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Varazze, 30.05.2013. Home page
Giornata mondiale senza tabacco in Liguria
Salute, al via programma anti-fumo per i dipendenti regionali in occasione con la “Giornata mondiale senza tabacco“, istituita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, per attirare l’attenzione sull’epidemia del tabagismo, le morti evitabili e le malattia che il fumo provoca. L’OMS sceglie ogni anno un tema diverso relativo all’ampia gamma di misure possibili indicate dalla Convenzione Quadro per il controllo del tabacco (FCTC). Quest’anno il tema scelto è il “Divieto di pubblicità, promozione e sponsorizzazione“, in quanto è dimostrato che il divieto totale di pubblicità porta a una riduzione nel numero di persone che iniziano e continuano a fumare.
Nella Liguria dei fumatori più accaniti, anche se la percentuale è più bassa rispetto alla media nazionale, prenderà il via nei prossimi giorni l’iniziativa condotta dall’assessorato alla Salute della Regione Liguria insieme alla ASL 3 Genovese contro la dipendenza dal fumo. In questa settimana saranno inviati a tutti i 1.500 dipendenti della Regione Liguria libretti appositamente studiati con immagini e slogan per indurre il fumatore che ha intenzione di smettere a compilare la scheda allegata e inviarla agli uffici di prevenzione della Regione che insieme alla ASL 3 Genovese organizzeranno il primo colloquio e il programma di disintossicazione di gruppo. Il trattamento, condotto gratuitamente, che durerà 4 mesi e si articolerà in un incontro alla settimana di circa 2 ore, sarà condotto da personale dei centri anti-tabacco della ASL 3 che dopo un mese di colloqui deciderà la terapia farmacologica. Il programma è stato presentato questa mattina dal direttore generale della ASL 3 Genovese, Renata Canini, insieme a Piero Clavario, cardiologo, responsabile del centro anti-tabacco della ASL 3, Raffaele Griffo, primario di cardiologica all’ospedale La Colletta, Sergio Schiaffino, responsabile del servizio prevenzione della Regione Liguria.
Per la prima volta la ASL 3 con il contributo della Regione Liguria mette in atto un programma di disintossicazione all’interno di un’azienda per cercare di intercettare una tipologia di fumatori che ha un problema di dipendenza, ma non ha l’opportunità pratica di frequentare un centro anti-fumo. Si tratta del primo esempio di collaborazione tra Enti pubblici per la prevenzione dei danni da fumo: Regione Liguria e ASL 3, in modo diverso, cercano di supportare quanti desiderano smettere di fumare offrendo loro un’opportunità, particolarmente vantaggiosa, nata per facilitare il più possibile la decisione di dire addio alle sigarette.
E’ questa l’ultima iniziativa, in ordine di tempo, messa in atto dai centri anti-tabacco in collaborazione con la Regione Liguria dopo l’istituzione nel 2007 della rete ligure dei centri e le numerose iniziative per sensibilizzare le persone ai rischi connessi all’uso del tabacco, come la campagna di prevenzione “Sali sul bus e smetti di fumare”.
Dai dati Istat in Liguria nel 2010 i fumatori ammontavano a 370.000, di cui 180.000 residenti nell’area metropolitana genovese. Sebbene la percentuale di fumatori in Liguria sia più bassa, rispetto alla percentuale nazionale (44,9% contro 46,8%) i liguri fumano al giorno un maggior numero di sigarette (14) rispetto alla media nazionale (13,3). “Si tratta – ha spiegato Piero Clavario – di dati allarmanti visto che ben il 20% dei fumatori ha acceso per la prima volta una sigaretta tra i 15 e i 17 anni, con un trend destinato a vedere coinvolte fasce di età sempre più pediatriche. Se tali dati spiegano il problema di dipendenza dal tabacco, ancora più rilevanti sono i numeri legati alla riduzione del rischio cardiovascolare che si dimezza ad un anno di astinenza dal fumo”.
I centri anti-tabacco sono tre, uno a Ponente presso l’ospedale La Colletta, uno a Sampierdarena, nel Palazzo della salute di Fiumara e il terzo a Nervi, all’interno del poliambulatorio attivo nell’ex ospedale. Complessivamente garantiscono un’offerta di 600 posti visita all’anno.
La percentuale di successo ad un anno presso i centri della ASL 3 è molto elevata, anche se i soggetti che si recano presso le strutture sono più complessi per maggior consumo giornaliero di sigarette che è doppio rispetto alla media nazionale (27,7 nei maschi e 25 nelle femmine) e per maggior presenza di patologie fumo-correlate. Dopo 12 mesi di trattamento intensivo il 62% dei soggetti ha smesso di fumare, la percentuale del successo dei fai da te è ridotta invece al 3-5%.
Dal 2001, anno di apertura del primo centro antitabacco della ASL 3 all’ospedale La Colletta, sono stati visitati circa 2500 fumatori e sono stati effettuati 145 gruppi di trattamento. Nel 2010 i cittadini che si sono sottoposti alla prima visita sono stati 470, di cui 450 hanno iniziato il percorso di disassuefazione.
Fonte: Regione Liguria