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Varazze, 28.11.2010.                                            Home page

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Gli dei marini e i miti degli eroi navigatori al Museo del Mare

L’accogliente locale del Museo del Mare, all’interno della darsena del porto turistico Marina di Varazze, già addobbato con migliaia di luminarie e pronto a ricevere clienti e visitatori per le prossime feste natalizie, ha ospitato la conferenza su: “Gli dei marini e i miti degli eroi navigatori”, inserita nell’ambito dei noti e sempre interessanti incontri culturali del sabato, organizzati dall’Università delle Terza Età (Unitre), tenuta dalla Prof.ssa Maria Tazzari Caruso.

Felice scelta quella operata dalla Direzione Unitre di tenere l’incontro presso i locali del Museo del Mare, sia per la specificità dell’argomento trattato, sia per favorire sinergiche collaborazioni tra il locale associazionismo ed infine, ma non per importanza, raggiungere e coinvolgere il maggior numero di persone potenzialmente interessate alle tematiche scelte ed inserite nel programma socio-culturale.

Alcune ore piacevolmente passate ad ascoltare una narrazione affascinante, circondati da modellini di imbarcazioni costruiti con amore, da chi il mare lo conosce e ne sente costantemente il richiamo. Ascoltare racconti di storiche e mitiche avventure, mentre con lo sguardo divaga tra velieri e bastimenti fino a confondersi con il racconto stesso, per poi volare lontano con le potenti ali della fantasia, molto lontano per misurarsi con il tempo che fu: quello dell’infanzia, della giovinezza e, per le menti aperte e gli animi più sensibili, della vita intera.

L’Oceano, la grande forza generatrice dell’acqua, è stato il primo argomento trattato della docente, in quanto da Omero ritenuto il principio di tutte le cose e il dio dell’acqua che circondava il globo. Figlio del Cielo e della terra, secondo Esiodo, fu marito di Teti con la quale generò circa tremila figli, i fiumi, ed altrettante figlie, le Oceanine, che vivevano sui fondali. Estranei alla stirpe dei Titani non presero parte alla loro guerra e per questo Zeus li ricompensò lasciandogli governare le acque.

Secondo argomento, gli Argonauti: una squadra di circa 50 eroi guidata da Giasone alla conquista del vello d’oro, con la nave costruita da Argo grazie al legno delle sacre querce del bosco di Dodona (oracoli che rispondevano con voce umana), fornitogli da Atena. I mitici eroi, prima di arrivare nella Colchide e conquistare il Vello d’oro, condizione posta da Pelia per restituire il trono a Giasone, dovettero superare molte fatiche e sconfiggere con l’aiuto della dea numerosi nemici, come le infernali Arpie, con volto di donna e corpo d’uccello dotato di artigli.

Terzo ed ultimo eroe navigatore non poteva che essere lui, da sempre desiderio e sogno di tutti i marinai: Ulisse; presente in tutta la letteratura moderna dal celebre episodio dell’Inferno, in cui Dante ne fa il simbolo dell’uomo, non fatto “a viver come bruto, ma per seguir virtude e conoscenza”, a numerosi drammi teatrali, ad opere musicali, fino a giungere all’Ulisside, vocabolo diffuso dal D’Annunzio, come prototipo dell’esploratore infaticabile, uomo desideroso di nuove conoscenze ed esperienze.

Un bel pomeriggio passato in compagnia dei racconti della Prof.ssa Tazzari e di tanta simpatica gente, tutti appassionati di mare e gesta marinaresche.

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