvolto appassionatamente dalle teorie e dagli insegnamenti di Freud, tant’è che emerge dal suo profondo interiore una passione irresistibile verso la psicanalisi. Decide di approfondire i suoi studi. Pochi mesi più tardi inizia il percorso di un’analisi, e durante questa esperienza ripercorre nuovamente frammenti del proprio passato, viene attraversato dal dolore e dall’angoscia che lo spingono a scrivere memorie. Viene a contatto con l’Altro. La scrittura lo coinvolge e lo trascina sempre più verso orizzonti inimmaginabili. Scrive per estrarre i dolori dal suo essere. Nel novembre 2013 pubblica il libro “La parola silenziosa”.
Il giovane scrittore fiorentino, presente in sala insieme alla sua compagna, ha brevemente parlato della sua nuova opera letteraria e spiegato che l’ispirazione spesso la trova nella sua solitudine, nelle voci incessanti che cantano all’interno della sua mente e nei suoi sogni: “Sovente mi capita di svegliarmi in piena notte, di alzarmi dal letto e di recarmi al computer dove inizio a comporre parole. Nella notte, mentre il silenzio avvolge il fuori, riesco a giungere a narrazioni e a scritture straordinarie.” E ancora … “La seconda parte del titolo, ‘il gesto inaspettato’, si riferisce all’azione imprevista che commise mio padre quando ero tredicenne. Si tolse la vita. Da quel momento la mia esistenza si mutò assieme ai miei pensieri, ai miei concetti, alle mie riflessioni e alle mie parole. Le parole, l’altra parte del titolo, sono coloro le quali compongono l’esistenza umana e medicalizzano il dolore, psichico ovviamente, nelle profondità dell‘uomo. All’interno di quest’opera la parola sarà guaritrice e salvatrice perché essa ci guiderà dinanzi al segreto per affrontare e superare quel dolore angoscioso. Che cosa sarebbe l’essere umano senza le parole? La parola indica, designa, categorizza la realtà che ci circonda e l’interiorità.” (Tratto da “Parlamidite.com“, continua … >>)
. Videopresentazione di Kimerik su YouTube di: Le parole e il gesto inaspettato un libro di Simone Ceccarelli >>
. “L’anello. Un silenzio come di cartapesta” di Lorenzo Livieri di Macerate. Pagine 90, anno 2014, casa editrice Kimerik. Il libro in sintesi. L’Anello. La passione di Marco per gli anelli ha origini remote. Egli non avrebbe mai immaginato che questo suo innocente interesse potesse diventare causa di tante avversità. Gigi, che coltiva la passione della scrittura, ci racconta la sua storia e ne prende spunto per arricchire il suo romanzo, nel quale cerca di mettere in evidenza il valore ingiustificato che tendiamo a dare alle cose materiali. Un silenzio come di cartapesta – Gigi ha 40 anni e vuole prendersi una pausa, uscire dal proprio corpo e dal suo essere alla stregua di un asceta. Pensa di riuscire a raggiungere il suo scopo osservando l’esistenza dal di fuori. Protetto dalla cornice di una finestra assiste allo scorrere delle cose fino a che …
. Di Maria Pat Scarpetta (Milano):
. “Bella coi soldi e felice senza”. 120 pagine, anno 2011. “Chi ha ripulito il conto corrente di WPN, la misteriosa società da cui Lisa è stata assunta come interinale? Qualcuno potrebbe sospettare di lei? La sua affascinante collega non dà notizie di sè: è colpevole o vittima? Forse un giovane fotografo, giornalista per caso, sarà di qualche aiuto, con il suo talento di risolvere i problemi senza spendere un soldo. La trama, narrata a turno dai personaggi coinvolti, è quasi un pretesto per viaggiare da Milano a Concord passando da Venezia e Ginevra, con un pizzico di ironia.”
Recensione di Serafina Falco. “Una storia fresca ed entusiasmante. Storie di ragazzi (Bella, Felice, Lisa, Matteo) sono solo alcuni dei personaggi … . La storia inizia con la lettera di Jafar per Bella sua sorella per chiederle un aiuto, anzi dei soldi… Bisogna leggere per capire il perché di questi soldi chiesti con tanta insistenza. Una storia di ragazzi che nel mondo odierno attraversano insidie, sopratutto nel mondo del lavoro, ma in realtà non amano lavorare per chi vive nel lusso, ma alla fine troveranno anche loro un motivo per essere felici. WPN la società per cui lavorano, tra Milano e New York, complicità tra i personaggi e non solo nascerà anche qualche piccola tenerezza? Nascerà un amore? Il loro motto è l’ottimismo per farcela ancora per sorridere alla vita, per far capire che nonostante Jamila da bambina non ha mai avuto una barbie, riesce ugualmente ha trovare un sorriso per la vita … farsi influenzare da chi ha di più? Il titolo di questo romanzo è molto chiaro: Bella con i soldi felice senza. Si può essere belli, vestiti beni, andare dal parrucchiere, avere le scarpe firmate, le macchine di lusso, essere qualcuno e poi? Felice senza queste cose è possibile, queste cose materiali non durano alla fine si rimane con un pugno di mosche in mano … . I veri valori sono l’amore, l’amicizia, la famiglia ed questa storia ne è la testimonianza. Che dire? E’ da leggere tutto d’un fiato sotto l’ombrellone.” (tratta da: www.ilmiolibro.kataweb.it)
. “Assassinio al Restaurant des Régimes”. Pagine 200, anno 2014.
Presentazione. Romanzo finalista al concorso letterario Ioscrittore 2014. “Un ristorante particolare, dove i menu seguono le diete più pazze, una rivoluzione quasi non-violenta, un’associazione segreta che rimane dietro le quinte per tutta la vicenda. Il romanzo racconta una storia paradossale con un protagonista anti-eroe dove gli stereotipi vengono cucinati come gli ingredienti di un piatto rigorosamente light.” (Da: www.bookrepublic.it…)
. “Un’altra estate si vedrà”. Pagine 256, anno 2011.
“Camilla è iscritta a Storia delle Arti, della Musica e dello Spettacolo. Prima era iscritta a Veterinaria. E’ rimasta a Milano per l’estate, anche se potrebbe andare sulle montagne con sua madre o ad Ibiza con suo padre. Aveva pensato che le piacesse un compagno di scuola, ma ora é soltanto felice di non vederlo più. Le hanno sempre detto che dovrebbe sapere meglio ciò che vuole. Ma ora le capitano cose ben più avventurose e divertenti di quelle che si sanno da prima. E come avrebbe potuto sapere, prima, che questo è proprio ciò che vuole?” (Da: www.lulu.com …)
. “Poesie, Scherzi e Parodie”. Pagine 64, anno 2013.
Sinossi. “Come le maschere del riso e del pianto, i componimenti in versi di questa raccolta offrono al lettore una rappresentazione e un’analisi della realtà non univoca. Anche lo stile muta, a seconda del contesto. L’autrice spontaneamente fonde varie modalità espressive tipiche del Novecento e le rielabora per giungere ad un risultato di novità, dove le differenze si attenuano … e persino lirica e filastrocca riescono a convivere.” (Da: www.amazon.it …)
“In un’epoca in cui qualsiasi stile può apparire dejà vu, i componimenti in versi di questa raccolta riprendono sia l’uso della filastrocca alla Gianni Rodari, sia quello del verso libero, tipico del Novecento, con tecniche espressive ancora più sperimentali, quali l’inserimento di parlato e suoni e la ripresa dei ritmi mutuati da celebri motivi di musica leggera, che tutti abbiamo ‘nell’orecchio’.” (Da: www.lulu.com …)