PonentevarazzinoNews
Varazze, 5.04.2013. Home page
No alla soppressione degli Enti Parco in Liguria, si a investimenti per la tutela della natura
“La decisione della regione Liguria di sopprimere gli Enti parco regionali e concentrarne l’amministrazione in un unico ente regionale, è una scelta anacronistica che non porta nessun risparmio concreto, ma che invece allontana i cittadini e le comunità da questi strumenti per la gestione della natura che sono stati importanti per promuovere, partecipazione e green economy”. E’ quanto sostiene Legambiente che, per bocca del presidente di Legambiente Liguria Santo Grammatico e del Responsabile nazionale aree protette e biodiversità Antonio Nicoletti, da voce alle preoccupazioni di chi vede nella scelta della Giunta regionale, contenuta nel bilancio di previsione del 2012 e che sarà operativa dal prossimo settembre, un clamoroso errore e un pericoloso passo indietro della regione Liguria nelle politiche di tutela territoriale.
“Questa scelta – continuano Grammatico e Nicoletti – allontana le comunità locali dai luoghi in cui si decide e si fanno le scelte che incidono direttamente sulla loro vita. Gli enti parco in questi anni hanno rappresentato una novità e la misura stessa del successo dei parchi che, attraverso il modello gestionale dell’ente territoriale autonomo, sono stati capaci di promuovere efficacemente conservazione della natura e sviluppo sostenibile locale. Allontanare i centri decisionali dalle realtà territoriali dei parchi, vuol dire trasformarli in inutili contenitori burocratici eterodiretti da Genova e senza un rapporto reale con il territorio ed i cittadini, sancendo la fine di un’esperienza concreta di gestione federalista del territorio”. La scelta di un unico ente gestore per tutte le aree protette regionali, a nostro avviso non rappresenta un risparmio sui costi della politica, considerato che i consiglieri dei parchi non prendono nessun rimborso e il totale degli emolumenti per tutti i presidenti dei parchi regionali della Liguria è pari alla metà dell’indennità annuale di un solo consigliere regionale.
“Visto il risibile risparmio economico che comporta la soppressione degli enti parco – aggiungono Grammatico e Nicoletti – dobbiamo credere che il vero obiettivo della proposta della Giunta è quello di smantellare l’attuale sistema di aree protette regionali. Noi pensiamo invece che la tutela della natura, oltre che essere un diritto fondamentale dei cittadini, è interessante per la società ligure poiché investendo in natura si possono creare opportunità in settori importanti per l’economia regionale quali il turismo e l’agricoltura”. Infine, non bisogna dimenticare che con la soppressione delle comunità montane e quella prevista delle province, se si procede con la soppressione degli enti parco scomparirebbero tutti i soggetti intermedi di area vasta comunque interessati alla conservazione della natura.
“Allora – concludono Grammatico e Nicoletti – ci chiediamo perché la ragione Liguria anziché proporre tagli di costi con criteri ragioneristici, non prova a verificare il valore dei beni e dei servizi che vengono garantiti grazie al lavoro svolto in questi anni dagli enti parco per comprendere quanto sia utile investire risorse per la tutela della natura. Al contempo crediamo che si possa lavorare per migliorare la missione e la qualità della gestione degli enti parco, razionalizzando le funzioni e le attività. Ma siamo contrari all’accorpamento in un unico ente regionale che non garantirebbe nessun miglioramento dei conti pubblici e che invece sarebbe sicuramente una perdita di autonomia e di protagonismo dei territori. Il nostro auspicio è che la Giunta regionale e il suo presidente Burlando si rendano conto dell’inutilità di questo provvedimento di soppressione e recedano dai loro propositi.”