Savona: Cortometraggi al Nuovofilmstudio

Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni

Varazze, 10 giugno 2010.                                            Home page

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Cortometraggi al Nuovofilmstudio

sala-filmstudio-savonaGiovedì  10 giugno, ore 21 Nuovofilmstudio presenta: In attesa del Mundial, memorie moderne.

In attesa dei campionati mondiali di calcio in Sudafrica, Nuovofilmstudio ospita l’autore e regista Teo De Luigi e presenta i suoi documentari “L’urlo del ’68” e “Rapiti ’78”: un viaggio tra società, politica e gioco del pallone.

L’urlo del ’68  di Teo De Luigi durata 35′  raccontato da Adriano Sofri.

Nel 1968 la Nazionale italiana di calcio vince per la prima e unica volta il Campionato Europeo, ma la memoria comune ne conserva un labile ricordo. Perché? Forse la nascita del movimento studentesco, le lotte operaie, la guerra del Vietnam, gli assassinii di M.L. King e di R. Kennedy, misero in secondo piano il calcio? È una storia che Adriano Sofri racconta dalla condizione attuale di detenuto e parte direttamente dal “campetto” del carcere, dove si misura attivamente col gioco del pallone. Ritorna sugli anni che lo videro protagonista della vita politica, con la formazione di Lotta Continua e li affronta senza infingimenti o ritrosie, sottolineando episodi inediti come inedito è il punto di partenza: riflettere su quegli anni attraverso il filtro di ciò che ha sempre rappresentato il calcio in Italia, termine di paragone o cartina di tornasole degli avvenimenti sociali e politici del nostro paese e non solo. Così i “vecchi” nazionali di allora (da Zoff a De Sisti a Burgnich, ecc.), si ritrovano intervistati davanti alla loro impresa-tv come davanti a uno specchio in bianco e nero.

Rapiti ’78   di Teo De Luigi durata 36′ raccontato da Adriano Sofri e Julio Velasco

Maggio 1978, la Nazionale italiana di calcio, la prima di Bearzot, parte per i Mondiali in Argentina. Il mondo del calcio non poteva non avvertire il clima di terribile sofferenza del paese, segnato dal terrorismo. Nello stesso momento, dall’Argentina arrivano i primi echi della dittatura di Videla, col tragico fenomeno dei “desaparecidos”. Dunque, ancora un evento sportivo per “accantonare” la vita sociale e politica? Partono da questo interrogativo i due narratori, Adriano Sofri, dal carcere, e Julio Velasco, dallo spogliatoio della squadra di pallavolo. I loro pensieri affrontano le contraddizioni di quell’epoca tragica che, stranamente, è permeata da uno sfondo sportivo emozionante e coinvolgente. Rari documenti e interviste ai protagonisti di allora, (calciatori argentini e madri della Plaza de Mayo, servizi di repertorio su Bearzot e intervista a Sergio Zavoli) costruiscono un percorso narrativo che pare riferirsi alla condizione dei “destini incrociati” di Italo Calvino…

Teo De Luigi, autore e regista riminese, residente a Calice Ligure, dagli anni ’80 si dedica all’inchiesta e al documentario collaborando con la RAI. Dal 1987 al 1999 lavora con Sergio Zavoli. Nel 1999 è responsabile artistico di Stream e nel 2005 collaboratore di Sky Racconta. Realizza fra gli altri i seguenti documentari: “Voci” ciò che i giovani non vogliono dire; “PTSD – piaga di guerra” e “Festa amara” sulla guerra nei Balcani; “Rito e sangue” battenti e flagellanti nel sud d’Italia; “Cittadella Cottolengo” i volontari cattolici e laici; “Il mito Fausto Coppi” viaggio nelle imprese del campionissimo; ’46 battiti al secondo” e “Padre e figlio piloti” la terra di Valentino Rossi; “Duccio Galimberti – Il tempo dei testimoni” la Resistenza di Giustizia e Libertà “Piacere, Ada Gobetti” donna resistente, non solo moglie di Piero Gobetti. Ha pubblicato “Memoria come futuro” ed. Maggioli e “Giocare da libero” ed. Limina. Attualmente ha in lavorazione “Paralup, l’eco della memoria” in collaborazione con la Fondazione Nuto Revelli di Cuneo.

Fonte: Associazione culturale arci-ucca nuovofilmstudio – piazza Diaz 46r, Savona

Questo articolo è stato pubblicato il 10 Giu 2010 alle 00:05 ed è archiviato nelle categorie Attualità, EVENTI E MOSTRE, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

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