Varazze. Il Giorno della Memoria: “per non dimenticare”. Giovedì 27 gennaio al Palasport

Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni

Varazze, 22.01.2011.                                            Home page

PonentevarazzinoNews

Il Giorno della Memoria: “per non dimenticare”. Giovedì 27 gennaio al Palasport

‘Come una rana d’inverno’: letture, musiche e immagini sulle orme di Primo Levi

Giovedì 27 gennaio 2011 alle ore 20.30 presso la sala convegni del palazzetto dello sport, in occasione delle celebrazioni per la ‘Giornata della Memoria’, si terrà ‘Come una rana d’inverno’, letture, musiche e immagini sulle orme di Primo Levi, rappresentazione ideata e realizzata dell’Associazione la Manifattura.  Evento organizzato dall’Assessorato alla Cultura della città di Varazze, Civica Biblioteca e locale Sezione A.N.P.I. “Berto Ghigliotto”.

L’ingresso è libero e la cittadinanza è invitata a partecipare.

Per approfondire. Primo Levi: il dovere della memoria, di Tina Borgogni Incoccia.

Fino dal tempo di detenzione nel campo di sterminio di Auschwitz, Primo Levi sentì l’esigenza di raccontare la sua esperienza infernale e, subito dopo il ritorno, provò l’impulso immediato e violento di farne “gli altri” partecipi, forse per liberarsi di un peso insopportabile da sostenere.

Voi che vivete sicuri / nelle vostre tiepide case, /  voi che trovate tornando a sera / il cibo caldo e visi amici: considerate se questo è un uomo / che lavora nel fango / che non conosce pace / che lotta per mezzo pane / che muore per un sì o per un no. Considerate se questa è una  donna, / senza capelli e senza nome / senza più forza di ricordare / vuoti gli occhi e freddo il grembo / come una rana d’inverno.

Così leggiamo nella poesia che costituisce l’avantesto di Se questo è un uomo.

Scrisse il libro di getto, con l’incubo di non essere ascoltato e creduto. In realtà, nella frenesia vitale di riappropriazione dell’esistenza, caratteristica di tutti i dopoguerra, non c’era troppa voglia di voltarsi indietro e riaffondare nell’orrore del passato. Il libro, rifiutato da Einaudi, trovò finalmente un editore che ne stampò soltanto duemilacinquecento copie, di cui appena millecinquecento vendute, soprattutto a Torino, città dell’autore. Italo Calvino ne fece una buona recensione sull’Unità, ma Levi, convinto ormai del fallimento della sua aspirazione alla scrittura, si impegnò a svolgere con scrupolo soltanto la sua professione di chimico. [Continua su Repubblica … ]

Precedente post sull’argomento

Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni

comitato@ponentevarazzino.comsegreteria@ponentevarazzino.com
direttivo@ponentevarazzino.com –  www.ponentevarazzino.com

Varazze, 22.01.2010.

PonentevarazzinoNews

Giorno della Memoria, “per non dimenticare”. Giovedì 27 gennaio al Palasport

‘Come una rana d’inverno’: letture, musiche e immagini sulle orme di Primo Levi

Giovedì 27 gennaio 2011 alle ore 20.30 presso la sala convegni del palazzetto dello sport, in occasione delle celebrazioni per la ‘Giornata della Memoria’, si terrà ‘Come una rana d’inverno’, letture, musiche e immagini sulle orme di Primo Levi, rappresentazione ideata e realizzata dell’Associazione la Manifattura.  Evento organizzato dall’Assessorato alla Cultura della città di Varazze, Civica Biblioteca e locale Sezione A.N.P.I. “Berto Ghigliotto”.

L’ingresso è libero e la cittadinanza è invitata a partecipare.

Per approfondire. Primo Levi: il dovere della memoria, di Tina Borgogni Incoccia.

Fino dal tempo di detenzione nel campo di sterminio di Auschwitz, Primo Levi sentì l’esigenza di raccontare la sua esperienza infernale e, subito dopo il ritorno, provò l’impulso immediato e violento di farne “gli altri” partecipi, forse per liberarsi di un peso insopportabile da sostenere.

Voi che vivete sicuri / nelle vostre tiepide case, /  voi che trovate tornando a sera / il cibo caldo e visi amici: considerate se questo è un uomo / che lavora nel fango / che non conosce pace / che lotta per mezzo pane / che muore per un sì o per un no. Considerate se questa è una  donna, / senza capelli e senza nome / senza più forza di ricordare / vuoti gli occhi e freddo il grembo / come una rana d’inverno.

Così leggiamo nella poesia che costituisce l’avantesto di Se questo è un uomo.

Scrisse il libro di getto, con l’incubo di non essere ascoltato e creduto. In realtà, nella frenesia vitale di riappropriazione dell’esistenza, caratteristica di tutti i dopoguerra, non c’era troppa voglia di voltarsi indietro e riaffondare nell’orrore del passato. Il libro, rifiutato da Einaudi, trovò finalmente un editore che ne stampò soltanto duemilacinquecento copie, di cui appena millecinquecento vendute, soprattutto a Torino, città dell’autore. Italo Calvino ne fece una buona recensione sull’“Unità”, ma Levi, convinto ormai del fallimento della sua aspirazione alla scrittura, si impegnò a svolgere con scrupolo soltanto la sua professione di chimico. [Continua su Repubblica … ]

http://www.repubblicaletteraria.it/PrimoLevi.html

Questo articolo è stato pubblicato il 23 Gen 2011 alle 15:26 ed è archiviato nelle categorie Attualità, EVENTI E MOSTRE, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

2 commenti

 1 

da /Savonanews/ Varazze: Giorno della Memoria, “Per non dimenticare” giovedì al palasport [Continua … ]

23 Gen 2011 alle 17:15
 2 

da /Savona e Ponente/ 27 Gennaio: Giorno della Memoria a Varazze [Continua … ]

24 Gen 2011 alle 07:40

Scrivi una risposta

Devi essere loggato per inserire un commento.