Varazze. Il cantiere navale ex Baglietto è un valore aggiunto per la città

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Varazze, 25.01.2013.                                 Home page

Il cantiere navale ex Baglietto è un valore aggiunto per la città di Varazze

Quanto succede intorno alla sempre più intricata trattativa per la cessione del cantiere ex Baglietto di Varazze, ci preoccupa e costringe ad intervenire con segnalazioni e considerazioni rivolte ai contendenti, ma, soprattutto, alle locali Istituzioni, che riteniamo debbano responsabilmente farsene carico.

Siccome anche noi pensiamo, come ha recentemente dichiarato il leader della Cgil Susanna Camusso, che il lavoro è la sola strada percorribile per uscire dalla crisi, siamo fermamente convinti che, per cercare di superare e archiviare l’incredibile e paradossale situazione che si è venuta a creare intorno a questa sempre più ingarbugliata cessione, l’unica proposta accettabile sia quella di difendere il diritto al lavoro delle maestranze, che da oltre 30 mesi sono in cassa integrazione.

Questa è, e deve restare, l’unica premessa credibile di una proposta d’accordo che ci aspettiamo da troppo tempo venga cercata, trovata e concordata tra la curatela, l’azienda interessata all’acquisizione e le locali Istituzioni, che fin dall’inizio della procedura seguono l’evolversi delle trattative.

Consapevoli delle negative conseguenze di un eventuale scontro frontale, con le parti abbarbicate sulle attuali contrapposte posizioni, riteniamo doveroso segnalare che, allo stato attuale, l’unica strada percorribile sia quella di riprendere il dialogo interrotto, presentandosi agli incontri animati da quel senso di responsabilità che mai dovrebbe venir meno, in particolare nei momenti più complicati e difficili del nostro quotidiano operare.

Inoltre, riteniamo che lettere aperte, proclami e ultimatum non portano mai lontano, mentre facilitano il rischiano di produrre effetti collaterali aggiunti, che complicano e rendono difficile la ricerca di possibili soluzioni, mortificando le naturali aspettative di chi ha posto e pone ancora speranze in una positiva conclusione delle trattative ora interrotte, ma che ci aspettiamo vengano riprese al più presto.

Dopo la Cartiera Verde, Varazze non può e non deve perdere anche una delle ultime industrie presenti sul territorio e l’ultimo cantiere navale, testimonianza di un glorioso e laborioso passato. Rivolgiamo, pertanto, un accorato appello alle locali Istituzione ed a tutte le parti in causa, affinché venga intrapresa al più presto ogni iniziativa che possa contribuire ad avvicinare la contrapposta posizione dei contendenti e facilitare un accordo.

Nella foto lo scafo dell’ultimo Yacht prodotto a Varazze, scattata mentre veniva messo in acqua per essere trasferito a La Spezia. Uno storico momento che ad alcuni varazzini, dipendenti Baglietto in pensione, con tutta una vita di lavoro spesa al suo interno, ha fatto venire le lacrime agli occhi.

Questo articolo è stato pubblicato il 25 Gen 2013 alle 23:41 ed è archiviato nelle categorie - C.N. Azimut|Benetti, Attualità, Cantieri Baglietto, COMUNICATI E COMMENTI DEL DIRETTIVO, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

2 commenti

marco:
 1 

Appunto, “il lavoro è la sola strada percorribile per uscire dalla crisi”, non la costruzione del campo del Salice a spese dei lavoratori. Ricordo che ora sono 27 ma solo pochi anni fa (subito prima della crisi) erano più di 40 dipendenti diretti e si arrivava a contare oltre 300 persone di indotto!

26 Gen 2013 alle 15:28
 2 

da /Sevenpress/ Il cantiere navale ex Baglietto è un valore aggiunto per la città di Varazze … [Continua … ]

29 Gen 2013 alle 11:27

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