Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni”
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Varazze, 14.09.2009.
PonentevarazzinoNews
Basta interventi di recupero urbano
non integrati
Il nuovo ponte in acciaio rivestito in legno con bordature in rame, che attraversa il torrente Teiro all’altezza di via Accinelli, è un’ulteriore dimostrazione di come Varazze sta reagendo disordinatamente ad anni di colpevole immobilismo: siccome ieri non si è fatto, oggi espiamo le nostre colpe …, lasciamo fare e stiamo pure zitti, altrimenti ci accusano di voler affossare l’economia cittadina, di calcificazione intellettuale e di ignoranza politico-amministrativa.
Insomma, cariatidi dannose per la comunità e per noi stessi; ingombranti e inutili zavorre all’inarrestabile progresso globale, che corre sempre più veloce, tutto travolgendo ed inquinando. Inutile opporsi e resistere, ci dicono: “è il futuro che avanza”.
Personaggi certamente di grande caratura ed innato carisma, se riescono a trovare persino chi plaude ai tetti di rame pitturati di verde, su classici chalet di montagna (in legno di qualità), posti in riva al mare, senza provare rimorso nei confronti di usi e costumi tipici della “Riviera Ligure” e di chi tanto si adopera per recuperare vecchie creuze.
Oggi dobbiamo pensare in grande e volare in alto, sempre più in grande e sempre più in alto. Ma chi? Noi comuni cittadini? Ma certo che no! Loro! Quelli che sanno come si devono fare le cose, mica noi poveri sprovveduti elettori. Noi dobbiamo starcene buoni e tranquilli in assoluto silenzio; possiamo volendo, con il dovuto rispetto, riverirli ed ossequiarli, se non vogliamo essere trattati come appestati e additati come pazzi rompiscatole, nemici del popolo.
Contro questa mentalità noi di Ponente Varazzino ci stiamo battendo con serena costanza e ferma determinazione; ed oggi riteniamo giunto il momento di chiedere al Signor Sindaco, Prof. Giovanni Delfino, di farci partecipare alla vita sociale, politica ed amministrativa della città a pieno titolo, senza dover elemosinare favoritismi o sentirci ospiti in casa nostra:
- Basta all’uso distorto del potere politico-amministrativo ed a progetti blindati;
- Si alla gestione della cosa pubblica informata, partecipata e condivisa;
- Si a periodici pubblici incontri della Giunta con la cittadinanza.
E per la vicenda del ponte in acciaio rivestito in legno e rame, che inopportunamente poggia sulla carreggiata, non aggiungiamo aggettivi e facciamo teoremi; ne circolano già a sufficienza in città e sui media a fare danno.
Riportiamo l’articolo di “Il Secolo XIX” che bene chiarisce la situazione – Il Comune boccia il nuovo ponte.
“VARAZZE. Varato ieri, a tempo di record, il nuovo ponte (nella foto) che attraversa il torrente Teiro e unisce le opposte direttrici della “542” di Pontinvrea all’altezza di via Accinelli, suscita già un mare di polemiche, e preoccupazioni. «Al di là dell’aspetto estetico e cromatico – hanno osservato ieri molti curiosi- che si inserirebbero molto bene in Trentino o in valle d’Aosta, un po’ meno a cinquecento metri dal mare, riteniamo che si possano verificare situazioni ad alto rischio per i pedoni che, scesi dal ponte, attraverseranno via Montegrappa (riva destra del Teiro, ndr).
Inoltre, il plinto in cemento dal quale partiranno le scale di collegamento fra lo stesso ponte e la strada invade la carreggiata in un tratto dove spesso auto e moto sfrecciano a forte velocità, in lieve discesa. Ci risulta che almeno due motociclisti vi abbiano già impattato». Il Comune è corso ai ripari con un primo provvedimento. «Non entro nel merito dell’aspetto estetico – dice il consigliere delegato alla viabilità, Alfiero Cravero – ma per quanto riguarda il rischio che potrebbero correre pedoni e automobilisti siamo concordi con chi nutre perplessità sulle scelte. Intanto, si è provveduto ad un ampliamento verso ponente, che consente di mantenere invariata la larghezza precedente della provinciale. L’opera, comunque di rilevante utilità, è stata ereditata dalla precedente amministrazione e, a questo punto, non si poteva certo stravolgere il progetto, che per molti aspetti non condividiamo».
Il ponte, per la cronaca, ha struttura portante in acciaio, balaustre in legno e bordature in rame. Materiali di qualità e ben lavorati, ma che stanno dividendo la popolazione, così come era accaduto nel recente passato per i contestati (ma anche apprezzati) “tetti verdi” della Marina di Varazze. A. REG.”
Il direttivo.
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