Varazze: Nubi oscure si addensano sull’immediato futuro del Cantieri Baglietto

Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni

Varazze, 25.08.2011.                                                     Home page

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Nubi oscure si addensano sull’immediato futuro del Cantieri Baglietto

Seguire le vicende della sempre più intricata situazione venutasi a creare intorno alla faccenda che vede protagonisti i Cantieri Baglietto, con dipendenti e creditori poco considerati e sicuramente di gran lunga i più danneggiati, è cosa piuttosto laboriosa e complicata. Prendiamo atto, pur non entrando nel merito del “conflitto” scatenatosi intorno a nomine, competenze, operato e capacità professionali ed operative degli interessati, che esistono altri più pressanti interessi, rispetto a quello di risolvere in tempi rapidi una vicenda che nell’immediato si sta rivelando addirittura conflittuale tra i siti produttivi di Toscana e Liguria, con la prospettiva che ciò possa avvenire anche tra quello della Spezia e di Varazze.

Dichiarazioni dell’uno, chiarimenti dell’altro, accuse, contraccuse, difese, comunicati stampa a non finire, opposizioni a sentenze, nomine di  “curatori speciali” da parte del competente Tribunale e nette prese di posizione di alcune rappresentanze sindacali, lasciano poco spazio all’ottimismo.

Non sarà sufficiente il giusto e doveroso collegamento del porto turistico alla città, demolendo e trasformando i fatiscenti capannoni dei Cantieri Baglietto, per risolvere i problemi occupazionali e di sviluppo socio-economico di Varazze, sempre più a prevalente indirizzo turistico. Ma, la “Città delle Donne”, dovrà sempre più pensare a come sviluppare e diversificare la propria offerta turistica, se non vuole retrocedere da faro e guida, dello scorso secolo, quando era riuscita a creare un salutare connubio tra Industria e Turismo, a fanalino di coda del savonese, con i propri figli costretti ad emigrare in altre città, regioni e nazioni per trovare lavoro.

Varazze non ha più industrie significative e, se non corre ai ripari con seri studi di fattibilità, immediatamente realizzabili, rischia di perdere anche le attività artigianali ancora rimaste. In compenso avremo, se non si decide di porvi rimedio, sempre più seconde case, quelle che pagano l’ICI, ma che creano una serie infinita di problematiche, che solo chi non vuole non riesce a vedere, anche se le vive sulla propria pelle giorno dopo giorno.

Continueremo ad interessare le locali istituzioni, affinché si adoperino per verificare possibili vie di uscita da questa intricata situazione, essendo per natura poco inclini alla resa, convinti che avere ancora qui a Varazze un sito produttivo dei Cantieri Baglietto possa rappresentare un valore aggiunto per tutta la comunità e soprattutto per i nostri giovani.

Segnaliamo, per dovere di replica alle dichiarazioni del rag. Federico Galantini, quanto dichiarato dal Dr. Giovanni Grazzini, indicato come suo sostituto da Camuzzi SpA, rilasciate al quotidiano online “Città della Spezia”: Una nota del dott. Giovanni Grazzini sulle dichiarazioni del rag. Federico Galantini. >>>

Questo articolo è stato pubblicato il 25 Ago 2011 alle 10:05 ed è archiviato nelle categorie Attualità, Cantieri Baglietto, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

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