Alluvione: superati timori e polemiche tra Varazze e Genova; “equa la ripartizione dei 10 milioni di euro”

Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni

Varazze, 26.11.2010.                                          Home page

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Alluvione: superati timori e polemiche tra Varazze e Genova; “equa la ripartizione dei 10 milioni di euro”

Varazze_Alluvione_4.10.2010_Centro Operativo MultiforzeI timori e le polemiche tra Varazze e Genova sulla ripartizione dei 10 milioni messi a disposizione dalla Protezione Civile, hanno raggiunto il culmine della tensione nell’immediata vigilia dell’incontro programmato in Regione Liguria per il 24 novembre. Il Sindaco di Varazze, Prof. Giovanni Delfino, non ha mai perso occasione per denunciare timori e preoccupazioni, fin già da subito dopo le prime riunioni ed incontri istituzionali, dove iniziavano a circolare dati e cifre dei danni subiti dalle due zone maggiormente interessate dall’evento alluvionale del 4 ottobre: Varazze e Sestri Ponente.

Contrapposizione che ha creato non poca difficoltà in noi cittadini attivi e sensibili alle varie problematiche legate all’evento alluvionale, in quanto, anche se consci e consapevoli che alcune cifre circolanti erano non solo approssimative, come veniva puntualmente fatto presente, ma decisamente elevate, eravamo sicuri della serietà operativa del Commissario nominato a gestire l’emergenza, il Presidente Ing. Claudio Burlando e dei suoi collaboratori chiamati a verificare e concordare l’equa ripartizione delle misere risorse finanziarie messe a disposizione. Era preoccupato il nostro sindaco e noi insieme a lui sapendolo sottoposto a molteplici pressioni e sollecitazioni provenienti da più parti, e soprattutto da persone che hanno perso molto ed alcune tutto, senza contare i tanti che non hanno più la sicurezza di un posto di lavoro. Un momento veramente difficile per la comunità varazzina. Ciò nonostante leggere titoli ad effetto su primari quotidiani come: “Alluvione, Genova gonfia i danni”, ci poneva in una posizione di disagio.

Stato d’animo fatto presente e discusso con i diretti interessati, come da nostra abitudine, al solo e unico scopo di smorzare ogni possibile contrapposizione e sollecitare invece una comunione d’intenti, indirizzata a fare piuttosto pressione sul Governo affinché in Liguria arrivi presto quanto già stanziato e altri consistenti fondi assolutamente necessari per risanare, mettere in sicurezza il territorio, risarcire i privati, gli esercizi commerciali e le attività imprenditoriali danneggiate, finanziando ed agevolando la loro rapida ripresa e ritorno alla normalità.

L’aver appreso che dopo l’incontro in Regione di mercoledì 24 novembre, il nostro sindaco ha dichiarato che “nessuno ha barato” e giudicato parzialmente equa la ripartizione dei pochi fondi disponibili, ci ha tranquillizzati per la ritrovata serenità mentre continuiamo ad essere preoccupati per le notizie che ci giungono da Roma: non ci sono soldi; i tagli sono generalizzati e pesanti; esile possibilità di altre assegnazioni nel breve periodo. A questo punto, è urgente una forte, coordinata e determinata azione di sensibilizzazione indirizzata e mirata su chi può e deve decidere la ripartizione delle poche risorse a disposizione del Governo, ottenendo la destinazione di una parte alla Liguria. Ogni parlamentare e politico ligure deve cogliere e fare propria l’esortazione del Presidente Burlando, dell’Assessore Renata Briano, del Presidente della Provincia Angelo Vaccarezza e del Sindaco Delfino: “il Governo e la Protezione Civile devono destinare ulteriori stanziamenti alla Liguria, nell’ottica del principio dell’equità di distribuzione tra le regioni colpite”, come ha dichiarato l’Assessore Briano, che ha anche aggiunto, “Abbiamo avuto un danno ingente a fronte di un risarcimento veramente basso”, prima di spiegare che essendo di 7 milioni la disponibilità  per le “somme urgenze”, corrispondente al 48% dei circa 14,5 milioni necessari, si è deciso di suddividerli equamente tra i comuni colpiti assegnando ad ognuno la stessa percentuale. Varazze ha pertanto ottenuto 1,3 mln di euro, molto meno dei 2 milioni ragionevolmente attesi.

“Ora potremo proseguire con i lavori sospesi per mancanza di copertura finanziaria, anche se non sono sufficienti a ricoprire le spese già decise e cantierate per un totale di circa 3 mln. Chiederemo con insistenza altri fondi per poter chiudere anche le tante pratiche di risarcimento attivate e continuare l’opera di risanamento e messa in sicurezza del territorio, che ha subito danni per poco meno di 13 mln. Auspichiamo ad ogni modo l’assegnazione di altre somme, come promessoci dal Dr. Guido Bertolaso”, – ha dichiarato il sindaco Delfino, precisando inoltre – “Abbiamo solo potuto svolgere i lavori di ripristino della viabilità ma servono interventi significativi per la ricostruzione. Sono inoltre preoccupato per le molte attività produttive e commerciali che sono state cancellate, per la stima dei danni ai privati che lievita con il passare dei giorni. Se poi a questo fosco quadro aggiungiamo la crisi dei cantieri Baglietto e cartiera Verde, per Varazze è un momento veramente difficile. Per questo motivo serve far ripartire con urgenza il turismo, i servizi e il terziario”. Infine ha concluso evidenziando che il Comune ad oggi (22 novembre) ha speso circa 300 mila euro per l’assistenza alla persona e stanziato 1,8 mln (in parte già spesi) per lavori urgenti e per fare fronte all’emergenza, ai quali sono da aggiungere i 700 mila euro deliberati dalla Provincia.”

L’assessore Briano ha giustamente aperto una polemica con il Governo colpevole di non avere usato lo stesso metro di valutazione tra le varie regioni: “Al Veneto il 30% della stima dei danni e per l’emergenza rifiuti in Campania sono stati trovati 150 milioni, mentre per la Liguria è stato dato un misero 5% del totale dei danni stimati. I cittadini di Veneto e Campania è giusto che tornino alla normalità al più presto, ma anche quelli della Liguria meritano lo stesso trattamento”. Alla domanda se ritiene probabile l’arrivo di altri fondi, ha risposto: “Io ci spero sempre, ma in verità non sono molto ottimista.”

Per quanto riguarda i privati è in corso l’analisi delle schede che riguardano soprattutto le famiglie  evacuate, per stabilire come ripartire i 3 mln disponibili. Entro il 10 dicembre sarà nuovamente convocato il comitato.

Era presente anche l’Assessore allo sviluppo economico, Renzo Guccinelli, per presentare e illustrare le iniziative attivate dalla Regione Liguria con propri fondi; il quale, intervenuto nella stessa mattinata ad un convegno dedicato all’economia e allo sviluppo ha dichiarato: “Per far fronte alle esigenze di questo momento nei prossimi giorni definiremo, d’intesa con le Camere di Commercio, un fondo per le imprese che hanno subito danni durante l’ultima alluvione. E’ giusto che vengano rilanciate visto che hanno perso macchinari e scorte, e per questo motivo occorre che si garantisca loro un modo per accedere al credito, con il quale  possano rimettere in moto la loro attività”.

Sono poco meno di 900 le richieste di risarcimento compilate dai privati e consegnate in Comune, per danni su abitazioni e mezzi di trasporto; non disponiamo ancora di una esatta quantificazione che da indiscrezioni dovrebbe essere superiore ai 15 mln. A queste sono da aggiungere i circa 300 moduli consegnati alla Camera di Commercio dalle categorie economiche cittadine, per una stima approssimativa intorno ai 12 milioni. Cifre approssimative, da verificare anche in base ai requisiti previsti nell’ordinanza di Protezione Civile che detta le regole per l’ammissibilità. Le istituzione e le associazioni di categoria hanno assicurato che non lasceranno nessuno abbandonato al proprio destino; ogni pratica sarà esaminata con la massima attenzione e seguita per tutto l’iter fino a conclusione.

Questo articolo è stato pubblicato il 26 Nov 2010 alle 10:17 ed è archiviato nelle categorie - Alluvione 4.10.2010, Ambiente, Attualità, COMUNICATI E COMMENTI DEL DIRETTIVO, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

Un commento

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29 Nov 2010 alle 12:46

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