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Varazze, 10.05.2010. Home page
Un tavolo di confronto sui tempi di chiusura del cantiere di Rio Cucco
Il cantiere di Rio Cucco, 36 alloggi di edilizia cooperativa che vede impegnate tre locali Società, aperto a maggio 2006 con l’abbattimento di oltre cento piante di olivo e nel proseguo un’altra quarantina di piante di varie essenze (pini, abeti, oleandri, palme, ecc …), più volte sospeso, ripreso ancora sospeso da tanti, troppi mesi, crea notevoli disagi ai residenti e abitanti della zona, i quali ci hanno esortato a chiedere chiarimenti ed assunzione di responsabilità a chi di dovere.
Disagi ampiamente previsti da questo sodalizio e dagli abitanti, quando siamo venuti a conoscenza della decisione di realizzare l’insediamento residenziale in quella precisa località, da sempre oppressa da gravi carenze inerenti alla mobilità sia veicolare che pedonale, subito fatti presenti all’Amministrazione Comunale e politici tutti. Non siamo stati ascoltati; abbiamo ottenuto solo piccoli adeguamenti, anche se necessari e determinanti ai fini della soluzione di alcune grossolane lacune e dimenticanze; i lavori sono proseguiti con una miriade di aggiornamenti e adeguamenti in corsa d’opera, fino a bloccarsi quando le problematiche sono diventate più complesse e di difficile soluzione.
Comportamento delle locali istituzioni che noi normali cittadini fatichiamo a comprendere e giudichiamo ingiustificabile. A noi poco interessa chi ha ragione o torto; nel nostro Bel Paese è sempre piuttosto complicato stabilirlo: finiamo per avere sempre tutti ragione, o torto, dipende …!
Ritenendo le lamentele pertinenti e fondate, ci siamo rivolti al all’assessore competente Cav. Carletto, che ci ha assicurato la ripresa dei lavori di completamento a breve e promesso un tavolo di confronto con i responsabili delle Cooperative, per fare il punto della situazione e analizzare le diverse esigenze delle parti interessate.
Siamo come sempre fiduciosi, collaborativi e rispettosi di ruoli e funzioni, e restiamo pertanto in attesa dell’incontro, per cercare di capire quando e come saranno risolte le problematiche ancora in sospeso, completati i lavori e finalmente chiuso il cantiere, dando sollievo a tutti gli abitanti, compreso quelli dei 36 alloggi da poco ultimati.
Ribadiamo con l’occasione la necessità, più volte segnalata e documentata, di dotare la Città di un PUM (Piano Urbano della Mobilità); un invito e suggerimento rispettoso, ma fermo e determinato, proprio per evitare il ripetersi di grossolani errori, che finirebbero per creare ulteriori disagi alla popolazione anziché migliorare la vivibilità, sia che si tratti di recuperi urbani (retroporto) o di nuovi insediamenti residenziali (Rio Cucco).” [Continua su “Via Corosu: un calvario per i mezzi pesanti e per gli abitanti”, un post del 26.08.2009 … ]