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Varazze, 14.11.2009.

PonentevarazzinoNews

Seconda Tesi di Giuseppe Puppo
all’Unitre di Varazze:
Il “Principe” di Genova Andrea Doria

Giuseppe Puppo, oggi pensionato, ma impegnato a tempo pieno in molteplici attività: marito, padre, nonno di tre nipotini, cantore nelle Corali cittadine, esperto di attrezzature per la pratica della pesca professionale ed instancabile camminatore; con la volontà e determinazione che lo hanno sempre contraddistinto, riesce a trovare il tempo di seguire con profitto i corsi dell’Università della Terza Età di Varazze, dove è da tutti stimato ed apprezzato per quello che rappresenta e sa dare.

Persona con innate doti di ricerca e analisi delle informazioni, sintesi espositiva, sempre fluida e coinvolgente, unita ad eccellenti qualità di narratore,  gli consentono di avere spettatori attenti, non solo tra gli addetti ai lavori (docenti e studiosi appassionati di vicende storiche), ma anche tra comuni amici e conoscenti, per caso coinvolti nelle vicende che ora lo interessano così tanto.

Passione storica la sua, è vero, lontana dalle precedenti esperienze lavorative di pescatore ed operatore nel comparto assistenziale e sanitario, ma sempre strettamente legata alla marineria. Non è facile per un pescatore e per giunta varazzino spogliarsi dell’ancestrale richiamo, che il mare esercita su chi è cresciuto in un “Paese che vanta una tradizione lunga molti secoli di marinai, ma anche cordai, scultori di polene, maestri d’ascia e costruttori di piccole e grandi imbarcazioni”, come ha recentemente scritto il giornalista Paolo Valpolini, nel libro “Varazze Club Nautico 1919-2009” che racconta i primi 90 anni di storia del mitico VCN e quindi di Varazze.

Pino Puppo ha già conseguito nel lontano 2001 un primo “Diploma di Merito” per la ricerca e tesi espositiva su “I Fenici”, relatrice la Prof.ssa Anna Balestri; oggi, sabato 14 novembre 2009, nell’aula magna dell’Unitre di Varazze, per l’occasione e a dimostrazione dell’affetto e stima che lo circonda, gremita di tanti amici ed appassionati, ha conseguito il suo secondo diploma, per la ricerca e tesi su “Andrea Doria”, relatrice la Prof.ssa Margherita Pira, controrelatore la Prof.ssa Marcella Gori, Coordinatrice la direttrice dei corsi, Prof.ssa Antonietta Ferrando Barlocco.

Presenti in aula ed attenti spettatori anche il Presidente dell’Unitre Prof.ssa Laura De Bellis e il Consigliere Comunale con delega alla Cultura Maria Angela Calcagno, la quale ha voluto esprimere il proprio apprezzamento per il lavoro svolto dai tanti bravi Docenti e complimentarsi con il relatore, per la diligente ricerca svolta e la coinvolgente esposizione fatta, ponendo pure l’accento sull’aspetto riguardante le grandi ed innate potenzialità di rappresentazione e comunicabilità, oggi inequivocabilmente dimostrate da Giuseppe Puppo, giudicato idoneo con lode da tutti i docenti presenti e licenziato con “bacio accademico” dalla raggiante relatrice Prof.ssa Margherita Pira.

All’amico e stimato concittadino i complimenti di quanti lo conoscono, della redazione de “Il Giornalino” e del direttivo e segreteria di Ponente Varazzino.

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Per approfondire:

Da “Frillieditori” – Andrea Doria – Principe e pirata nell’Italia del ’500

Il libro: Se Machiavelli lo avesse conosciuto forse si sarebbe ispirato a lui quale modello per il suo Principe; ma non ebbe il tempo né il modo, se non una sola volta, e di sfuggita. Più stretti invece i legami del Doria con Guicciardini, anche se fra i due non corse mai buon sangue. Andrea Doria aveva la tempra del corsaro, il fascino del principe, la lucidità dell’uomo di Stato. Nato povero, cadetto di un ramo minore della più illustre famiglia ligure, fu prima capitano di ventura al soldo di padroni diversi, poi – a quarantasei anni – s’improvvisò ammiraglio, per la Francia, per il Papa, per Genova.

Conquistò il potere assoluto a sessantun anni e lo tenne saldo fino a novantaquattro, sopravvivendo a guerre, assalti, congiure; la più sanguinosa, quella del Fiesco, ispirò drammaturghi come Schiller e filosofi come Rousseau. La sua alleanza con la Spagna di Carlo V inserì la Repubblica di Genova nella politica internazionale del tempo, facendo dei banchieri genovesi, gli arbitri della finanza europea per quasi due secoli.

Severo con se stesso e con gli altri, condusse vita austera. Mai gli venne meno il coraggio della ragione: fosse solo per questo, merita d’essere ricordato. [Continua … ]

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Da “Villa del Principe – Palazzo di Andrea Doria – Genova” – Andrea Doria, il Principe di Genova.

Andrea Doria nacque il 30/11/1466 ad Oneglia (morì a Genova il 25 novembre 1560), da Ceva e Caracosa Doria di Dolceacqua. Nel 1484, orfano e privo della sua porzione di patrimonio feudale ceduta dalla madre al cugino Domenico, Andrea si trasferì a Roma agli ordini di Nicolò Doria, comandante delle guardie papali sotto Innocenzo VIII, appartenente alla famiglia ligure dei Cybo. Salito al soglio pontificio Alessandro VI Borgia, Andrea, rimasto privo di appoggi, passò ad Urbino presso i Montefeltro e successivamente presso i Della Rovere.

Nel 1513 Andrea entrò al servizio della Repubblica genovese, comandando due galere per la protezione di Genova e delle riviere. Nel 1516 egli acquistò tre galere ed iniziò ad appaltare i suoi servizi a Francesco I re di Francia (1522-28), e al papa Clemente VII Medici (1526). Durante il soggiorno dell’ammiraglio presso la corte pontificia Sebastiano del Piombo eseguì il ritratto di Andrea conservato nel Palazzo. [Continua … ]

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Da “Lerici Legge il Mare” – Convegno: Andrea Doria, principe corsaro.

Partecipano :
ANDREA LERCARI, Accademia dei Cultori di Storia Locale
VILMA BORGHESI, Università di Genova
BARBARA BERNABO’, Accademia dei Cultori di Storia Locale
LAURA STAGNO, Università di Genova
MARIO TRAXINO, Centro Culturale “Tommaso Moro”, Milano 3
Introduce: PAMELA MISURI, Assessore alla Cultura
BERNARDO RATTI, Presidente Società Marittima Mutuo Soccorso
ANDREA DORIA E LERICI (Bernardo Ratti – Soc. Marittima di M.S.) – [Continua … ]

Fiesco (o La congiura di Fiesco a Genova) è una tragedia in prosa in cinque atti di Friedrich Schiller (1759-1805). [Continua … ]

Il direttivo.
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