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Varazze, 21.10.2009.
PonentevarazzinoNews
Migliorare il decoro e la vivibilità con la collaborazione tra lucciole e vigili a Genova
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato inviatoci dalla responsabile genovese dell’Italia dei Diritti, che tratta della proposta di formalizzare una forma di collaborazione tra le lucciole e i vigili di Genova, per migliorare la qualità della vita in alcune zone della città. Proposta che in un periodo di tante iniziative e discussioni in tema di sicurezza, merita di essere analizzata nella complessità del contesto socio-culturale che la generata.
COMUNICATO STAMPA
Collaborazione tra lucciole e vigili a Genova, la Silipigni commenta
La responsabile genovese dell’Italia dei Diritti: “Sono d’accordo ma sarebbe opportuno riconoscere il mestiere di meretrice”
Genova, 21 ottobre 2009 – “Non sono contraria a un’iniziativa del genere, ma in questo caso deve essere riconosciuta la professione di meretrice, in modo che anche queste originali collaboratrici siano sottoposte a pressione fiscale e i loro contributi vadano a finanziare le casse del comune”.
Questo è stato il commento di Antonella Silipigni , responsabile per la città di Genova dell’Italia dei Diritti, riguardo alla controversa decisione dell’amministrazione locale di instaurare una collaborazione tra polizia municipale e prostitute, così da migliorare il decoro e la vivibilità nella difficile zona della Maddalena. Sia il Sulpm, sindacato autonomo della polizia municipale, che il consigliere regionale del Pdl Gianni Plinio hanno manifestato il loro dissenso.
“Non mi trovo in accordo con le critiche esposte – continua l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – ma di fronte a una professione non riconosciuta c’è la necessitą di fare un passo indietro. Va anche bene il pragmatismo nell’istaurare una relazione con il territorio, ma non deve diventare ipocrisia. Anche se l’amministrazione è a corto di forze di controllo non deve utilizzare mezzi indecorosi, immorali e illegali. Quindi se si vuol fare un passo di questo tipo lo si faccia fino in fondo e venga riconosciuto il mestiere”.
Ufficio Stampa Italia dei Diritti
e-mail: italiadeidiritti@yahoo.it
sito web www.italiadeidiritti.it
Il diretivo.
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