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26 Gennaio 2011

Varazze: Si profila un drammatico epilogo per la Cartiera Verde Romanello

Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni

Varazze, 26.01.2011.                                            Home page

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Si profila un drammatico epilogo per la Cartiera Verde Romanello

I lavoratori della Cartiera Verde di Varazze si appellano al giudice del Tribunale di Savona.

Il giudice incaricato di gestire il fallimento dell’ex “Continental Paper”, venerdì 21 gennaio non ha potuto ricevere una rappresentanza dei dipendenti della Cartiera Verde di Varazze, riuniti in presidio davanti al Tribunale di Savona, in quanto impegnata in udienza; li riceverà questa mattina, mercoledì 26 gennaio. Fatto questo che ci induce a lanciare ancora una volta, forte e chiaro, un grido d’allarme per la posizione lavorativa di tante persone, che rischia di diventare pesante e per alcuni addirittura drammatica.

Profonde radici per la crisi occupazionale che interessa la Cartiera di Varazze, dovuta principalmente alla mancata soluzione delle problematiche burocratico-amministrative che insistono sul sito produttivo. Una vecchia controversia tra l’amministrazione fallimentare della Continental Paper e un privato confinante, il quale a ragione (come stabilito dal competente tribunale) ne rivendica la comproprietà. Situazione questa già da sola pregiudizievole per un normale proseguo del contratto d’affitto, attualmente in essere con la Cartiera Verde Romanello di Udine e in scadenza a marzo, alla quale si è poi aggiunta la crisi di mercato della carta da giornale, proprio quella che veniva prodotta nell’allora moderno impianto del Parasio e, che oggi, dopo quasi un anno di inattività, probabilmente non è più così. Ad ogni  modo, dopo che da Udine è stata data disdetta al contratto d’affitto in scadenza, poco importa questo particolare, altre più pressanti e problematiche questioni devono ora essere urgentemente affrontate, per dare possibili risposte e cercare di evitare drammatiche conseguenze.

Le preoccupazioni dei dipendenti e dei varazzini più attenti ed interessati alla vita di tutti i giorni della comunità, sono quelle discusse giovedì 20 gennaio con l’Assessore Cav. Gerolamo Carletto. Il quale, per quanto di sua competenza, segue l’ingarbugliata vicenda della Cartiera, che così ci ha riassunto:

“Entro metà marzo scade il contratto d’affitto di azienda della e la cassa integrazione ordinaria della durata di un anno; di conseguenza prima di parlare di un programma industriale di sviluppo è necessario raggiungere due irrinunciabili obiettivi: 1) Il rinnovo degli ammortizzatori sociali; in quanto sono in gioco le vite di cento famiglie (60 dipendenti e 40 dell’indotto). Si tratta quindi di fare iniziare la cassa integrazione straordinaria e valutare chi la dovrà gestire. 2) Redigere un accordo con il privato e la proprietà Continental Paper per l’utilizzo del capannone. E’ importante l’accordo fra la Continental e il privato per il capannone, per poter procedere alle aste di aggiudicazione dello stabilimento, senza problemi di proprietà riguardanti il locale, che scoraggerebbe i privati interessati a presentare offerte. Inoltre, il bando di vendita dello stabilimento, dovrà essere strettamente legato al destino dei lavoratori oggi in cassa integrazione; senza maestranze esperte non può partire un’attività che richiede alte specializzazioni.” L’Assessore ha poi così concluso “Per quanto riguarda l’assessorato all’industria di mia competenza, ritengo sia giunto il termine per la regolarizzazione degli abusi che da anni sono in attesa di essere sanati”.

Paradossale situazione quella venutasi a creare, nonostante l’interessamento di tutte le istituzioni subito attivate, grazie anche al nostro impegno: la Regione con il Presidente Burlando, l’Assessore Vesco, il Prefetto di Savona Sammartino, il Presidente dell’Unione Industriale Pasquali, i sindacati e la locale Amministrazione Comunale. Oggi, infatti, con lo scadere della cassa integrazione ordinaria i lavoratori vivono giorni d’incertezza, la direzione Romanello ha comunicato al liquidatore che i lavoratori cesseranno ogni rapporto con l’azienda, allo scadere del contratto d’affitto; e pertanto i lavoratori si chiedono: “Chi è il nostro datore di lavoro oggi e chi attiverà la procedura di cassa integrazione straordinaria?”

Sono quesiti da brividi per numerose persone con famigliari a carico, come pure, anche se in maniera decisamente diversa, ma sempre grave, per una comunità che sta assistendo al depauperamento del suo tessuto produttivo, agli inizi dello scorso secolo tra i più fiorenti del savonese. Era, è doveroso dare risposte a tutti. Per primi a chi rischia direttamente sulla propria pelle le conseguenze di un colpevole assenteismo da parte di chi doveva pianificare, indirizzare e agevolare la permanenza sul territorio dell’industria esistente e favorire nuove iniziative da inserire e amalgamare con le altre attività economiche, prevalentemente orientate alla ricezione turistica.

Cosa dire e come concludere questa breve analisi non è facile, chi scrive è pervaso da un doloroso scoramento. E’ difficile assistere al fallimento di un impegno intrapreso e seguito passo passo da un anno circa, con il dispendio del tempo di numerose persone al più alto livello delle locali istituzioni, che abbiamo continuato a sentire e sollecitare con costanza, consapevoli del rischio pendente sulla testa di tante persone e dei loro cari. Non siamo inclini alla resa, continueremo a chiedere e sollecitare, anche se oggi, in verità, servirebbe più che altro un miracolo.

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Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni

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Varazze, 26.01.2011.

PonentevarazzinoNews

Si profila un drammatico epilogo per la Cartiera Verde Romanello

I lavoratori della Cartiera Verde di Varazze si appellano al giudice del Tribunale di Savona.

Il giudice incaricato di gestire il fallimento dell’ex “Continental Paper”, venerdì 21 gennaio non ha potuto ricevere una rappresentanza dei dipendenti della Cartiera Verde di Varazze, riuniti in presidio davanti al Tribunale di Savona, in quanto impegnata in udienza; li riceverà questa mattina, mercoledì 26 gennaio. Fatto questo che ci induce a lanciare ancora una volta, forte e chiaro un grido d’allarme per la posizione lavorativa di tante persone, che rischia di diventare pesante e per alcuni addirittura drammatica.

Profonde radici per la crisi occupazionale che interessa la Cartiera di Varazze, dovuta principalmente alla mancata soluzione delle problematiche burocratico-amministrative che insistono sul sito produttivo. Una vecchia controversia tra l’amministrazione fallimentare della Continental Paper e un privato confinante, il quale a ragione (come stabilito dal competente tribunale) ne rivendica la comproprietà. Situazione questa già da sola pregiudizievole per un normale proseguo del contratto d’affitto, attualmente in essere con la Cartiera Verde Romanello di Udine e in scadenza a marzo, alla quale si è poi aggiunta la crisi di mercato della carta da giornale, proprio quella che veniva prodotta nell’allora moderno impianto del Parasio e, che oggi, dopo quasi un anno di inattività, probabilmente non è più così. Ad ogni  modo, dopo che da Udine è stata data disdetta al contratto d’affitto in scadenza, poco importa questo particolare, altre più pressanti e problematiche questioni devono ora essere urgentemente affrontate, per dare possibili risposte e cercare di evitare drammatiche conseguenze.

Le preoccupazioni dei dipendenti e dei varazzini più attenti ed interessati alla vita di tutti i giorni della comunità, sono quelle discusse giovedì 20 gennaio con l’Assessore Cav. Gerolamo Carletto. Il quale, per quanto di sua competenza, segue l’ingarbugliata vicenda della Cartiera, che così ci ha riassunto: “Entro metà marzo scade il contratto d’affitto di azienda della e la cassa integrazione ordinaria della durata di un anno; di conseguenza prima di parlare di un programma industriale di sviluppo è necessario raggiungere due irrinunciabili obiettivi: 1) Il rinnovo degli ammortizzatori sociali; in quanto sono in gioco le vite di cento famiglie (60 dipendenti e 40 dell’indotto). Si tratta quindi di fare iniziare la cassa integrazione straordinaria e valutare chi la dovrà gestire. 2) Redigere un accordo con il privato e la proprietà Continental Paper per l’utilizzo del capannone. E’ importante l’accordo fra la Continental e il privato per il capannone, per poter procedere alle aste di aggiudicazione dello stabilimento, senza problemi di proprietà riguardanti il locale, che scoraggerebbe i privati interessati a presentare offerte. Inoltre, il bando di vendita dello stabilimento, dovrà essere strettamente legato al destino dei lavoratori oggi in cassa integrazione; senza maestranze esperte non può partire un’attività che richiede alte specializzazioni.” L’Assessore ha poi così concluso “Per quanto riguarda l’assessorato all’industria di mia competenza, ritengo sia giunto il termine per la regolarizzazione degli abusi che da anni sono in attesa di essere sanati”.

Paradossale situazione quella venutasi a creare, nonostante l’interessamento di tutte le istituzioni subito attivate, grazie anche al nostro impegno: la Regione con il Presidente Burlando, l’Assessore Vesco, il Prefetto di Savona Sammartino, il Presidente dell’Unione Industriale Pasquali, i sindacati e la locale Amministrazione Comunale. Oggi, infatti, con lo scadere della cassa integrazione ordinaria i lavoratori vivono giorni d’incertezza, la direzione Romanello ha comunicato al liquidatore che i lavoratori cesseranno ogni rapporto con l’azienda, allo scadere del contratto d’affitto; e pertanto i lavoratori si chiedono: “Chi è il nostro datore di lavoro oggi e chi attiverà la procedura di cassa integrazione straordinaria?”

Sono quesiti da brividi per numerose persone con famigliari a carico, come pure, anche se in maniera decisamente diversa, ma sempre grave, per una comunità che sta assistendo al depauperamento del suo tessuto produttivo, agli inizi dello scorso secolo tra i più fiorenti del savonese. Era, è doveroso dare risposte a tutti. Per primi a chi rischia direttamente sulla propria pelle le conseguenze di un colpevole assenteismo da parte di chi doveva pianificare, indirizzare e agevolare la permanenza sul territorio dell’industria esistente e favorire nuove iniziative da inserire e amalgamare con le altre attività economiche, prevalentemente orientate alla ricezione turistica.

Cosa dire e come concludere questa breve analisi non è facile, chi scrive è pervaso da un doloroso scoramento. E’ difficile assistere al fallimento di un impegno intrapreso e seguito passo passo da un anno circa, con il dispendio del tempo di numerose persone al più alto livello delle locali istituzioni, che abbiamo continuato a sentire e sollecitare con costanza, consapevoli del rischio pendente sulla testa di tante persone e dei loro cari. Non siamo inclini alla resa, continueremo a chiedere e sollecitare, anche se oggi, in verità, servirebbe più che altro un miracolo.

4 Comments »

  1. da /Albenga Corsara/ Varazze: si profila un drammatico epilogo per la Cartiera Verde Romanello [Continua … ]

    Commento by Comitato Ponente Varazzino — 26 Gennaio 2011 @ 10:23

  2. da /IVG/ Cartiera Varazze: i lavoratori cercano risposte in tribunale [Continua … ]

    Commento by Comitato Ponente Varazzino — 26 Gennaio 2011 @ 10:39

  3. da /Savona e Ponente/ I lavoratori della Cartiera Verde di Varazze oggi ricevuti dal giudice del Tribunale di Savona [Continua … ]

    Commento by Comitato Ponente Varazzino — 26 Gennaio 2011 @ 11:27

  4. da /Savonanews/ Varazze: i lavoratori della Cartiera si appellano al giudice del Tribunale savonese [Continua … ]

    Commento by Comitato Ponente Varazzino — 26 Gennaio 2011 @ 13:02

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