Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni”
Varazze, 23 luglio 2011. Home page
PonentevarazzinoNews
Il WWF Liguria contrario alla riduzione delle fasce di inedificabilità dai corsi d’acqua
La città di Varazze è ancora in attesa dei necessari interventi di ripristino e messa in sicurezza del territorio colpito dall’alluvione dello scorso 4 ottobre; siamo pertanto particolarmente sensibili al quesito sollevato dal Presidente del WWF Sezione Liguria, riguardante la riduzione delle distanze di inedificabilità dai corsi d’acqua. La decisione presa dagli Amministratori regionali e segnalata dal WWF come un madornale errore, ci coglie di sorpresa e ci costringe a riflessioni che non vorremmo mai dover fare. Possibile, ci domandiamo, che persone sicuramente capaci e con esperienza, abbiano deciso di avallare scelte che potrebbero rivelarsi fortemente penalizzanti per l’intera comunità, con ancora negli occhi e nella mente le catastrofiche immagini degli ultimi tragici calamitosi eventi, dopo solo alcune ore di pioggia? Attendiamo notizie che ci permettano di capire quali motivazioni sono alla base delle provvedimenti adottati!
Comunicato stampa WWF Sezione Liguria.
Corsi d’acqua e alluvioni: la Giunta Regionale predica bene e razzola malissimo
Con la mano destra si sollecita il Governo a trasferire più fondi per gli indennizzi dei danni provocati dall’alluvione del 4 ottobre 2010 che ha danneggiato Sestri Ponente.
Con la mano sinistra si pubblica un regolamento regionale che riduce da 10 a 3 metri le distanze minime per edificare vicino ai corsi d’acqua in ambito urbano. Ma in Regione Liguria la mano destra sa cosa fa la mano sinistra ?
Sul Bollettino Ufficiale della Regione Liguria del 20 luglio 2011 è stato pubblicato il Regolamento Regionale n. 3/2011, a firma del Presidente Burlando (dopo la benedizione della Giunta del precedente 12 luglio), in materia di “tutela delle aree di pertinenza dei corsi d’acqua”.
Dove stia la tutela non si sa, visto che a parere degli ambientalisti (inascoltati da gran parte della commissione consiliare chiamata a dare un parere alla Giunta) il famigerato art. 4 del Regolamento sancisce una riduzione delle distanze edificatorie rispetto alla legislazione nazionale (il testo unico delle opere idrauliche del 1904, che introduceva il principio base della distanza di 10 metri delle costruzioni dai corsi d’acqua), e si pone in netto conflitto con quanto previsto dall’art.115 del Dlgs.152/2006 (Testo Unico ambientale), in quanto contrasta con la necessità di una tutela attiva della fascia riparia di vegetazione spontanea (non basta il divieto di urbanizzazione) e la sua ulteriore riduzione è oltremodo contraria all’orientamento di tutela di queste fasce fondamentali per la riduzione del rischio idrogeologico.
Il WWF ritiene non sormontabile la normativa nazionale ed in particolare quanto previsto dal vecchio ma vigente R.D. n. 523/1904, il quale fissa agli art.93 e seguenti, i principi generali per esercizio dell’attività di polizia idraulica, intesa come attività di controllo degli interventi di gestione e di trasformazione del demanio idrico e del suolo in fregio ai corpi idrici. Quindi come sottolineato dalla scrivente associazione, era da evitare la riduzione delle fasce di inedificabilità da 10 a 5 (aree extraurbane) o 3 metri (aree urbane).
Inoltre l’art. 5 contenuto nel regolamento approvato apre la strada ad una serie di deroghe (strade incluse) in cui, ad esempio, la realizzazione di insediamenti produttivi, compensata secondo le convenienze del caso, da “opere di messa in sicurezza”, vanificherebbe il principio generale dei vincoli del RD 523/04, proprio quando nella nostra Regione, a causa dei rischi idrogeologici, i fenomeni di piena e dell’eccessiva urbanizzazione di aree golenali, andrebbe cristallizzato il principio delle regole di precauzione anziché quello delle deroghe. (Presidente WWF Sezione Liguria)
Video dell’alluvione di Varazze del 4 ottobre 2010: clicca << … QUI … >>