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Varazze, 7.11.2014. Home page
“Il Granello” di Varazze ha donato una formella della “Madonna della Misericordia” alla Caritas di Mostar
Per la seconda volta (la prima lo scorso anno con la visita al Santuario di Torreciudad in Spagna) l’effige di N.S. di Misericordia, per iniziativa del Centro Socio-educativo “Il Granello” di Varazze, ha oltrepassato i confini della nostra diocesi ed è stata consegnata ai responsabili della Comunità Santa Famiglia a Mostar in Bosnia-Erzegovina.
Un gruppo di coppie savonesi e varazzine, dirette verso il Santuario di Medjugorje, ha fatto sosta a Mostar presso una struttura fondata e gestita dalla Caritas Diocesana locale, che ospita minori ed adulti con gravi disabilità psico-fisiche ed anziani in situazione di non auto-sufficienza. La visita organizzata per conoscere una realtà così significativa, nata dopo la guerra degli anni ’90, che ha lasciato in quei territori tante drammatiche conseguenze di morti e distruzioni, ha permesso a Giuseppe Colombo, fondatore e presidente de “Il granello”, di porre le premesse per avviare un rapporto di collaborazione che si andrà definendo successivamente.
Siamo stati guidati nella visita molto particolareggiata alla struttura della Caritas dal Direttore della struttura stessa, don Ante, di cui abbiamo potuto apprezzare oltre le sue capacità progettuali ed organizzative, anche il grande equilibrio e la sobria misura dei giudizi nella valutazione sia della complessa situazione politico-sociale-religiosa della Bosnia-Erzegovina sia della delicata questione delle apparizioni a Medjugorje su cui la Chiesa non ha ancora espresso un parere definitivo.
Il nostro Vescovo ha voluto lasciare ai pellegrini-viaggiatori la Sua paterna benedizione, associata a quella nei confronti della struttura di Mostar. Il Presule ha scritto una lettera che è stata consegnata dai partecipanti al Direttore della Caritas di Mostar: “.. riceva questa venerata immagine come segno di riconoscente affetto per il tanto che la Caritas di Mostar fa per le fasce più fragili e vulnerabili della popolazione come segno significativo dell’inizio di una collaborazione tra voi e Il granello”. Mons. Lupi ha concluso così: “Avanti, sempre avanti nel nome del Signore … benedico di cuore”.
Il viaggio molto intenso ha permesso di cogliere il valore della caritas Christi che trova la sua quotidiana e perenne attuazione nell’attività umile, preziosa e silenziosa dei tanti che lavorano professionalmente preparati e umanamente sensibili. Ciò che più colpisce della Comunità Santa Famiglia è la qualità dell’assistenza e del prendersi cura, la varietà dei laboratori che permettono di sviluppare abilità, senso di responsabilità e di autonomia nei limiti intrinseci alle disabilità dei singoli utenti, la delicata intensità dei rapporti tra personale ed ospiti. La presenza fisica e la vicinanza di N.S. di Misericordia possa sempre essere aiuto, protezione e sostegno per i tanti che vi operano e che vi risiedono.
La visita a Medjugorje ci ha poi consentito di constatare il valore della pietà popolare secondo il desiderio di Papa Francesco e di cogliere, con ancora più forza, il legame tra l’affetto alla Madre del Signore e Madre Nostra e l’attenzione verso gli ultimi.
L’intensità del viaggio è stata rafforzata anche dalla visita a Mostar e poi a Sarajevo, autentiche cattedrali laiche dove, di fronte alle lacerazioni, ai cimiteri di guerra ed al dolore di tanti, viene spontaneo gridare: “Mai più la guerra!” aiutati dall’invocazione di San Giovanni Paolo II. (Gianfranco Ricci)
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