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24 Maggio 2013

Savona. Lo sport come strumento di integrazione sociale contro abbandono scolastico e bullismo

PonentevarazzinoNews

Varazze, 24.05.2013.                                  Home page

Lo sport come strumento di integrazione sociale contro abbandono scolastico e bullismo

Il Centro Provinciale Libertas di Savona organizza, in collaborazione col Centro Regionale Liguria, nell’ambito del progetto “Libertas è…lo sport che unisce”, un convegno dal titolo: “Lo sport come strumento di integrazione sociale contro abbandono scolastico e bullismo”. La manifestazione si svolgerà giovedì 30 maggio nella Sala Rossa del Comune di Savona a partire dalle ore 9,00. L’evento è patrocinato da Regione Liguria, Comune di Savona, Diocesi Savona-Noli, Provincia di Savona, Asl2 Savonese, Coni Regionale Liguria e Veterani dello Sport sezione “Rinaldo Roggero”.

Il convegno si prefigge l’obbiettivo di spiegare e divulgare a ragazzi, insegnanti, dirigenti e tecnici l’importanza dello sport in campo sociale ed in particolare nell’ambito del problema crescente dell’abbandono scolastico. Questo sarà possibile grazie agli interventi dei nostri otto relatori qualificati:

Elisa Baglietto Presidente Provinciale, Carlo Colla Vicepresidente Regionale Libertas, Dott. ssa Valentina Bigatto (psicologa psicoterapeutica), Dott. Addis Andrea (medico sportivo), Avv. Claudio Strinati (dirigente sportivo, agente F.i.f.a), Gianfranco Pusceddu (Presidente Faggio Olympic, tecnico sportivo e consigliere regionale C.I.P.), Prof. Giuseppe Rosso(ex coordinatore ed. fisica), Dott. Renato Giusto (medico dello sport), Daniela Liaci (formatrice biocentrica e vicepresidente “Mastrociliegia”), Piero Germini (psicologo e counselor olistico).

Vengono chiamati “early school leavers” i ragazzi dai 18 ai 24 anni che posseggono la sola licenza media e sono fuori dal sistema di istruzione-formazione. Secondo il Ministero della Pubblica Istruzione in Italia abbiamo una percentuale più alta rispetto alla media dell’ Unione Europea, per questo viene ribadita l’esigenza di sforzi per far sì che i ragazzi continuino gli studi abbassando così gli alti livelli di abbandono scolastico prematuro. Anche il fenomeno del bullismo non è da trascurare perché purtroppo sono in crescita nel nostro Paese non solo i ragazzi protagonisti di episodi bullismo ma anche gli spettatori indifferenti o peggio divertiti. Queste tendenze rendono necessari riferimenti educativi solidi, in grado di indirizzare gli adolescenti verso comportamenti più responsabili, e un forte aiuto in questo senso può venire dallo sport.

Lo sport, infatti, rappresenta una valida strategia contro il fenomeno del bullismo, un aiuto per personalità fragili, uno strumento di prevenzione del disagio e della dispersione scolastica; esso è fonte primaria di trasmissione del valore delle regole, della cooperazione, dell’ altruismo e della solidarietà. Per questo lo sport è e deve essere sempre più a disposizione di tutti anche delle persone disabili che potranno trovare soddisfazione e crescita personale nella pratica di attività sportive studiate per loro.

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