Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni”

Varazze, 12 maggio 2010.                                            Home page

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Presentata in Biblioteca la ristampa di ‘Mesté de ’na votta’

Sabato 8 maggio 2010 alle ore 17 presso la Biblioteca Civica di Piazza San Bartolomeo, turisti e varazzini hanno potuto assistere alla presentazione della raccolta di poesie in dialetto ligure: Mestieri di una volta (Mesté de ’na votta). Un tuffo nella Liguria di ieri attraverso antichi mestieri illustrati da Roby Ciarlo.

Mario Traversi, giornalista, Presidente dell’attiva e benemerita Associazione Culturale “U Campanin Russu“, scrittore di narrativa e appassionato poeta dialettale, vincitore di numerosi premi ed importanti riconoscimenti, ha realizzato questo libro di poesie in dialetto, con bellissime illustrazioni del noto artista varazzino Roby Ciarlo, per “Cercare di ricordare il mondo di una volta, nella ruota infinita del tempo che scorre implacabile.”

Il successo di vendite del libro e di pubblico intervenuto per la presentazione di questa ristampa, richiesta e attesa da molti appassionati, anche dalle comunità liguri di oltre oceano, è motivo di grande soddisfazione per gli autori e per noi che abbiamo la fortuna di conoscerli, frequentarli e condividere alcune delle loro tante passioni.

Al termine della presentazione e lettura di più poesie, anche con l’aiuto del collega scrittore e poeta varazzino, Silvio Craviotto, un prolungato applauso ha accolto la notizia che una di quelle contenute nel volume, “L’Ultimo Pescatore”, si è classificata al primo posto nel concorso di poesia dialettale indetto dall’Associazione Ascar di Genova, dove Mario Traversi si recherà sabato prossimo 15 maggio alle ore 16, per ritirare il meritato premio.

L’interessante pomeriggio culturale si è concluso con un ricco rinfresco per tutti gli intervenuti.

Per approfondire:

La poesia prima classificata all’Ascar di Genova

L’Ultimo Pescatore

Solo,/ con le mani bruciate dal sale/ e logore dal remare,/ si guardava attorno/ e si sentiva stanco,/ ma ancora di più avvilito./ La rete tutta strappata,/ come la sua vita ormai,/ sicuro un peschereccio,/ inutile cercare…/ “E’ meglio piantarla li,/ ci vorrebbe un’età più verde./ Ormai sono troppo vecchio”./ E gli occhi gli colavano/ come un rubinetto che perde./ Per potersi un poco riposare/ si era seduto un attimo/ accanto al vecchio gozzo,/ con in braccio il suo micino./ E l’hanno trovato così,/ ormai sul far della sera./ Credevano che dormisse/ e l’hanno scrollato pianino./ Ma lui era partito./ Aveva messo la vela/ per il suo appuntamento con il destino./ Sotto la sua mano già fredda/ si era addormentato il micino …

Il libro: la prefazione dell’Autore

I più sono scomparsi, schiacciati dalla modernità  e dal consumismo che non ammette rattoppi ma un continuo rinnovo. E così tanti mestieri se ne sono andati in punta di piedi, lasciando ricordi di mondi ormai lontani, quando il vivere era diverso e la gente cercava di risparmiare su tutto, affidando i pochi beni e oggetti di cui disponeva alla cura di abili artigiani che sapevano ripararli con una spesa abbastanza contenuta, che rispecchiava economie povere ma ricche di saggezza. Ne rimangono ormai pochi di quei mestieri che parlavano la lingua dei paesi e dei quartieri, ultima retroguardia di un esercito che ha combattuto con onore epiche battaglie, oggi ridotto a fantasma di un passato irripetibile. [Continua sul libro, in vendita presso la Cartolibreria Moderna dei F.lli Danaidi in via G.B. Camogli, 21 Varazze]

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