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Varazze, 30.11.2009.
PonentevarazzinoNews
Ferie forzate e speranze nel futuro
dei Cantieri Baglietto
Cantieri Baglietto di Varazze, un lungo ponte natalizio, crisi e chiusura da metà dicembre all’11 gennaio. Il piano ferie è stato presentato ai 40 dipendenti che lo hanno accolto con rammarico. Commesse militari in vista.
Da oggi tutti in ferie forzate, a scaglioni. Poi, da metà dicembre, chiusura pressoché totale del cantiere e riapertura prevista per l’undici gennaio prossimo. Un ponte natalizio che non era mai stato così lungo e che è stato deciso giocoforza, perdurante la situazione di leggera crisi, che lascia però intravedere qualche barlume di luce, pur se non a brevissima scadenza.
Il piano ferie è stato presentato alle 40 maestranze che lo hanno accolto con rammarico. Intanto, attendono l’esito di altri incontri (in settimana in Regione, poi al Ministero del lavoro). In chiave futura, oltre al settore diporto, esiste la speranza di acquisizioni di commesse militari, che non sarebbero una novità per il cantiere leader in yacht di superlusso.
Si prevede che in questo lasso di tempo prenda corpo la fase di avviamento procedurale del recupero estetico-urbanistico dei cantieri, il cui primo atto sarà costituito dalla richiesta di dissequestro di un locale sottotetto nel quale erano stati eseguiti lavori non conformi al progetto originario.
Poi, si andrà avanti a colpi di Dia (dichiarazioni di inizio attività). Questa scelta, che ha comportato la rinuncia prima all’impegnativo Puo e poi al Suap, è stata annunciata, e richiesta, nell’ultimo incontro fra i tecnici della “Camuzzi” e di uno studio privato varazzino, col sindaco Delfino, l’assessore all’urbanistica -edilizia privata, Carletto, e i responsabili degli uffici.
“In meno di un’ora – spiega Carletto – abbiamo praticamente risolto il caso. I Baglietto, nei mesi scorsi, avevano modificato la copertura di un locale, nell’area di ponente, prolungando la copertura di un tetto. Ora, lo ricondurranno alla situazione precedente, dopodiché potranno richiedere il dissequestro alla Procura. E questo è già un primo, importante passo”.
“Al tempo stesso – concludono sindaco e assessore – esamineremo le Dia per il rifacimento dei grandi portoni che si affacciano sull’Aurelia, chiusi da anni e oramai fatiscenti, se non addirittura pericolosi. L’azienda provvederà a fare fronte ad altre esigenze logistiche in base alla nuova tipologia di produzione che, a quanto asserito, sarà orientata verso imbarcazioni di dimensioni inferiori rispetto a quelle prodotte negli ultimi anni. Da parte mia, dell’amministrazione in genere, e degli uffici non si creeranno ulteriori problemi, anzi si farà tutto il possibile per accelerare il recupero estetico e la messa in sicurezza dei capannoni. Angelo Regazzoni.
Fonte: Il Secolo XIX del 29.11.2009.
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