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5 Dicembre 2009

Varazze: Mostra e libro su ‘Futurismo e il suo tempo’ a Palazzo Beato Jacopo

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Varazze, 5 dicembre 2009.

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varazze-4122009_palazzo-beato-jacopo-futurismo-e-il-suo-tempo-vanna-giorgisMostra e libro su ‘Futurismo e il suo tempo’ a Palazzo Beato Jacopo

Vanna Giorgis, Presidente della Fondazione Bozzano-Giorgis, con l’organizzazione della mostra inaugurata martedì 1 dicembre e la pubblicazione del libro sul “Futurismo e il suo tempo”, che hanno richiesto un notevole impegno di ricerca ed analisi, conferma la grande passione ed amore per l’arte e la città di Varazze.

Pubblichiamo la nota inviataci dalla Prof.ssa Elsa Roncallo, membro della Fondazione Bozzano-Giorgis ed ex assessore alla Cultura del comune di Varazze:

“Il 1 dicembre scorso si è inaugurata a Varazze una mostra omaggio al Futurismo nel centenario della nascita di questo movimento, tutto italiano. Il materiale esposto nella mostra, di proprietà della Fondazione Bozzano-Giorgis, appartiene alla ricca collezione che i coniugi Bozzano hanno raccolto nel tempo.

Della Fondazione è presidente Vanna Giorgis amata consorte del pittore e ceramista Guglielmo. Insieme al marito è stata a contatto con le maggiori correnti artistiche del 900 e ne ha raccolto e conservato reperti e immagini.

Alle 16,30 si è aperta al pubblico la sala-mostre del secondo piano di palazzo Beato Jacopo  e il vicepresidente della Fondazione dott. Giorgio Olcese ha introdotto i presenti alla mostra e presentato il libro della signora Vanna “Futurismo e il suo tempo” con un intervento di cui si allega una sintesi.

Fotografiche esclusive e manifesti del movimento futurista introvabili sono in visione ai visitatori ogni giorno fino al 15 dicembre, dalle ore 16,30 alle ore 18,30 un vero omaggio della città di Varazze al Futurismo di cui ciascuno può portare a casa un contributo nel prezioso volumetto dall’accurata veste grafica . Elsa Roncallo.”

Sintesi dell’introduzione fatta ai presenti all’inaugurazione dal vicepresidente della Fondazione dott. Giorgio Olcese:

“Il panorama complesso e variegato dell’arte del novecento mostra chiaramente che ogni protagonista, artista o movimento artistico, fu pervaso dall’ansia di ricerca d’un rinnovamento profondo del linguaggio espressivo: un atteggiamento certamente presente anche nei secoli precedenti, ma vissuto nei novecento con un vigore quasi ossessivo. Così, fin dai primi anni del secolo, sì imposero innovazioni impensabili prima.

Nel 1906 nasceva a Parigi il Cubismo, che rivoluzionava le leggi prospettiche della rappresentazione d’una figura, d’un oggetto, d’un paesaggio. Quasi contemporaneamente germogliava nel centro Europa l’Astrattismo, che voleva liberare l’espressione artistica dalla necessità di usare immagini reali per abbandonarsi alla suggestione emotiva e psicologica del colore.

Nel 1909 nasceva in Italia il Futurismo, figlio dell’entusiasmo per il profondo rinnovamento di ogni aspetto del vivere, generato dalla fiducia incondizionata negli effetti delle nuove scoperte scientifiche e tecnologiche che trasformarono rapidamente la società, producendo l’avvento della rivoluzione industriale. Al di là di tanti suoi aspetti esageratamente retorici, il futurismo si impose subito per la sua valenza internazionale, allineata con le ricerche europee contemporanee e influì incisivamente sul rinnovamento espressivo non solo nei campi della pittura e della scultura (a cui tolse la staticità arrivando a rappresentare il movimento, la velocità come metafora della corsa al futuro), ma anche nella letteratura, nell’architettura e nella progettazione di oggetti di uso comune, anticipando di un decennio il Bauhaus di Gropius.

La Fondazione Bozzatio-Giorgis ha voluto inserirsi nelle celebrazioni del centenario del Futurismo con la pubblicazione di un libro interamente pensato, progettato e composto da Vanna Giorgis.

Il libro ha due caratteristiche, una esplicita e l’altra implicita. La prima è che non si tratta di un libro di critica artistica ma di documenti (in gran parte inediti) e di immagini. L’autrice ha voluto, infatti, realizzare una sintesi del clima culturale del tempo offrendoci, nella sezione principale del libro, una barellata di frontespizi delle pubblicazioni (futuriste e no) apparse nella letteratura di quegli anni, accanto a frammenti della relazione epistolare tra Farfa e Bozzano e a varie opere ceramiche, talvolta di secondaria importanza, ma significative per poter apprezzare la penetrazione che il Futurismo ebbe anche in espressioni tipiche del nostro territorio.

Il secondo aspetto del testo consiste nel fatto che ci porta, ancora una volta, a riflettere sulla vastità della cultura di Guglielmo Bozzano: tutti i libri citati sono stati da lui letti e criticati nel tempo reale della loro pubblicazione e costituiscono soltanto una piccola frazione della sua grande collezione libraria, oggi prezioso patrimonio della Fondazione Bozzano-Giorgis.”

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Varazze: Libro e mostra su ‘Futurismo e il suo tempo’ a cura di Vanna Giorgis

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