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Varazze, 3 gennaio 2012. Home page
I dipendenti dei Cantieri Baglietto si mobilitano a difesa dell’offerta d’acquisto Azimut
Sono decisi a difendere il loro posto di lavoro e le professionalità acquisite i dipendenti dei Cantieri Baglietto, che mercoledì 11 gennaio scenderanno nuovamente in piazza, con un corteo che li porterà fino al Palazzo Comunale, dove chiederanno al sindaco di farsi parte attiva a difesa delle loro istanze, che giovedì 12 saranno portate in Regione dove è stato convocato un apposito tavolo negoziale.
Di questa spinosa e complicata faccenda, che ci riguarda da vicino e della quale ci stiamo interessando da sempre, abbiamo ormai detto e scritto di tutto e di più; ora è veramente giunto il momento di fare la massima chiarezza ed è compito primario delle Istituzione tutte, come chiediamo fin dall’inizio, e alle quali non possiamo non addebitare la perdita del marchio tutto e solo varazzino del “gabbiano ad ali spiegate”, che doveva e poteva restare dove era nato, cresciuto e fattosi apprezzare in tutto il mondo.
Signor Sindaco, Signor Presidente della Provincia, Signor Presidente della Regione e Sigg. Assessori a vario titolo interessati, ci aspettiamo la vostra massima e totale disponibilità a trovare insieme al responsabile della procedura, Rag. Federico Galantini, la migliore soluzione possibile per salvare il sito varazzino, assicurandogli una continuità produttiva che dia lavoro non solo ai dipendenti diretti, ma anche alle tante aziende piccole, medie e grandi, che dal dissesto dei Cantieri hanno registrato forti perdite.
Comunicato Assemblea Sindacale Cantieri Baglietto Varazze. “Si è tenuta oggi, 03.01.2012, l’assemblea dei lavoratori dei cantieri Baglietto di Varazze che, in vista dell’importante incontro convocato dalla regione per il 12 gennaio, ha stabilito che in data 11.01.2012 a partire dalle ore 9 si terrà una manifestazione che, partendo dal cantiere, si svolgerà per le vie della città per difendere il lavoro che da sempre la presenza dei cantieri garantisce ai cittadini.
Non siamo disposti a tollerare ulteriori dilazioni e tentennamenti da parte del ragioniere Galantini di fronte all’unica offerta credibile avanzata per il cantiere di Varazze dal ritiro dei Balducci e dopo oltre un anno e mezzo di sacrifici, delusioni e promesse tradite.
Per il cantiere di Spezia e per il marchio Baglietto, Galantini poteva scegliere, avendo le offerte in mano, di venderli separati a 22 milioni di euro; invece ha preferito rinunciare a 3,5 milioni accettando l’offerta del gruppo Gavio perché ha considerato fondamentali le garanzie sociali derivanti dal proseguimento dell’attività possibile solo mantenendo uniti il sito produttivo e il marchio, e ha ritenuto tranquillamente sacrificabile il cantiere di Varazze privato del valore del marchio.
La situazione di Varazze oggi è molto simile. L’unica offerta sulla carta credibile è quella avanzata dalla Azimut perché:
– prevede di produrre due nuovi modelli dal prossimo anno, investimenti di 7 milioni per l’acquisto del cantiere, 7,5 milioni per il completo rifacimento dei capannoni e il passaggio diretto per tutti i dipendenti.
– Azimut è un’azienda solida finanziariamente ed è il primo gruppo mondiale nella produzione di imbarcazioni da diporto, con oltre 2000 dipendenti diretti e altrettanti nell’indotto.
Eppure il ragioniere Galantini insiste a non prenderla in considerazione perché avrebbe in mano una offerta da 7 milioni da parte della Monaco Marine. I contatti con Monaco Marine si sono interrotti a fine settembre dopo l’incontro avuto presso il cantiere di Varazze. Usciti dall’incontro il giudizio della RSU e dei lavoratori è stato fortemente negativo per diverse ragioni:
– L’assenza di produzione di nuove imbarcazioni e la struttura organizzativa illustrata impediscono il riassorbimento del personale oggi in forze al cantiere e fanno prevedere un esubero di circa 20 lavoratori sui 29 impiegati.
– Il solo refitting non consente ricadute economiche sull’indotto tali da rivitalizzare anche marginalmente il tessuto di imprese che è nato intorno al sito produttivo di Varazze, ne ha garantito per molti anni il successo e oggi soffre pesantemente questa crisi.
– La presenza di Monaco Marine rischia di mettere in crisi i molti cantieri di refitting presenti nella marina di Varazze e nella provincia di Savona.
Inoltre ad oggi non esiste nessun documento riguardante l’offerta di Monaco Marine: né un piano industriale, né un piano di investimenti né proposte di accordi sindacali.
Anche l’aspetto finanziario non dovrebbe destare preoccupazioni: fino a giugno del 2011 era sufficiente incassare dalla vendita dei tre siti produttivi e dei due marchi 30,5 milioni di euro per soddisfare gli oneri concordatari. La procedura incasserà 18,5 milioni da Gavio per il cantiere di Spezia e il marchio e ha offerte per 9 milioni di euro per il cantiere e il marchio di Pisa. Se anche chiudesse con Azimut a 5 milioni, la somma ottenuta sarebbe di 32,5 milioni e quindi supererebbe le previsioni iniziali su cui è stato strutturato il concordato.
Perché quindi Galantini insiste con l’assoluta necessità di incassare 7 milioni dalla vendita del cantiere di Varazze dopo averlo pesantemente svalutato separandolo dal marchio?
Stanti la documentazione fornita ad oggi dalla procedura e le dichiarazioni dello stesso Galantini, non esiste nessuna giustificazione logica alle pesanti critiche mosse all’offerta Azimut. Se esistono ragioni che giustificano questo atteggiamento, pretendiamo che Galantini le renda palesi ai lavoratori, ai sindacati e alle istituzioni. Non si può più andare avanti senza la totale chiarezza della situazione.
Non chiediamo trattamenti speciali o di favore, pretendiamo solo che anche per Varazze, come avvenuto per Spezia, la valutazione delle offerte tenga fortemente conto dell’impatto sui lavoratori. Siamo stati depredati del marchio per garantire un futuro più certo al sito produttivo di La Spezia; possiamo però riprendere a produrre barche con un marchio di primissimo piano come Azimut: non permetteremo a Galantini di rubarci anche questa opportunità.
Anche le istituzioni sono chiamate a svolgere un ruolo fondamentale in questa vicenda: è infatti interesse pubblico che il cantiere riparta e che gli impegni presi sulla carta dall’Azimut vengano rispettati e trasformati in azioni concrete in grado di rilanciare la produzione dello stabilimento. È quindi necessario che si studino accordi che consentano alle istituzioni di verificare ed esigere il rispetto del piano di investimenti presentato. Per coinvolgere da subito le istituzioni locali, chiederemo per l’inizio della prossima settimana un incontro con il primo cittadino di Varazze per illustrargli la situazione attuale e ottenere impegni concreti dall’amministrazione comunale.
È per queste ragioni che mercoledì 11 gennaio dalle ore 9 manifesteremo per le vie di Varazze chiedendo ai cittadini di affiancarci per difendere il lavoro e le ricadute economiche che solo un cantiere che produce nuove imbarcazioni può garantire.” (RSU e lavoratori del Cantiere Baglietto di Varazze)
da /RSVN/ Baglietto, agitazione a Varazze. Per l’11 corteo in centro [Continua … ]
Commento by Comitato Ponente Varazzino — 3 Gennaio 2012 @ 17:54
da /Savonanews/ I dipendenti dei Cantieri Baglietto si mobilitano a difesa dell’offerta d’acquisto Azimut [Continua … ]
Commento by Comitato Ponente Varazzino — 3 Gennaio 2012 @ 18:38
da /Cittadellaspezia.com/ Baglietto, le Rsu di Varazze: “Basta tentennamenti” [Continua … ]
Commento by Comitato Ponente Varazzino — 3 Gennaio 2012 @ 23:03
da /ANSA/ Vertenza Baglietto; manifestazione operai Varazze. Corteo l’11 gennaio. Rsu, Azimut resta l’offerta piu’ credibile [Continua … ]
Commento by Comitato Ponente Varazzino — 3 Gennaio 2012 @ 23:05
da /Ligurianotizie/ I LAVORATORI DEI CANTIERI BAGLIETTO SI MOBILITANO A FAVORE DI AZIMUT [Continua … ]
Commento by Comitato Ponente Varazzino — 4 Gennaio 2012 @ 22:09