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Varazze, 35.03.2015. Home page
Presentato al S. Paolo di Savona un Fluorangiografo di ultima generazione
Il 4 marzo presso la S.C. Oculistica dell’Ospedale S. Paolo di Savona, diretta dal Dott. Mario Polvicino, è stato presentato ufficialmente un nuovo strumento diagnostico di ultima generazione presente in pochissimi altri centri italiani, costato complessivamente oltre 200.000 €, che consente di individuare patologie difficilmente diagnosticabili.
L’apparecchiatura, modello Heidelberg Spectralis HRA + OCT, è composta da due strumenti integrati con funzioni differenziate: l’angiografia oculare ad alta risoluzione e la tomografia ottica a luce coerente (OCT). E’ uno strumento unico per la diagnostica avanzata della retina, inoltre, riduce l’impegno per il paziente quando necessita di entrambi gli esami.
«L’angiografia funziona con scansione laser confocale sia con i coloranti (verde indocianina e fluoresceina), che con il sistema multicolor fornito da tre sorgenti laser differenziate, permettendo di eseguire immagini ad altissima risoluzione ed evidenziare in dettaglio le strutture retiniche a diversi livelli di profondità. Inoltre l’uso di obiettivi speciali permettono di esaminare strutture periferiche oltre i 100°.– spiega il Dott. Polvicino e prosegue – La tomografia Spectralis con una risoluzione di pochi micron (a livello di preparato istologico), abbinata all’eye tracking attivo, che compensa ogni piccolo movimento dell’occhio, fornisce immagini dettagliate degli strati retinici; permettendo inoltre, nei controlli successivi, di posizionarsi negli stessi punti degli esami precedenti, riuscendo a cogliere variazioni dell’anatomia retinica con un dettaglio di un micron. Questo sistema è fondamentale per il follow up di numerose patologie retiniche come la maculopatie senile, l’edema diabetico, il pucker maculare, i fori maculari etc .»
L’insieme di tutte queste peculiarità consente una più attenta gestione dei pazienti con problematiche retiniche, soprattutto retinopatia diabetica e maculopatia senile che sono la più frequenti cause di perdita del visus nel mondo occidentale, ed una diagnosi più precoce, confermandoci come centro di riferimento per queste patologie.