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Varazze, 11.04.2014. Home page
Sostegno della Regione Liguria per la non autosufficienza
Il budget per il 2014 è di quasi 35 milioni di euro, ripartiti per diverse forme di assistenza. Buoni risultati dal progetto sperimentale “meglio a casa” attivo in sei ospedali. 13 milioni ai contributi di solidarietà, 6 ai pazienti malati di SLA. Per l’anno in corso la Regione può investire una cifra più adeguata nelle iniziative per sostenere le famiglie che si prendono cura a casa delle persone non autosufficienti e affette da gravi disabilità. Gli stanziamenti regionali, pari a 19 milioni di euro, sommati a quelli nazionali, compongono un budget di quasi 35 milioni di euro.
Queste risorse sono ripartite per diverse forme di assistenza, tenendo conto che la Regione è impegnata per migliorare qualitativamente questi servizi non limitandosi alla erogazione dei contributi, ma impegnando il ruolo attivo dei distretti sociali e sanitari per giungere nel maggior numero di casi a progetti personalizzati, quindi più rispondenti ai bisogni reali delle persone in gravi difficoltà e delle loro famiglie.
Una prima voce riguarda il fondo regionale per la non autosufficienza già esistente da anni, al quale sono stati assegnati 12 milioni di euro. Circa 3000 famiglie che assistono a casa persone non autosufficienti ricevono un assegno mensile di 350 euro, se hanno un reddito ISEE non superiore a 10 mila euro.
Più di 6 milioni sono stati destinati ai pazienti ammalati di SLA che si curano a casa e di altre patologie che determinano gravissime disabilità. Sono state individuate tre fasce di gravità con budget differenziati.
Tre milioni di euro vengono investiti nel progetto sperimentale “dote di cura”, basato su progetti personalizzati che favoriscono la permanenza a casa di persone altrimenti costrette al ricovero.
Un altro progetto sperimentale che ha dato buoni risultati è quello denominato “meglio a casa”: si tratta di dimissioni protette di persone che terminano il ricovero ospedaliero usufruendo di un mese di assistenza domiciliare con assistenti domestiche dotate della necessaria professionalità, individuate dai servizi. In molti casi questo rapporto poi continua per iniziativa delle famiglie. Il servizio funziona in 6 ospedali liguri e sarà data continuità nelle more di un possibile prossimo rifinanziamento.
Infine 13 milioni da incrementare durante l’anno sono destinati ai contributi di solidarietà per le famiglie che devono pagare una quota delle rette per persone ricoverate a tempo pieno o parziale in strutture per disabili. Si tratta di una compartecipazione di una competenza delle famiglie o dei Comuni, in cui la Regione svolge una funzione di sussidiarietà.