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Varazze, 17.10.2013. Home page
Il 16 Ottobre San Giovanni Bosco, il santo del giovani, è tornato a Varazze
La città di Varazze ha accolto in devota preghiera l’urna contenente la reliquia di Don Bosco.
Nel solco del cammino di avvicinamento al Bicentenario della nascita di Don Bosco, che si celebrerà il 16 Agosto 2015, mercoledì 16 ottobre l’urna contenente la reliquia del santo ha fatto tappa a Varazze, nell’antica chiesa romanica di Sant’Ambrogio, accolta di primo mattino dal parroco don Claudio Doglio, da una rappresentanza della locale Comunità Oratoriana, dal sindaco Giovanni Delfino, dal Comandante della Polizia Municipale Stefano Carattino, da devoti e amici del santo così tanto caro ai Giovani di oggi e di ieri.
Essere li presenti all’arrivo dell’urna contenente il corpo che custodisce il braccio e la mano destra di San Giovanni Bosco, nella storica e centrale piazza, che in più occasioni ha visto all’opera il “Maestro dei giovani”, è stato un avvenimento di un’emozione unica per tutti: una di quelle esperienze destinate a non esaurirsi con il passare del tempo ma, bensì, a restare scolpita nel cuore e nella mente di quanti hanno avuto la possibilità e il privilegio di potervi assistere.
L’urna, progettata dall’architetto Gianpiero Zoncu è realizzata in alluminio, bronzo e cristallo (lunga 253 cm, larga 100, alta 132, peso di 530 kg), dopo essere stata scaricata dell’autocarro appositamente allestito per il lungo viaggio di peregrinazione per il mondo, ha fatto il suo ingresso nella chiesa, sistemata nella navata centrale ai piedi dell’altare dove, dopo la Messa celebrata da don Doglio e la recita delle lodi mattutine, è rimasta a disposizione dei devoti per momenti di preghiera e venerazione personale.
I sacerdoti e i volontari hanno accompagnato questi “momenti” con letture, riflessioni e canti della tradizione salesiana, preparando e guidando l’atteso incontro pomeridiano, con il santo a loro tanto caro, dei giovani dell’oratorio e del catechismo.
Il momento clou della tappa di Don Bosco a Varazze si è concretizzato alle ore 17 quando, in una chiesa gremita come non mai, con i rappresentanti della Giunta Comunale, dall’Arma dei Carabinieri, dell’Uff. Locale della Capitaneria di Porto, della Polizia Municipale, di tutte le Confraternite, delle associazioni socio-culturali, sportive, assistenziali, con tanti giovani e giovanissimi stipati in ogni angolo, tutt’intorno all’urna dell’Apostolo e sui gradini dell’altare, il Vescovo Mons. Vittorio Lupi ha presieduto la Messa Solenne concelebrata dai locali e altri sacerdoti e i religiosi della diocesi, con l’animazione del gruppo vocale i “Chicchi di Riso” e la partecipazione di una rappresentanza della Banda musicale “Cardinal Cagliero”.
Dopo la Messa Solenne, le appropriate parole e il vibrante invito rivolto a giovani durante l’omelia pronunciata dal Vescovo e prima del trasferimento a Genova Sampierdarena, l’urna è stata portata in via Carattino, da dove il santo, accompagnato da tutto il clero guidato da Mons. Lupi e da tutti i fedeli, è tornato a “benedire” la comunità varazzina, come più volte fece in vita, lasciando nei presenti, all’ora come ora, un devoto ricordo, tramandato poi alle generazioni a venire.
A conclusione dell’indimenticabile giornata di preghiera e devozione, l’urna è stata caricata sull’autocarro, seguita ed accompagnata da una rappresentanza di ragazzi e volontari educatori dell’Oratorio Don Bosco di Varazze, fino alla prossima tappa: l’Oratorio di Genova Sampierdarena.
Per approfondire (Peregrinazione Urna): “Don Bosco è qui” TOUR.
“Oggi devo fermarmi a casa tua.” Egli andava quasi ogni giorno a visitarli in mezzo ai lavori, nelle botteghe e nelle fabbriche, e quivi rivolgeva una parola ad uno, una domanda ad un altro, dava un segno di benevolenza a questo, faceva un regalo a quello, e tutti lasciava con una gioia indicibile. – Finalmente abbiamo chi si prende cura di noi! – esclamavano quei poveri giovanetti. (MB II, 94)
… Lui viene a noi e non noi da Lui. Così ha imparato don Bosco. Era lui che si scomodava, usciva per le strade, usciva raggiungendo i posti di lavoro, i luoghi d’incontro, le case dei ragazzi e diventava un esperienza che rinnovava il cuore. Così ancora oggi don Bosco verrà da noi. Verrà nelle nostre realtà, in alcune cattedrali e chiese principali delle nostre città, in alcune case salesiane sparse su tutto il territorio nazionale. Verrà e sarà lui a prepararci al suo compleanno. Ci preparerà re-insegnadoci l’identità salesiana: la passione per Dio che lo ha portato ad essere ap-passionato dei giovani, dei ragazzi, dei più poveri. Verrà – e come ha fatto per le strade di Torino, per le strade d’Italia sino al 1888 – verrà e ci chiamerà ad uscire dalle nostre cose, dalle nostre piccole misure, dalle nostre sicurezza per entrare come protagonisti nel grande e inesauribile sogno di Dio. Un sogno che non lascia tranquilli i santi, che li accende, che li rende presenti ovunque: che TUTTI siano salvi, o come diceva “felici nel tempo e nell’eternità”. (Fonte da: donboscoèqui.it …)
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Commento by Comitato Ponente Varazzino — 17 Ottobre 2013 @ 12:06
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Commento by Comitato Ponente Varazzino — 17 Ottobre 2013 @ 18:49