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23 Agosto 2011

Varazze. Cantieri Baglietto: le precisazione del Rag. Federico Galantini

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Varazze, 23.08.2011.                                                     Home page

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Cantieri Baglietto: le precisazione del Rag. Federico Galantini

Sempre più complicata la questione che riguarda il salvamento dei Cantieri Baglietto, riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del Rag. Federico Galantini, emesso in seguito a notizie apparse sui quotidiani e riguardanti la sua posizione e operato quale responsabile della procedura in essere presso il Tribunale di La Spezia.

“Da circa un mese serpeggiano capziose insinuazioni mediatiche sul mio operato, fomentate proprio da chi mi aveva conferito il più ampio mandato gestorio, funzionali tutte ad una mia formale delegittimazione per avere, lo scorso anno, preferito nella scelta del soggetto acquirente dei cantieri, Effebi Holding rispetto a San Lorenzo o alla società riconducibile all’imprenditore russo, Antonov.

Fermo restando che, anche con il senno di poi, ripeterei la medesima determinazione, atteso che il connubio Frey/Balducci ha consentito di incrementare maggiormente la soddisfazione dei creditori chirografari (dall’originario 10% all’attuale 18%) e che Effebi Holding, al di là degli ultimi incresciosi episodi, aveva appalesato la sua solidità patrimoniale, con esplicite referenze bancarie, mi limito a segnalare che San Lorenzo, fortemente caldeggiata dall’attuale mio aspirante sostituto, Giovanni Grazzini, si era ritirata dalla competizione, mentre l’offerta della società di diritto lituano non era stata corroborata da un primario Istituto di credito italiano il quale non si assumeva il cd. “rischio paese” e non vedo il motivo per cui avrei dovuto farlo ricadere sulla procedura.

Le vicende della procedura sono oramai ben note e tutta l’attività liquidatoria, nelle more intervenuta, è stata perfezionata sotto l’egida e l’autorizzazione degli organi della procedura, chiamati a pronunciarsi su ogni atto a carattere straordinario.

Camuzzi Spa, che controlla direttamente ed indirettamente tutte le società del gruppo  Baglietto e dal cui operato è dovuto lo stato di insolvenza dello stesso, per il tramite del suo liquidatore rag. Giovanni Grazzini,  ha atteso che il concordato venisse omologato per potersi riappropriare d’un ruolo a cui aveva rinunciato. Peraltro tale rinuncia  aveva consentito di convincere il 75% dei creditori ad aderire alla proposta di concordato: infatti molti di questi  hanno votato favorevolmente proprio sul presupposto della  fuoriuscita di scena di Camuzzi.

In particolare, Camuzzi, sempre a mezzo del rag. Giovanni Grazzini, parrebbe  voler vendere il cantiere di La Spezia ed il marchio Baglietto al Cantiere San Lorenzo, incurante dell’esistenza d’un soggetto (Ineco) che si è assunto l’onere concordatario e degli esiti concordatari.

A scanso di equivoci, tengo a precisare che nessuno è mai stato ostile al Cantiere San Lorenzo e se quest’ultimo fosse effettivamente interessato ad acquistare, anche l’assuntore, oltre al sottoscritto, sarebbe ben lieto di procedere alla vendita, pur tuttavia, sempre nel rispetto del piano approvato dai creditori ed a valori attesi e non già a prezzi di svendita (peraltro ho invitato il dott. Perotti a manifestare il suo interesse, con e mail inviata per conoscenza anche al sindaco della Spezia, alla quale non ho ricevuto nemmeno una risposta di cortesia) .

Proprio a tal fine, per evitare illegittime interferenze di Camuzzi che ricadono nella sfera patrimoniale dell’Assuntore (e, comunque, sulla procedura), quest’ultimo ha presentato, a mezzo dell’avv. Enrico Podestà, un ricorso cautelare per evitare che ciò avvenga, ovverosia affinché venga disposta un’inibitoria nella determinazione assembleare volta alla revoca del sottoscritto dalla carica di Liquidatore delle società ammesse al concordato.

Per ovvie ragioni di opportunità, legate ad un mio potenziale conflitto di interessi in quanto legale rappresentante del soggetto destinato al ricevimento dell’atto ed oggetto dell’atto stesso , Ineco ha richiesto che il Tribunale nominasse un cd. “curatore speciale”, limitato al solo detto procedimento, per assistere la società Gruppo Baglietto e ricevere le notifiche ad essa destinate, individuato nella persona dell’avv. Giovanni Celle. Il procedimento, assegnato al Giudice, dott.ssa Nella Mori, verrà definito e deciso prima della data fissata per l’assemblea sociale di Gruppo Baglietto, ossia entro il 25 p.v.

Vorrei inoltre aggiungere che io, a differenza di altri che adesso si propongono salvatori di Baglietto, non ho mai subito procedimenti penali per bancarotta fraudolenta, n’è ho riportato condanne in primo grado per lo stesso reato, poi dichiarate prescritte in secondo grado.

Questi sono i fatti, nel loro reale excursus storico, e, pertanto quanto riportato da alcuni giornali e testate questa mattina secondo cui il sottoscritto sarebbe stato “sospeso” dal Tribunale, è falso.” (Federico Galantini)

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