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Varazze, 4.01.2014. Home page
Dedicate a Luciano Limonta le “Vetrine d’Artista” di gennaio 2014 a Savona
Le “Vetrine d’Artista” organizzate in corso Italia a Savona, presso la sede della Cassa di Risparmio di Savona, dall’Associazione Culturale “R. Aiolfi” per il mese di gennaio 2014, sono dedicate all’Artista Luciano Limonta, che Il 20 maggio 2013 ci ha lasciati dopo ottantotto anni di vita profondamente vissuta tra affetti familiari, studi, progetti e moltissime creazioni artistiche.
La mostra sarà inaugurata il 7 gennaio e potrà essere visitata fino al 4 febbraio. Fruizione libera.
Continua così la fortunata esperienza delle “Vetrine d’Artista”, collocate nel pieno centro (corso Italia) nella sede centrale della Cassa di Risparmio di Savona, grazie alla formula di alternare presenze di voci nuove o relativamente nuove nel panorama attuale dell’arte contemporanea con una serie di “omaggi” ad Artisti scomparsi che hanno avuto, comunque, un legame con questo Territorio. Ideatrice dell’iniziativa è la Dr.ssa Silvia Bottaro, che mese dopo mese ne cura la realizzazione.
Motivazione.
Dopo gli studi al Politecnico di Torino e le numerose realizzazioni architettoniche civili e religiose (per esempio la chiesa nella Valle di Vado Ligure) lasciate in Liguria e non solo, l’attitudine innata al disegno dell’architetto Luciano Limonta prese sempre più corpo toccando sia la scultura, anche quella monumentale, e in parallelo la pittura e, forse, è poco nota la sua vena di originale cartellonista. Artista conosciuto non solo in Italia, prese parte dal 1949 in avanti a numerose mostre personali e collettive. Sentiva una grande sensibilità per l’arte sacra. Dai ritratti (sempre scolpiti a varie sculture monumentali) alla tecnica molto personale della “pittura ad acqua” dove risaltava il racconto poetico, grazie alle trasparenze ottenute con una soggettiva ricerca dell’uso dell’acquerello su carta, Limonta ha portato avanti il suo intenso, articolato e fuori dagli “ismi” imperanti lavoro di architetto, di pittore e di scultore. La sua pittura è ricca di “racconti” dedicati ai viaggi (dalle montagne di Arzachena in Sardegna alle cime dolomitiche, da Venezia a Varigotti e Finale Ligure), alla natura ripresa con nitore, musicalità ma, allo stesso tempo, pare di poter cogliere il suo messaggio intrinseco: conoscere, apprezzare la Natura intesa quale valore culturale per salvarla dall’offesa che sempre di più l’uomo contemporaneo inferte alla sua trama ed alla sua vita.