Arenzano. Antoniotti presenta il suo libro “Lascio l’asfalto seguo il sentiero” presso l’agriturismo Verde Gioia

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Varazze, 2.05.2014.                                   Home page

Stefano Antoniotti presenta ad Arenzano il suo libro “Lascio l’asfalto seguo il sentiero

Giovedì 15 maggio 2014 alle ore 18.00 presso l’agriturismo Verde Gioia, in via Costa dei Frati 6 ad Arenzano (Ge), Stefano Antoniotti presenterà il suo ultimo libro “Lascio l’asfalto seguo il sentiero”. Il racconto di una vita affrontata controcorrente, la storia di una persona che reagisce a una condizione di vita che non lo soddisfa, al suo continuo tentativo di uscire dagli schemi, di ricercare la felicità … “La vita è troppo bella e breve per star chiusi in casa a vederla volare via. Il viaggio continua … sempre!”

Attualmente Stefano Antoniotti vive a Cantalupo, sulle alture di Varazze, dove da poco ha ristrutturato una vecchia casa che ha trasformato in Bed and Breakfast.

Per approfondire. “Lascio l’asfalto seguo il sentiero”, l’ultimo libro di Stefano Antoniotti, è un’opera autobiografica che descrive con uno stile semplice e dinamico un modello di vita che si fonda su una grande passione. Non vuol essere solamente un libro che racchiude le esperienze dell’autore relative al mondo del podismo, è anche la storia di una vita affrontata controcorrente, di una persona che reagisce a una condizione di vita che non lo soddisfa, del suo continuo tentativo di uscire dagli schemi, di ricercare la felicità tramite la sofferenza. È l’immagine di un uomo che sale due a due i gradini di una scala di cui non vede la fine, inciampa cade e si ferisce, ma si rialza sempre, per riprendere il cammino con più convinzione di prima.

Ad un certo punto, nella vita di Stefano entra in modo fulminante una nuova passione: quella del podismo. Passione nata quasi come una sfida, allorquando nel corso di una cena familiare qualcuno gli parla della “Mare e Monti” e lui decide di parteciparvi. È il 2007. È la sua prima esperienza di corsa. Ne seguiranno altre sempre più impegnative in un crescendo che è anche una maturazione delle proprie scelte di vita. Un percepire sempre più chiaro che l’importante, in questo sport che ora lo appassiona tanto, è avere il coraggio di mettersi alla prova. Non conta tanto la capacità di non cadere ma quella di rialzarsi ogni volta. E giorno dopo giorno egli percepisce sempre più chiaramente che correre irrobustisce il corpo ma soprattutto la mente.

Non corre per vincere o per premi in denaro. Il podismo non dà certo ricchezza. E mentre corre impara a conoscere il suo corpo e la sua mente, allontanandosi da un modello di società verso cui è sempre più critico. Opera nuove scelte che dapprima possono sembrare non così determinanti: smette di fumare e si orienta prevalentemente verso una alimentazione costituita in massima parte da frutta e verdura. Per quanto riguarda gli alcolici si limita a qualche birra. Dalle maratone passa alle ultra, per poi cimentarsi nel trail, nella corsa in montagna e con le ciaspole. Si impegna in competizioni sempre più intense e impegnative. Si immerge in paesaggi dai forti contrasti e assai diversi tra di loro, partecipando a competizioni sempre più estreme come la Boavista Ultramarathon, l’Abbots Way e il Tor de Gèantes. Continuamente sostenuto da chi gli ha sempre voluto bene. Conosce persone interessanti, di varia età e provenienza, vuoi geografica che sociale, e nascono nuove amicizie profonde.

Amicizie in cui non conta chi sei, da dove vieni e come la pensi politicamente, ma amicizie che si consolidano nel faticare insieme per raggiungere un risultato che è premiato esclusivamente dalla gioia di averlo raggiunto. Lo sport diventa sempre più una autentica filosofia di vita.

L’autostima cresce e Stefano, nonostante la sua laurea in Economia, decide di lasciare un lavoro e un modello di vita che non lo soddisfano. Ecco che il titolo del suo ultimo libro è metafora di questa sua scelta. “Lascio l’asfalto seguo il sentiero”, un sentiero che lo porta fino a Cantalupo, sulle alture dietro a Varazze, dove da poco ha ristrutturato una vecchia casa che ha trasformato in bed&breakfast.

Tutto questo percorso è narrato in questo suo ultimo libro utilizzando un lessico preciso che permette al lettore di seguire le imprese del protagonista, voce narrante, quasi in presa diretta. Perché Stefano si racconta mettendosi a nudo nella sua debolezza di uomo. Quasi percepiamo l’odore del suo sudore e i dolori del suo fisico spinto quasi al limite delle sue possibilità. Lo seguiamo nella sua fatica e nella sua gioia. Una gioia gratuita, ma non per questo meno gratificante, una gioia scaturita dalla consapevolezza e dalla capacità d gioire. Una gioia che si manifesta concretamente quando sorride, un sorriso che è chiaro segno di una autentica gioia di vivere. Un sorriso che riesce a contagiare anche l’ascoltatore.

Questo articolo è stato pubblicato il 02 Mag 2014 alle 06:46 ed è archiviato nelle categorie Attualità, EVENTI E MOSTRE, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

2 commenti

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da /Sevenpress/ Arenzano. Antoniotti presenta il suo libro “Lascio l’asfalto seguo il sentiero” presso l’agriturismo Verde Gioia … [Continua … ]

02 Mag 2014 alle 14:03
 2 

da /RSVN/ Ad Arenzano la presentazione del libro ‘Lascio l’asfalto, seguo il sentiero’. Di Stefano Antoniotti … [Continua … ]

11 Mag 2014 alle 21:36

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