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19 Dicembre 2010

Vado Ligure: A proposito dell’ampliamento della centrale a carbone

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Varazze, 19.12.2010.                                            Home page

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A proposito dell’ampliamento della centrale a carbone di Vado Ligure

fumi centrale a carbone di Vado Quiliano (Sv)Avevamo letto giorni addietro su un locale quotidiano che per quanto riguarda l’ampliamento della “Tirreno Power, il 16 dicembre 2010 a Roma si gioca a carte scoperte”, articolo a firma di Sergio Del Santo. Chissà come mai nutrivamo seri dubbi …? In effetti già nella riga subito dopo si poteva leggere: “Ma l’azienda può estrarre un jolly”; tanto per rimettere le cose al loro posto. Stiamo assistendo ad una dura battaglia combattuta senza esclusione di colpi e trasversale alle forze socio-politiche savonesi, liguri e nazionali.

Gli ultimi sviluppi romani ci lasciano con l’amaro in bocca e una grande delusione. Massimo rispetto per la posizione assunta dagli assessori all’Ambiente e allo Sviluppo Economico Renata Briano e Renzo Guccinelli, presenti alla Conferenza di Roma, con il non facile compito di cercare di far migliorare un progetto non voluto dai cittadini più direttamente coinvolti, da comitati, associazioni ambientaliste, scienziati e medici di provata esperienza e specifiche qualifiche; ma non siamo in accordo con le dichiarazioni rilasciate per quanto attiene al possibile mantenimento dell’occupazione e riduzione dell’inquinamento, in quanto elementi che non dovevano fare parte della discussione, per motivazioni che bene ci spiegano gli attivi componenti dell’Associazione Uniti Per La Salute”, in un comunicato pubblicato sul loro sito, al ritorno da Roma, dove non sono stati ammessi alla riunione e neanche ascoltati sulle motivazioni di tanta determinazione, impegno e sacrificio.

Dal sito di: Unione Per La Salute

“Roma, Ministero dello Sviluppo Economico, Conferenza dei Servizi per  discutere sul progetto di realizzazione di altri 460 MW a carbone nella Centrale Termoettrica di Vado Quiliano. Noi c’eravamo, fuori dalla porta ma c’eravamo. Abbiamo chiesto di fare un piccolo intervento, come associazione che, tra l’altro, è portatrice delle istanze sottoscritte da oltre 7000 (settemila) persone.

Abbiamo chiesto in modo rispettoso di essere ascoltati  (non siamo  arrivati per fare una sorpresa, ma avevamo annunciato il nostro arrivo via fax). C’è stata una votazione tra gli intervenuti e, nonostante la cortesia  apprezzabile del responsabile del procedimento ing. Saralli e nonostante il voto a noi favorevole dei sindaci di Quiliano e Vado, ci è stato comunicato che la maggioranza aveva votato per non ascoltarci. E quindi siamo rimasti fuori della porta ad aspettare. Quando finalmente la porta s’è aperta abbiamo capito, dalle interviste rilasciate dal presidente della provincia e dall’assessore regionale perché siamo stati  lasciati fuori, nonostante la nostra rispettosa richiesta, nonostante la levataccia (ore 3.30 del mattino) nonostante avessimo chiesto di parlare per 5 minuti 5.

Riteniamo avessero timore di sentirsi dire “cerchiamo di fare un po’ di chiarezza”:

1) attualmente per i vecchi gruppi a carbone è in corso un procedimento  previsto dalla legge italiana (che discende dalla normativa europea), si chiama Autorizzazione Integrata Ambientale. Il Decreto che la norma, prevede l’adeguamento alle Migliori Tecnologie Disponibili. ai fini di ridurne e minimizzarne gli impatti ambientali, sia in fase di combustione che al camino emissivo. Quindi lo Stato deve disporre l’adeguamento degli impianti esistenti secondo le citate norme di legge. Punto.

2) Quando fu concessa, l’autorizzazione per il ciclo combinato a turbogas fu subordinata al rispetto di alcune prescrizioni. I lavori sono stati ultimati e i gruppi sono in funzione da ben tre anni ma ad oggi non abbiamo ancora certezza  della ottemperanza a quelle prescrizioni condizionanti. Anche i Comuni di Vado e Quiliano, e gli stessi Ministeri continuano a manifestare più che perplessità su questo grave problema. Quindi prima di parlare di potenziamento è necessario che sia data finalmente pubblica conferma con la produzione della documentazione comprovante la verifica di ciascuna prescrizione,  debitamente  firmata dal funzionario pubblico responsabile incaricato delle verifiche, completa  delle date in cui dette verifiche sono state effettuate, nonché i verbali dei relativi sopralluoghi .

3)  La Centrale ha chiesto un ulteriore potenziamento a carbone (oggetto della presente Conferenza)

4)  Abbiamo appreso che si intende differire la presente conferenza a febbraio, e nel frattempo sarà studiato dall’azienda un nuovo progetto che dovrebbe ridurre un po’ l’emissione degli attuali gruppi a carbone

Qui non ci siamo! Non si puo’ condizionare l’adeguamento dei vecchi impianti  con la concessione del potenziamento: né l’azienda e nemmeno regione e provincia  possono decidere le modalità di adeguamento dei vecchi gruppi: l’adeguamento è dovuto per legge con il procedimento AIA attualmente in corso senza condizioni applicando al più presto le Migliori Tecnologie Disponibili. Questa non è solo la nostra posizione, ma anche quella del Comune di Quiliano, sede della centrale.

In ogni caso se sarà presentato un nuovo progetto, non potrà passare alla chetichella con accordi tra azienda, provincia e regione, ma dovrà seguire l’iter di legge, essere reso pubblico per permettere ai cittadini di produrre le loro osservazioni. Oggi quanto mai necessarie, oltre che per legge, anche per precedenti esperienze (ved. perizia giurata dott. Stevanin).

Questo avremmo detto e lo ribadiremo perché in un Paese dove tutti si riempiono la bocca di rispetto della legalità, le legge venga rispettata veramente. Ma i cittadini vigileranno attenti. Da parte nostra ci riserviamo di agire in tutte le sedi consentite affinché la legge sia scrupolosamente osservata da tutti gli Enti e le persone coinvolti.

Pubblicato sul sito di: “Uniti Per La Salute“, Associazione ONLUS- piazza della Chiesa 6, 17047 Valleggia (SV).

Per approfondire:

Tirreno Power, il 16 dicembre 2010 a Roma si gioca a carte scoperte

Tirreno Power: segnale positivo da Conferenza Servizi, 16 dicembre 2010

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