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31 Luglio 2011

Varazze è Lirica: Il Teatro nel Teatro di F. Cilea con la bella “Adriana Lecouvreur”

Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni

Varazze, 31.07.2011.                                            Home page

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Varazze è Lirica: Il Teatro nel Teatro di F. Cilea con la bella “Adriana Lecouvreur”

Prosegue il cammino della quarta edizione di “Varazze è Lirica”, intrapreso nel 2008 con la prima edizione, per promuovere la grande Musica Lirica in tutte le sue forme e a tutti gli utenti possibili. Un “breve ma affascinante viaggio nel mondo della Lirica” che sera venerdì 29 luglio nell’Oratorio di S. Giuseppe e SS. Trinità, a cura del Laboratorio Lirico Europeo di Milano diretto dal Dott. Daniele Rubboli, ha presentato: “… l’opera raccontata …”. Un atteso e meritato successo di pubblico e critica per la soddisfazione degli organizzatori e dei bravi interpreti che hanno riscaldato gli animi e il cuore dei tanti spettatori presenti anche all’esterno dell’Oratorio.

Appuntamento oramai fisso della manifestazione visto il grande successo ottenuto nelle passate edizioni dalle precedenti opere raccontate. Attesa partecipazione e grande interpretazione dei solisti: Tiziana Scaciga Della Silva soprano, Simone Mugnaini tenore, Elena Serra mezzosoprano, Simone Tansini baritono e il M° Luis Baragiola al pianoforte. L’esperienza e maestria del Dr. Rubboli ha accompagnato il numeroso pubblico all’interno dell’opera “Adriana Lecouvreur”, capolavoro del M° Francesco Cilea, nostro insigne concittadino.

Se può consolare, in tempi di tanti omicidi irrisolti, nonostante le rigorose indagini scientifiche dei RIS, anche nel ’700, dove i metodi di indagine erano più brutali e fin dal primo interrogatorio di prendevano a sberle, prima di passare a sistematiche torture, non essendoci la possibilità di “non rispondere” alle domande dei giudici, ma nemmeno nei delegati di polizia, molti delitti non ebbero un autore.

Tanti i sospetti, ma nessun condannato. E’ il caso della mitica attrice francese Adrienne Lecouvreur, nata Couvreur (1692-1730), e divenuta famosa nel teatro drammatico come Le Couvreur, la cui bellezza e precoce affermazione sulle scene le procurò un mare di guai. Ma assieme alle invidie delle colleghe, che fecero di tutto per ostacolare la sua rapida ascesa al successo, si procurò anche fatali rivali in amore finendo i suoi giorni avvelenata, a soli 38 anni. A questo fatto di antica cronaca, si ispira Francesco Cilea con il suo elegante verismo, firmando il capolavoro della propria drammaturgia, quella “Adriana Lecouvreur” che, fin dalla sua “prima” al Teatro Lirico di Milano (1902), conquistò i favori del pubblico. Un pubblico che restò affascinato fin dal primo atto quando la protagonista è raccontata tra le quinte del teatro dove lavora, e in un soliloquio, destinato a diventare celeberrimo, confessa a se stessa di essere una donna al servizio dell’arte drammatica: “…io son l’umile ancella”.

Bellissimo questo gioco del teatro nel teatro che mai era stato utilizzato in un’opera seria, ma solo in quella giocosa, vedi il Donizetti di “Le convenienze e inconvenienze teatrali”, o l’altrettanto divertente “Prova di un’opera seria” del genovese Francesco Gnecco, autore che prima o poi “Varazze è Lirica” dovrà riproporre nei suoi cartelloni che così bene sanno coniugare cultura e spettacolo. Ed è per iniziativa di “Varazze è Lirica”, appuntamento ormai storico fiore all’occhiello della città che Francesco Cilea aveva scelto come sua seconda patria, promosso dal Coro Beato Jacopo da Varagine, dove presidente è la dottoressa Tina Berio e direttore artistico l’infaticabile M° Giovanni Musso, che venerdì 29 luglio, nella suggestiva cornice dell’Oratorio San Giuseppe e SS. Trinità, è andato in scena questo capolavoro, proposto come “Opera Raccontata” con grande maestria dal Dr. Daniele Rubboli, che già in passato ha riletto altre opere lungamente applaudite dal pubblico che affolla questi appuntamenti, “Adriana Lecouvreur” ha incontrato il pubblico di Varazze sia nella sua realtà storica, sia nella magia della musica di Cilea. Protagonista di questa originale edizione, il soprano milanese, di origini piemontesi, Tiziana Scaciga Della Silva, artista di esperienza internazionale, dotata di grande personalità scenica e naturale eleganza femminile.

Con lei il tenore viareggino Simone Mugnaini nei panni di Maurizio di Sassonia (altro personaggio storico realmente vissuto), mentre la terribile Principessa di Bouillon, che nel melodramma di Cilea è dichiaratamente l’assassina dell’attrice, è il mezzosoprano milanese Elena Serra, già applaudita in passato a “Varazze è lirica”. A chiudere il magnifico cast il baritono piacentino Simone Tansini che ha dato anima e voce a Michonnet, il direttore del teatro nel quale si esibisce Adriana Lecouvreur e il pianista italo-argentino Luis Baragiola che, come ogni volta, ha fatto rivivere al pianoforte gli spartiti operistici, suscitando autentiche ovazioni.

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