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8 Gennaio 2011

Varazze: Domani alle ore 12 appuntamento presso il cippo dedicato a Coppi

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Domani alle ore 12 appuntamento presso il cippo dedicato a Coppi

Domani, domenica 9 gennaio, alle ore 12 appuntamento presso il cippo dedicato a Coppi per ricordare il “campionissimo”, nel 51° anniversario della sua scomparsa. Insieme al sindaco, Prof. Giovanni Delfino, gli amici di sempre: Sante Gaiardoni campione olimpionico pluridecorato e Mino De Rossi, e l’indomito scalatore Imerio Massignan, la figlia Marina e il cugino e sindaco di Castellania Piero Coppi, per citare alcuni dei personaggi che hanno confermato la loro presenza.

Artefice e organizzatore dell’incontro l’appassionato, studioso e storico di ciclismo il Dott. Carlo Delfino, autore di più pubblicazioni su Coppi, che così lo ricorda per noi:

“Coppi   in   riviera” di Carlo Delfino.

Dopo le vicissitudini del conflitto mondiale, precisamente il 22 novembre 1945, Fausto Angelo Mario Coppi, nato a Castellania il 15 settembre 1919, si sposa. Dicono le carte che il nuziale sacramento viene impartito dall’Arciprete Don Bartolomeo Rossi della chiesa parrocchiale di Nostra Signora dell’Assunta di Genova Sestri; e proprio a Sestri si stabilisce con la moglie Bruna Rachele Teresa Ciampolini figlia di un agiato commerciante.

La luna di miele si consuma nella vicina Varazze; la cittadina rivierasca è solo distante venti chilometri ma sono altri tempi e non si va tanto per il sottile. Perché Varazze? Già, perché? Gli anziani raccontano che le prime comparse di Coppi in Riviera risalgono addirittura al 1938, quando quel ragazzo timido e dall’aria un po’ allampanata, da solo o con i soliti gruppetti che si formano ancora adesso sull’Aurelia, transitava dalla nostra città e vi faceva una breve sosta per mangiare un panino e riposarsi un attimo prima di ritornare in Piemonte. A Varazze Coppi si creò molti amici che ebbero modo di apprezzarne l’educazione, la disponibilità e la classe ciclistica innata. I fratelli Giuseppe e Michele Olmo, i meccanici Ratto e Valle, il masseur Carbunin, l’ex pistard Oliveri, Vincenzo e Vittorio Rossello … Poi gli avvenimenti si accavallarono: l’ingaggio alla Legnano, la vittoria al Giro del “40, il record dell’ora, la notorietà, ma soprattutto il conflitto mondiale … la prigionia, il disastro di una nazione.

Dopo il matrimonio dunque, e dopo aver lasciato la Legnano, al fine di preparare la Sanremo del 1946, Fausto macina una mole impressionante di chilometri sulla Via Aurelia sinistrata dai bombardamenti e dalle mine fatte esplodere dai tedeschi in ritirata. Nel mese di marzo i compagni di squadra della Bianchi (Leoni, Servadei, Pugnaloni, Barisone ecc.) vengono alloggiati, sulla scia di una tradizione ormai pluridecennale e risalente addirittura a Girardengo, all’Hotel Genovese naturalmente di Varazze. Qui al mattino i gregari l’aspettano proveniente da Sestri e cementando lo spirito di squadra si rendono conto che il capitano va fortissimo. Vincerà nella Città dei fiori, inutile ricordarlo, con più di un quarto d’ora di distacco su Bartali e su ciò che resta del mondo del pedale. E’ la Sanremo della rinascita, il ciclismo contribuisce a dare un briciolo di speranza e di buonumore alla gente con poca fiducia nel futuro.

Il Genovese, Coppi e la Bianchi diventano un connubio indissolubile, e nei saloni del confortevole albergo rivierasco, negli anni seguenti verranno a soggiornare per periodi più o meno lunghi tutti gli storici corridori biancocelesti. Milano, Carrea, Gismondi, Piazza, Crippa, Giacchero, Gaggero, Serse Coppi, si integrano perfettamente con i varazzini dei quali diventano ammirati ospiti e amici.

Il salumiere, il barista, la guardia comunale, l’avvocato, il massaggiatore, il fotografo; ecco, si, il fotografo Sandro Contini. E’ merito suo se nella nostra Varazze Coppi vive ancora nei suoi scatti. Coppi che prende il the con Carrea, Coppi assediato dai bambini, assediato dai suoi tifosi, dalle sue tifose. Coppi che sente la radio, che pedala sui rulli mentre è convalescente per una frattura di clavicola. Coppi nel pieno della forma con muscoli scolpiti e garretti d’acciaio. A passeggio sul lungomare, a colloquio con Tragella. Coppi elegante come un damerino. Coppi che si concede volentieri agli appassionati dopo una cena con Fiorenzo Magni e con Chierici direttore di Stadio.

Raccontano i vecchi che in una tarda serata Fausto sarebbe andato di persona al biliardo per recuperare a suon di scappellotti il giovane fratello Serse che … si era dimenticato di andare a dormire. Raccontano che quando lui passava davanti al negozio dell’amico salumiere pare inviasse al cielo urla da stadio. Raccontano che quando un gregario si presentava con la barba lunga o gli indumenti non puliti Fausto non era contento e lo mandava in camera a darsi una sistemata; il maldestro si sarebbe sorbito una supplementare razione di fatica in quanto avrebbe dovuto inseguire da solo…e così tutti erano sempre in perfetto ordine.

A Varazze si firmavano contratti, si incontravano i giornalisti e gli sponsor, c’era tempo anche per pedalare con un frate e per regalargli una fiammante Bianchi da corsa, ma c’era tempo anche per andare a trovare i suoi orfanelli o far visita ai seminaristi del Deserto. Si dice anche che il Campionissimo avesse espresso più volte il desiderio di rilevare nella nostra città a fine carriera un attività turistica, un Hotel, per diventare così un varazzino. Ma a metà degli anni cinquanta, quando esplose il caso della “dama bianca”, Varazze si schierò compatto con la Bruna e la Marina. Raccontano i vecchi che Fausto venne quasi alle mani col suo amico albergatore che gli rimproverava la sua nuova vita extramatrimoniale. Sarà probabilmente per questo che in seguito il Campionissimo preferì per i suoi giorni al mare la vicina Cogoleto o gli scogli dell’Isola d’Elba…

Ma Fausto vive ancora a Varazze con noi, nei nostri racconti, nella nostra passione per la bicicletta, nella nostra voglia di ospitare il Giro d’Italia e altre corse internazionali come la Varazze Sanremo femminile, prova di Coppa del Mondo. Non per niente a Varazze gli abbiamo dedicato un monumento proprio vicino alla panchina dove era solito sedersi ad ascoltare il rumore del mare.

Coppi in Riviera è anche il titolo di un libro edito nella nostra città. Fausto Coppi a Varazze, un campione lontano dalle tenzoni contro tutto il mondo del pedale ma a contatto con la sua anima. L’introspezione di un campione, di un uomo e le mille sfaccettature del suo carattere ….

3 Comments »

  1. da /Il Giornale/ Varazze Cerimonia per Coppi Il campionissimo rimpianto [Continua … ]

    Commento by Comitato Ponente Varazzino — 9 Gennaio 2011 @ 07:11

  2. Da /Savona e Ponente/ Gli amici di Varazze ricordano Fausto Coppi [Continua … ]

    Commento by Comitato Ponente Varazzino — 9 Gennaio 2011 @ 22:23

  3. Da /Savonanews/ Varazze: oggi la cerimonia in ricordo di Fausto Coppi [Continua … ]

    Commento by Comitato Ponente Varazzino — 9 Gennaio 2011 @ 22:28

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