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15 Luglio 2009

Varazze – Regolamentare la tutela del verde pubblico e privato

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Varazze, 15.07.2009.

PonentevarazzinoNews

Regolamentare la tutela del
verde pubblico e privato

assessore-angelo-pataneLa città di Varazze non ha un regolamento per la tutela del verde pubblico e privato. Questo sodalizio, fin dalla sua costituzione, ha sollevato la questione supportato dal Presidente del WWF Italia, dott. Marco Piombo, sempre disponibile ad ascoltare le nostre problematiche e darci competenti delucidazioni. Nonostante la disponibilità al dialogo e collaborazione dell’Assessore allora in carica, Dott. Giulio Alluto, non siamo riusciti a ottenere quanto auspicavamo. Tante sono le motivazioni che frenano una netta presa di posizione sull’argomento; a secondo di chi si contatta variano motivazioni e giustificazioni; unica costante il sistematico rinvio di ogni decisione.

Di certo, in tutta questa faccenda, rimane ormai non più rimandabile la necessità di porre un freno al costante inarrestabile consumo del verde pubblico e privato. Tante parole e pochi fatti; soprattutto poco senso di responsabilità nei confronti di chi verrà dopo di noi e dovrà fare i conti con un territorio sempre più cementificato e sempre meno ospitale.

L’intensificato impegno del Wwf Italia Sezione di Savona, che chiede ai signori Sindaci dei Comuni savonesi, compreso quello di Varazze, di dotarsi dell’indispensabile regolamento per la tutela del verde pubblico e privato, è dai noi apprezzato e lo sosterremo con ogni mezzo a nostra disposizione, convinti come siamo di dover porre un freno.

Contatteremo  Angelo Patanè (foto allegata), neo Assessore ai Lavori pubblici, Arredo urbano e segnaletica, Verde pubblico e giardini, Frazioni, Sport, per analizzare la possibilità di dotarci del tanto auspicato regolamento in tempi brevi.

Per approfondire:

Varazze – Tutelare il verde pubblico e privato è possibile

Varazze – La situazione del verde pubblico e privato seguita sempre con attenzione da Ponente Varazzino

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Da “Il Secolo XIX” del 15.07.2009 – «Strage di alberi in Riviera ora serve un regolamento» – Il wwf bacchetta i comuni della provincia sul verde urbano.

La maglia nera ad Alassio, la sufficienza solo a Savona e Vado Ligure.

«Savona ha la sufficienza; la maglia nera va ad Alassio, seguita da Varazze, le Albissole, Marina e Superiore non sono messe molto bene».

Il Wwf provinciale sta facendo pressing sulle amministrazioni comunali della provincia perché adottino un regolamento per la tutela del verde urbano che disciplini con criteri più rigidi il verde pubblico e privato.

L’azione nasce in seguito alle sempre più numerose segnalazioni di cittadini relative ad abbattimenti di piante nei vari territori comunali.

«Recentemente le segnalazioni si sono intensificate – dice Marco Piombo, segretario regionale Wwf – da parte della cittadinanza c’è un’attenzione maggiore al verde rispetto a quella dei politici. Ma il “pressing” del Wwf è sul mondo politico, sugli stessi Verdi perché accelerino il processo di approvazione della legge sulla disciplina del verde urbano.

«Forse c’è scarsa volontà politica di intervenire a tutela del verde – prosegue Piombo – Da due anni e mezzo “parcheggiata” alla commissione Ambiente in Regione c’è una proposta di legge dei Verdi sulla “disciplina delle funzioni in materia di tutela e valorizzazione del verde urbano”. La proposta risale al luglio 2007, ma è ancora ferma lì».

«Entro l’autunno – dice il consigliere regionale Carlo Vasconi – dovremmo discutere e approvare la legge. È una buona legge che uniformerà la regolamentazione sul verde pubblico».

Il primo obiettivo del Wwf provinciale è fare un censimento di quei Comuni che hanno un regolamento per la tutela del verde urbano e successivamente verificare quali abbiano messo in atto la legge regionale del luglio 1994 sulla messa a dimora di un albero per ogni nuovo nato.

«Quest’ultima legge è disattesa da molti comuni – dice Piombo – e mentre quelli che hanno un regolamento per la tutela del verde urbano si contano sulle dita di una mano. Fino ad ora ci hanno inviato il loro regolamento, solo Savona e Vado. Pietra Ligure ha un’ordinanza sul verde, non un regolamento vero e proprio, Quiliano fa solo riferimento al piano urbanistico. Alassio è una realtà che teniamo sotto controllo da tempo; abbiamo un certo numero di attivisti lì e molte segnalazioni di tagli di piante riguardano proprio quel comune. Abbiamo chiesto più volte all’amministrazione di dotarsi di un regolamento del verde urbano ma non è mai stato fatto. Ad Alassio un piano del verde e non è mai stato attuato. Anche con Varazze stiamo cercando di dialogare da quattro anni ma non abbiamo mai avuto risposta; speriamo che la nuova amministrazione sia più sensibile sul verde».

Il sindaco di Alassio Marco Melgrati contesta le accuse del Wwf. «Sono pretestuose e senza senso – dice – Se taglio un albero non è perché mi diverto, ma perché c’è un tecnico che ritiene che quella pianta sia pericolosa. Ho dato incarico all’Università di Genova di elaborare un piano del verde su tutta la città e il verde è regolato dall’articolo 35 del Prg».

La sezione savonese di Italia Nostra, lo scorso maggio, ha avviato un progetto per la salvaguardia del verde urbano e per rimettere i lecci nelle aiuole di corso Italia, con il sostegno di Ata e Comune. «Credo che ogni iniziativa a tutela del verde pubblico sia valida, compresa quella del Wwf – dichiara Roberto Cuneo presidente di Italia Nostra – ma dovrebbe trovare maggior sostegno dai cittadini. Pensavamo che il nostro progetto per rimettere i lecci nella via centrale di Savona avesse più seguito e che i commercianti ci aiutassero con un contributo economico. Ma ci hanno sostenuto soltanto a parole». elena romanato.

Fonte: Il Secolo XIX

Il direttivo.
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1 commento »

  1. Da “Il Ponente” – Varazze, tutela del verde pubblico e privato

    La città di Varazze non ha un regolamento per la tutela del verde pubblico e privato. Questo sodalizio, fin dalla sua costituzione, ha sollevato la questione supportato dal Presidente del WWF Italia, dott. Marco Piombo, sempre disponibile ad ascoltare le nostre problematiche e darci competenti delucidazioni.

    Nonostante la disponibilità al dialogo e collaborazione dell’Assessore allora in carica, Dott. Giulio Alluto, non siamo riusciti a ottenere quanto auspicavamo. Tante sono le motivazioni che frenano una netta presa di posizione sull’argomento; a secondo di chi si contatta variano motivazioni e giustificazioni; unica costante il sistematico rinvio di ogni decisione.[Continua … ]

    Commento by Comitato Ponente Varazzino — 16 Luglio 2009 @ 12:16

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