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Varazze, 16 maggio 2010. Home page
Il Gruppo Alpini ricorda l’eroe del Galilea, piroscafo affondato nel 1942
Il Gruppo Alpini di Varazze riunito nella propria capiente sede, alla presenza della figlia e del sindaco Prof. Giovanni Delfino, ha ricordato il comandante varazzino Gerolamo Delfino (1898-1986), eroe del Galilea, il piroscafo naufragato la notte fra il 27 e 28 marzo 1942 nelle acque dello Ionio.
Oltre mille le vittime quella notte; più di novecento gli alpini e con loro anche carabinieri, bersaglieri e marinai.
Il convoglio navale salpato dalla della Grecia, portava in patria gli alpini della “Julia”, dopo la dura campagna sul fronte greco albanese. Il “Galilea” aveva imbarcato gli alpini del Battaglione Gemona, ma poco dopo la partenza un siluro, lanciato dal sommergibile inglese “Protheus”, lo colpì in pieno facendolo affondare in pochissimo tempo.
Nell’occasione di quella sfortunata tragedia, Gerolamo Delfino, comandante del cacciatorpediniere Mosto, assumendosi la responsabilità di non rispettare gli ordini di proseguire nella rotta verso le coste italiane, si è distinto in un generoso atto di eroismo, riuscendo a portare in salvo 280 alpini imbarcati sul piroscafo affondato. Gli Alpini riconoscenti ricordano spesso l’eroe anche con l’esposizione di fotografie e lettere, legate alla sua lunga carriera nella Marina Militare, compreso una corposa documentazione sul generoso atto di eroismo, compiuto in quella tragica notte del 1942.
Caterina, la figlia del capitano Delfino, presente alla manifestazione, ha portato fotografie e documenti d’epoca a ricordo di quel lontano e mai dimenticato avvenimento, compreso le numerose decorazioni ottenute dall’amato padre: quattro medaglie di bronzo, la croce di guerra, medaglia d’oro per lunga navigazione e la croce di cavaliere della repubblica. Bene fa Caterina a mantenere viva la memoria del Comandante; un uomo di grande valore, forti principi morali e profondi sentimenti di rispetto e umana comprensione.
La città di Varazze ha dedicato all’eroe una Piazza sul mare, proprio di fronte al Santuario in onore di Santa Caterina.