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25 Novembre 2010

Il TAR lascia Varazze senza Piano Urbanistico Comunale

Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni

Varazze, 25.11.2010.                                          Home page

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Il TAR lascia Varazze senza Piano Urbanistico Comunale

varazze-retroporto-6La notizia è giunta a ciel sereno e colto di sorpresa tutti, in quanto si era certi che il ricorso a suo tempo presentato al TAR dai Cantieri Baglietto, e riguardante una norma sulla destinazione delle aree demaniali, in caso di cessazione della produzione, fosse stata ritirata. Evidentemente non è stato fatto e, come conseguenza dell’analisi e verifica del procedimento da parte degli esperti del Tribunale Amministrativo è emersa l’irregolarità procedurale nella pubblicazione degli atti da parte del Comune. Come immediata e nefasta conseguenza è stato annullato il decreto regionale che ha approvato il Puc del 2004, lasciando di fatto Varazze senza Piano Urbanistico Comunale.

Tutti i progetti in essere subiranno inevitabilmente ritardi, con ingenti danni per gli attuatori e per la comunità. Certo che non avevamo bisogno di questa ulteriore mazzata, ma occorre incassare e reagire prontamente, come tra l’altro è stato deciso dall’Amministrazione Comunale, che procederà alla ripubblicazione degli atti secondo quanto previsto dalla sentenza, presentando nel contempo un tempestivo ricorso al Consiglio di Stato, per poi coinvolgere e confrontarsi immediatamente con le competenti Direzioni della Regione Liguria, in modo da concordare le migliori e comuni azioni da intraprendere per una rapida soluzione di un errore che rischia di complicare ed aggravare ulteriormente la gestione della Città pesantemente danneggiata dal nubifragio del 4 ottobre.

Tranquillizziamo quanti ci hanno contattato, allarmati per questo nuovo intoppo sul cammino dell’iter burocratico dello sfortunato progetto di recupero urbano del ponente, il cosiddetto retroporto o T1C, i fatiscenti capannoni industriali dismessi e T1A.1a, campo sportivo Pino Ferro. Per il momento non ci risulta siano sorti altri particolari impedimenti al suo proseguo dopo le modifiche apportate dall’attuale Giunta, per le quali, anche se non pienamente condivise, abbiamo deciso di non presentare ulteriori osservazioni, paghi dell’accettazione di quasi tutte le richieste e segnalazioni fatte direttamente alle competenti Direzioni della Regione Liguria, supportati direttamente dal Presidente Ing. Claudio Burlando e dai suoi più stretti collaboratori.

Certo che, per la viabilità avremmo auspicato una migliore soluzione, come pure per Piazza XXIV Maggio ci saremmo aspettati che i nostri Amministratori avessero colto l’eccezionale e, riteniamo irripetibile occasione, per sistemarla sia nei suoi strategici sottoservizi di scarico delle acque dei retrostanti rii che vi confluiscono, e sia a naturale e prestigioso ingresso del centro storico, quello che attraversa tutta la città, cuore pulsante, economico e socio-culturale di elevato valore promozionale per una località che ha deciso di vivere prevalentemente di turismo.

Tutto ciò nonostante, abbiamo responsabilmente deciso di non insistere oltre per evitare che i privati attuatori del progetto, da troppo tempo costretti ad estenuanti trattative, incontri e ripetute modifiche decidessero, con tutte le ragioni di questo mondo, di rinunciare all’investimento immobiliare, facendoci ripartire nuovamente da zero, per un recupero urbano che tutta la comunità attende da decenni.

Non facciamo nessun commento sull’accaduto, in quanto consapevoli che solo chi fa sbaglia; lasciamo battute e sferzate ad effetto mediatico ai politici di razza, sicuramente più competenti, preparati e ovviamente interessati.

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