PonentevarazzinoNews
Varazze, 2 dicembre 2011. Home page
Presentato al Museo del Risorgimento il libro di Mombello “Mentana. Museo del Risorgimento”
Dopo il grande successo ottenuto sabato 26 novembre a Varazze, quando il libro è stato presentato da Mario Traversi, presidente dell’Associazione “U Campanin Russu”, nella sala conferenze del Palazzetto dello Sport, presenti, oltre alle varie autorità, anche gli allievi delle scuole, che hanno animato l’incontro cantando l’Inno d’Italia e la leggenda del Piave, giovedì 1° dicembre alle ore 17 a Genova, presso l’Istituto Mazziniano, Museo del Risorgimento di Via Lomellini, si è tenuta una partecipata presentazione per la locale comunità della ristampa del libro di Augusto Mombello: “Mentana. c (ristampa da A. Mondadori, Verona 1932).
La presentazione è stata curata da Bianca Montale e Anita Ginella dell’Università di Genova, con la collaborazione della nipote dell’autore, M. Paola Comolli Viazzi, artefice della ristampa delle memorie del nonno.
Il volume, infatti, ripropone il diario degli avvenimenti accaduti a un garibaldino ligure appena ventenne prima, durante e dopo la battaglia di Mentana (1867). Augusto Mombello, (Savona 1847- Genova 1941), garibaldino di fede mazziniana, primo sindaco socialista d’Italia, banchiere e giornalista, assessore comunale di Genova, a distanza di 65 anni dai fatti, compone i suoi ricordi con uno stile garbato e asciutto che ha il pregio della verità e della chiarezza.
Ricco di informazioni e di annotazioni anche di costume, il lavoro descrive molti personaggi noti del periodo risorgimentale incontrati direttamente dall’autore, da Agostino Bertani a Jessie White Mario a Pietro Toselli al ministro della Marina Pescetto, ai garibaldini liguri Mosto, Sardi, Omobono e Guerriero … Accanto a essi molte altre figure di sconosciuti scorrono sulle pagine in rapidi schizzi efficaci. Naturalmente campeggia su tutti il Generale Garibaldi e i due fugaci abboccamenti con lui vengono tratteggiati con commozione.
La battaglia che contrappone i garibaldini ai francesi e ai papalini per la conquista di Roma viene descritta da un protagonista, ferito durante il combattimento. I contenuti e l’indubbia vivacità e gradevolezza della scrittura fanno della ristampa del testo, un’apprezzabile operazione. Permette infatti di approfondire un episodio non secondario del nostro Risorgimento e di ricordare così una personalità che dopo l’avventura garibaldina seppe opporre un rinnovato impegno al disincanto per un’unità politica non interamente corrispondente al sogno della sua generazione, utopista e combattente.
Mombello, infatti, non si lasciò cogliere dall’indebolimento della tensione ideale patito da molti degli spiriti migliori della stagione risorgimentale e affrontò per la sua parte i problemi irrisolti della nuova nazione, dalla miseria endemica al diffuso analfabetismo e all’arretratezza economica.