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Varazze, 28.11.2013. Home page
Una rete per il disagio giovanile. Se ne parla sabato al Priamar di Savona
Sabato 30 novembre presso la Sala della Sibilla della Fortezza del Priamar di Savona si svolgerà un convegno organizzato dal Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze, diretto dal Dott. Carlo Vittorio Valenti, dal titolo “Che facciamo con questi piccoli, fragili guerrieri? Organizziamo una rete!”.
Il convegno vuole studiare le varie situazioni e i sintomi di disagio della fascia di età adolescenziale con l’obiettivo di organizzare un intervento di rete per ottimizzare le risorse presenti sul territorio e creare collegamenti funzionali tra le varie agenzie coinvolte.
«Quel che l’adolescente soprattutto vuole è di non essere veramente trovato, scriveva Winnicot: oggi il compito di trovarlo e di incontrarlo, risponde ad una situazione che non esito a definire di vera emergenza sociale e sanitaria – spiega il Dott. Valenti -. Al di là delle teorie e dei modelli sul dopo Edipo, che l’adolescente oggi assomigli più a Telemaco od a Narciso, che sia fragile e spavaldo, il problema vero è che troviamo sempre più spesso questi piccoli guerrieri, disperati, soli, in crisi. E sono crisi brutte, dure come la vita che incontrano, sempre caratterizzate dall’urgenza, esplosive ed intrattabili perché associate a tutte le sostanze che si trovano in giro, spesso sconosciute ai laboratori, oppure chiuse ed impenetrabili, desolate e affogate nell’angoscia, gli occhi che guardano nel nulla.» e continua «La Regione Liguria ha uno degli indici più alti in Italia per il ricovero di minorenni; a Savona dallo scorso anno i ricoveri sono stati 38. Nella nostra ASL, per quasi tutti, il ricovero in urgenza avviene nel reparto di psichiatria del San Paolo, e sono ragazzi e ragazze di età compresa tra i 14 e i 17 anni. Nel 2012 i minori in carico nei Centri di Salute Mentale erano 14, quest’anno ne abbiamo registrati 54. E’ una questione di civiltà sanitaria affrontare questo problema, e cercare di dare una risposta, coordinata dalla Regione, all’emergenza del disagio psichico in adolescenza. Dopo i 14 anni si entra in una linea d’ombra in cui nessuno ha ufficialmente la responsabilità della cura di un adolescente in crisi: i nostri Centri di Salute Mentale hanno, per scelta interna, abbassato l’età di presa in carico dai 18 ai 14 anni, ma non basta: l’accoglienza va fatta in luoghi dedicati, attenti a non condizionare la vita di persone in cui tutto è ancora fragilmente in gioco»
L’evento, patrocinato da Regione Liguria, Comune di Savona e Ordine dei Medici è rivolto alla cittadinanza e ha l’obiettivo di individuare proposte concrete attraverso una riflessione con i ragazzi, i genitori, gli insegnanti, gli studenti e gli operatori dei servizi sanitari e sociali.
La sessione mattutina dal titolo “Ascolto e risorse” sarà dedicata alla riflessione sulle risorse, gli spazi e gli strumenti disponibili. Nel pomeriggio verranno affrontate le tematiche relative ai percorsi terapeutici, le attività, i progetti anche con il contributo dell’associazionismo giovanile.
«L’idea di una rete di servizi sociali e sanitari rappresenta il tentativo di una risposta seria ad un problema complesso: – conclude Valenti -identificare una funzione di cura a cui tutti devono collaborare, uscendo ognuno dai sui stili di lavoro, dalle sue sedi, dagli uffici e dai reparti, per lavorare ad un progetto comune».
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Fonte: Asl2 savonese