Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni”

Varazze, 25 aprile 2010.                                            Home page

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Il XXV aprile a Varazze per mantenere viva la memoria

Il XXV aprile a Varazze con deposizione di corone, musica, canti e parole per mantenere viva la memoria e non tradire lo spirito costituente.

Sul nostro precedente post abbiamo riportato il nutrito programma elaborato dall’Amministrazione Comunale per “celebrare la memoria della lotta di liberazione, indispensabile contributo all’unità nazionale e baluardo della democrazia e della pace”, elencato tutti gli appuntamenti e relative motivazioni, come: “Il trascorrere del tempo non può far dimenticare il valore di tale ricorrenza e soprattutto i sacrifici di coloro che hanno consentito l’attuale ordinamento democratico.”

Presente il sindaco, la Giunta ed i Consiglieri dell’opposizione, più alcuni politici della sinistra con bandiera al seguito, rappresentanti dell’associazionismo e movimenti tradizionalmente legati ai partiti della sinistra storica, le forze dell’ordine, le associazioni d’arma, la Banda Musicale Cardinal Cagliero, gli Alpini con il Coro Monte Greppino e tanti cittadini, sicuramente più numerosi che nei precedenti anni, Varazze ha mantenuto fede al proprio impegno, come è dimostrato dall’allegata galleria fotografica.

Tutto ciò però, secondo il nostro modesto parere, non è sufficiente per chiudere con un triste periodo del passato, come ha auspicato anche il Presidente Napolitano:

“Credo che sia importante che gli italiani mantengano costantemente viva la memoria e consapevole la coscienza delle diverse tappe e componenti del processo di maturazione e di lotta che ha condotto il nostro Paese alla liberazione. I giovani di oggi sono chiamati a contrastare i nuovi autoritarismi e integralismi che rappresentano la negazione dei principi e dei valori che ispirarono la lotta per la liberazione. I nostri padri hanno realizzato il sogno dell’Italia unita, la nostra generazione ha sconfitto il nazifascismo e gettato le basi dell’Europa unita, fino al superamento della lunga stagione della guerra fredda con l’abbattimento del muro di Berlino. Ai giovani di oggi toccano questi altri compiti.”

I tempi sono oramai maturi per voltare definitivamente pagina e dare un doveroso e salutare esempio ai nostri giovani: dialettica e confronto sempre, opposizione e contrasto a prescindere, sempre e comunque, finalizzata allo scontro e alla sopraffazione di chi la pensa diversamente, assolutamente no, da evitare e combattere ad ogni costo. Unire si, dividere ed emarginare no!

Ricordare oggi il 25 aprile tutti insieme, senza bandiere di partito è un dovere, una conquista sociale, culturale e dimostrazione di civiltà e maturazione democratica. Un augurio, un auspicio e tanta fiducia nelle nuove generazioni.

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